Sono quaranta le persone iscritte nel registro degli indagati della Procura di Modena per i crolli dei capannoni avvenuti il 29 maggio scorso in Emilia, a seguito di una forte scossa di terremoto. Undici persone hanno perso la vita, tra cui nove operai, un imprenditore e un ingegnere che si trovavano nei comuni di Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro e Cavezzo.
Le ipotesi di reato sono disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose. Gli indagati sono proprietari, progettisti ed esecutori dei lavori dei prefabbricati che sono crollati a seguito del sisma.
I capannoni sono stati costruiti in conformità al progetto? Rispettano le norme vigenti,i criteri di buona tecnica civile e industriale e le comuni regole di diligenza, perizia e prudenza? Per rispondere a questa domande la Procura di Modena ha incaricato un esperto, Tomaso Trombetti, professore di ingegneria strutturale all'Università di Bologna, che in novanta giorni dovrà far luce sulle cause dei crolli, avvalendosi anche della consulenza di un sismologo.
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