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giovedì 27 settembre 2012
L’energia solare europea continua a crescere nonostante i tagli agli incentivi. Italia leader
Secondo il rapporto "PV Status Report 2012 - Research, Solar Cell Production and Market Implementation of Photovoltaics" realizzato dal Centro comune di ricerca della Commissione europea, «nonostante la diminuzione delle sovvenzioni in tutto il continente, l'utilizzo di energia solare continua ad aumentare». Nel 2011 i due terzi delle nuove installazioni di impianti fotovoltaici di tutto il mondo sono state realizzati nell'Ue, 18,5 GW, portando il totale europeo di fotovoltaico installato a 52 GW. Il rapporto sottolinea che «l'energia elettrica annua prodotta da fotovoltaico potrebbe alimentare un Paese con la domanda di elettricità dell'Austria, che corrisponde al 2% del fabbisogno dell'Ue in inverno». A guidare la classifica della crescita del fotovoltaico europeo e mondiale sono Italia e Germania. seguite da Spagna, Repubblica Ceca, Francia, Belgio e Gran Bretagna, che sono anche i leader continentali del fotovoltaico installato.
Lo studio riassume e valuta le attività in corso in tutto il mondo in materia di produzione e di politiche e mercati dell'energia solare e rivela che «Negli ultimi dieci anni, l'industria del fotovoltaico in Europa è cresciuta in media di oltre il 40% all'anno ei costi di produzione sono diminuiti di circa il 60%. Alla base di questo progresso c'è l'impegno dell'Ue nei confronti sistemi fotovoltaici come un mezzo per raggiungere l'obiettivo di utilizzare il 20% di energia rinnovabile entro il 2020».
A livello mondiale, dal 2000 la produzione totale di fotovoltaico ha avuto tassi di crescita tra il 40 e il 90%. Negi ultimi 5 anni la crescita più rapida è stata in Asia, dove la Cina da sola rappresenta più del 50% della produzione fotovoltaica mondiale. Inoltre, per il secondo anno consecutivo, l'energia solare è l'energia rinnovabile che ha attirato la maggior parte degli investimenti, con un totale di 98,5 miliardi di euro, i due terzi dei quali concentrati nell'Ue. In questo settore i massicci investimenti cinesi nella produzione di impianti fotovoltaici, che ha portato ad una economia di scala nella produzione in quel Paese, rappresentano una grande sfida per l'industria europea. Ma secondo il rapporto in questo mercato è ancora l'Europa a guadagnarci, perché rispetto ad Asia e Cina ha ancora un ruolo guida nella ricerca e sviluppo del fotovoltaico, «Innovando in tal modo l'industria europea delle attrezzature di produzione fotovoltaica». Le imprese europee sono ancora leader mondiali nello sviluppo e nella produzione di tecnologia fotovoltaica, ma in futuro subiranno un aumento della concorrenza da parte di imprese cinesi La diminuzione degli incentivi e dei sussidi porteranno i Paesi europei a fare più business all'estero, così la competizione sarà particolarmente forte. Il rapporto evidenzia che «La tecnologia fotovoltaica e la sua distribuzione sono un business globale» e ritiene che «Le future generazioni di tecnologie fotovoltaiche potrebbero nascere dalla cooperazione internazionale in materia di eco-innovazione, in partnership con l'Asia e gli Stati Uniti».
PV Status Report 2012 evidenzia anche che c'è un ampio margine di innovazione del fotovoltaico nella sia per quanto riguarda l'efficienza energetica e nel miglioramento della progettazione degli edifici: «I moduli fotovoltaici possono essere incorporati e specificamente progettati come materiale da costruzione, per il funzionamento come materiale isolante e promuovendo una nuova "European PV-architecture", fornendo allo stesso tempo una delle tecnologie chiave necessarie per realizzare edifici a zero emissioni».
Questa continua crescita nel settore dell'energia solare arriva in un momento in cui molti paesi stanno riducendo o addirittura eliminando i sussidi per la tecnologia solare: la Spagna ha tagliato tutti i finanziamenti per le nuove tecnologie verdi, mentre anche Italia, Germania e Gran Bretagna hanno ridotto o hanno intenzione di ridurre sovvenzioni ed incentivi per la produzione di energia rinnovabile. Ma grazie al rapido calo dei costi delle tecnologie fotovoltaiche, con una maggiore efficienza e riduzione dei costi di produzione di pannelli di silicio, la potenza fotovoltaica installata ha comunque continuato ad aumentare.
Alcuni Paesi stanno investendo di più nell'energia solare rispetto ad altri, soprattutto la Germania, che è il più grande mercato del mondo per questa tecnologia. A maggio, in due giornate particolarmente soleggiate, la Germania è riuscita a soddisfare con il fotovoltaico la metà della sua domanda di energia elettrica e a luglio il governo ha annunciato che un quarto della domanda del Paese è stata soddisfatta con fonti rinnovabili.
Il rapporto stima che nel periodo 2007 - 2010 in tutto il mondo, sia attraverso il finanziamento diretto o agevolazioni fiscali, siano stati spesi 1,415 miliardi di euro per sovvenzionare l'utilizzo di combustibili fossili, una somma che avrebbe potuto "comprare" l'equivalente di 340 GW di energia fotovoltaica, ai prezzi attuali, con la stessa quantità di finanziamenti si potrebbe "comprare" quasi il doppio: 610 GW. Questo riflette un calo del 60% dei costi tra il 2008 e il 2012, «Il che significa che anche se le sovvenzioni sono state tagliate, in fase di installazione per ogni euro investito vale di più».
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