ROMA - 'Lancio un appello a papa Francesco. Un appello affinché mi
riceva e ascolti la storia di Berlusconi'. Così in un'intervista al
Corriere della Sera Francesca Pascale, fidanzata di Silvio Berlusconi,
che lo descrive non 'depresso' ma 'arrabbiato, ha la rabbia di chi ha
subito una sentenza ingiusta'. Per la grazia, dice, 'avevo pensato di
scriverla io, la lettera. Anche i figli erano d'accordo. Poi abbiamo
capito che per lui sarebbe stata come una violenza, visto che è
innocente. Avevo pensato di andare al Quirinale da Napolitano. Poi ho
capito che avrei trovato le porte chiuse'. Ma 'se quelle porte non
fossero chiuse ci andrei, a parlare col capo dello Stato. Come andrei di
corsa a parlare con papa Francesco del caso Berlusconi'.
'Oggi per me - sottolinea - è il giorno di un'amarezza indicibile.
Lui vela sempre con l'autoironia anche la sua tragedia personale ma io
non ci riesco'. E adesso 'vorrei portarmelo via, allontanare il mio uomo
da chi lo odia, per preservarlo dai colpi e dall'umiliazione ingiusta.
Mi rendo conto però che così non sarebbe lui, non si riconoscerebbe
guardandosi il mattino'. Quanto ad Alfano 'gli sarebbe bastato aspettare
e sarebbe stato lui il leader naturale', mentre ora 'già dal nome, più
che un partito, quello di Angelino sembra una società di autonoleggio'.
Il premier Enrico Letta invece 'è un democristiano sbiadito. Anzi,
l'indole sua e della sinistra è quella dei comunisti. Ma anche sono
peggio dei comunisti perché negano di esserlo'.
BUFFONI LA VERA TRAGEDIA E' LA GENTE CHE NON HA DA MANGIARE NIENTE !!!
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