“Riteniamo che entro l’anno i prezzi nelle grandi città potranno avere un’oscillazione compresa tra ‐9% e ‐7% e che le compravendite residenziali potrebbero essere circa 500mila”. È questa la conclusione cui giunge l’ufficio studi di Tecnocasa, che ha redatto un report relativo al primo semestre 2012.
Ancora una volta, in questa prima metà dell’anno, il mercato immobiliare è stato caratterizzato da una diminuzione della domanda, un aumento dell’offerta, una persistente distanza tra richieste dei proprietari e disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti, allungamento delle tempistiche di vendita.
Se dovessero permanere le difficoltà legate al mantenimento del posto di lavoro, alla capacità di risparmio e di conseguenza all’accesso al credito sarà dunque difficile ipotizzare una svolta nel breve periodo.
Secondo i dati raccolti dall’ufficio studi, a luglio 2012 i tempi di vendita nelle grandi città sono di 191 giorni, nell’hinterland delle grandi città di 217 e nei capoluoghi di provincia di 219. Sul fronte dei prezzi immobiliari, l’analisi evidenzia che sono state le grandi città e il loro hinterland a evidenziare la diminuzione più sensibile dei valori, rispettivamente con ‐5,4% e ‐5,3%. Seguono i capoluoghi di provincia con ‐4,4%.
I ribassi più accentuati si sono registrati a Bari con ‐8,2% e Bologna con ‐8%. Milano è stata la città dove la diminuzione dei prezzi è stata meno accentuata (-2,8%) mentre le abitazioni di Roma perdono il 5,3%.
L’analisi della domanda evidenzia una maggiore concentrazione delle richieste per i trilocali con il 35,2%. A seguire il bilocale che raccoglie il 30,7% delle preferenze. Rispetto a sei mesi fa si nota una diminuzione dell’attenzione sui piccoli tagli e un aumento su quattro e cinque locali. A Milano, Roma e Napoli la tipologia più richiesta è il bilocale. La disponibilità di spesa si concentra nella fascia compresa tra 170 e 249mila euro.
Nessun commento:
Posta un commento