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martedì 11 settembre 2012

Inaugurato il padiglione Porsche dell'Autostadt

Per la prima volta dal 2000 l'Autostadt di Wolfsburg, il “parco dei divertimenti” dell'automobile nel nord della Germania, aggiunge un nuovo padiglione a quelli già presenti del Volkswagen Group, ovvero Bentley, Lamborghini, Audi, Seat e Škoda.
È il padiglione Porsche, massima celebrazione dell'acquisizione da 4,5 miliardi di euro da parte del colosso automobilistico tedesco, avviata nel 2008 e conclusasi ufficialmente nei mesi scorsi.
L'importanza dell'operazione è riversata in ogni dettaglio della progettazione, fin dalla sua collocazione, sull'asse centrale del parco tematico simmetricamente al padiglione Volkswagen. La struttura, dalla forma armoniosa e organica, ospita 400mq di spazio adibito a mostre e presentazioni.
Progettato dal prestigioso studio Henn, il padiglione articola linee curve e piegature che traggono ispirazione dal brand image di Porsche. Lo spirito sportivo delle autovetture viene trasferito nella scelta di un design fluido e omogeneo, che evoca la corsa. Richiamandosi alla tecnica del telaio monoscocca impiegata nell'industria automobilistica e aerospaziale, il guscio dell'edificio è progettato facendo prevalere linee leggere in grado allo stesso tempo di reggere pesi importanti. Per la sua realizzazione è stato impiegato un rivestimento formato da 620 fogli di acciaio inossidabile con nervature saldate.
L'ingresso del padiglione, che si affaccia sul lago del parco, è racchiuso da un tetto sospeso e asimmetrico, omogeneo rispetto alle linee predominanti nel resto della struttura ma allo stesso tempo dotato di una sua autonomia acustica e luminosa: l'effetto è quello di una “piazzetta” ombreggiata in grado di ospitare un centinaio di visitatori. Quest'ultima area esterna, tra alberi e corsi d'acqua, è stata progettata dallo studio Wes, insieme alle connessioni con il resto del parco.
Entrati nel padiglione, le normali percezioni spaziali vengono messe in corto circuito: lo spazio si apre e, grazie a una serie di rampe dalla forma ellittica, lo sguardo del visitatore viene condotto ai piani inferiori lungo l'esposizione delle automobili, in un percorso – progettato da hg merz architekten museumsgestalter – che articola evoluzione ingegneristica e progettuale ribadendo lo spirito orientato al futuro dell'azienda. Non è un caso che il punto di partenza dell'esposizione sia la Porsche Originale, una 356 No.1 costruita nel 1948.

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