Un impianto solare fotovoltaico da 50 MW verrà realizzato a Garissa nel nord del Kenya, e sarà uno dei più grandi impianti di energie rinnovabili (idroelettrico escluso) connessi alla rete: coprirà 81 ettari di terreno desertico.
Bisognerà capire quante abitazioni riuscirà a fornire di elettricità questo impianto. Negli Usa e in Europa un megawatt è sufficiente ad alimentare tra le 500 e le 1.000 case abitazioni, ma in Kenya, la famiglia media, anche se molto più numerosa, consuma meno elettricità.
La città di Garissa ha circa 65.000 abitanti, con una media di 4 persone per abitazione (ma sono di più) si arriva a circa 15.000 case. 50MW in quest'area del Kenya potrebbero soddisfare tutte le esigenze di energia elettrica e produrne in eccesso da rimettere in rete.
Kangping Chen, Chief executive officer della JinkoSolar, ha detto presentando l'avvio del progetto: «Siamo lieti di far parte della spinta del Kenya verso tecnologie e lo sviluppo puliti e l'impegno per le energie rinnovabili. In qualità di leader di mercato nel settore dell'energia solare, JinkoSolar avrà un ruolo chiave nella crescente domanda di fornitura di energia solare del Kenya. Grazie alla collaborazione con Cjic, ci aspettiamo che questo progetto fornirà alla JinkoSolar opportunità future nel settore dell'energia solare del Kenya centrale».
La JinkoSolar in realtà fornirà il supporto tecnico al progetto di energia solare, i moduli sono forniti dalla cinese Jiangxi Corporation for International Economic & Technical Co, che sta già lavorando alla costruzione.
I cinesi puntano sul Kenya perché ha un potenziale solare molto elevato. Un documento della Banca Mondiale ha detto che il Paese africano ha un potenziale annuo di energia solare equivalente a 70 milioni di tonnellate di petrolio, ma fino ad ora l'energia solare veniva utilizzata solo su piccola scala, ad esempio per ricaricare telefoni cellulari nelle zone rurali. Inoltre, micro-solare è stato utilizzato per alimentare alcune scuole e comunità remote. Ma lo sviluppo dell'energia solare è in programma e il fotovoltaico potrebbe far parte di quel mix energetico, insieme alle abbondanti risorse geotermiche della Rift Valley, per affrancare il Kenya dalla schiavitù del petrolio importato.
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