“Stiamo studiando la defiscalizzazione per le nuove infrastrutture, per le quali si sia accertato che dal punto di vista tecnico non sono sostenibili per un piano economico-finanziario a causa del peso dell'Iva”. Con queste parole il vice ministro alle Infrastrutture, Mario Ciaccia, ha annunciato uno dei punti allo studio del governo, una misura potrebbe arrivare con un disegno di legge nel prossimo pacchetto per la crescita.
“Si pensa a una sterilizzazione totale dell'Iva – ha detto Ciaccia -, che potrebbe avere un impatto positivo sull'economia pari a 5-6 punti di Pil entro il 2020 e innescare uno straordinario motore per la creazione di nuovi posti di lavoro, che sempre prudenzialmente indico in diverse centinaia di migliaia di unità”.
La proposta del vice ministro Ciaccia ha subito incontrato il favore delle associazioni di categoria come l’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) che la definisce “un’ottima soluzione per liberare risorse a favore di interventi che servono al Paese.”
“L’edilizia è il settore che svolge un ruolo chiave nella modernizzazione del Paese – ha affermato il presidente Paolo Buzzetti -. È fondamentale, quindi, recuperare risorse pubbliche da investire in opere infrastrutturali grandi, medie e piccole in grado di mettere in sicurezza il Paese, incrementarne la competitività e incidere positivamente sulla crescita economica”.
Apprezzamento anche da parte del presidente di Aniem (Associazione nazionale pmi edili e manifatturiere), Dino Piacentini, secondo il quale si tratta di “una grande svolta poiché consente una ripresa degli investimenti e, soprattutto, la possibilità di mettere in campo progetti fino ad oggi bloccati o mai partiti per mancanza di fondi e per la troppa burocrazia”.
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