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mercoledì 5 settembre 2012

Restauro in vista per la Fontana di Trevi

Nella mattinata del 27 agosto scorso la Fontana di Trevi è stata svuotata per controllare le condizioni del monumento in ogni sua parte, in seguito alla caduta di un frammento di stucco avvenuta a inizio estate. Uno screening del monumento, effettuato sia per valutare l'andamento dei lavori su prospetto e lati, dove sono sistemati da giugno un ponteggio fisso e uno mobile a pedana, sia per considerare l'opportunità di altri interventi di restauro.
Hanno preso parte al sopralluogo il sindaco Gianni Alemanno, l’assessore Dino Gasperini (Politiche culturali e Centro storico) e il sovrintendente capitolino Umberto Broccoli con l’obiettivo di analizzare il dettaglio dei problemi e sapere quanto costerà il restauro completo con interventi su prospetto, vasca, elementi scultorei.
I lavori – si legge nella nota di Roma Capitale – sono da affidare preferibilmente a sponsor privati, come già previsto per altre fontane (dei Leoni a piazza del Popolo, del Tritone, Barcaccia e Acqua Paola al Gianicolo) con due bandi in via di aggiudicazione. Per redigere il conto preciso per la Fontana di Trevi sono al lavoro dei tecnici ma, secondo il Sindaco, si può prevedere un impegno economico di “circa due milioni e mezzo di euro”.
Al termine del sopralluogo lo stato di conservazione della fontana è stato definito “complessivamente buono” anche se non mancano “punti a rischio, che mostrano segni di problemi anche molto antichi”. Questo perché è da molti anni che la fontana non viene restaurata: l'ultimo intervento risale al 2003 ma il più significativo è del 1989.
All’orizzonte si profila quindi un restauro complessivo in base al progetto che i tecnici della Sovraintendenza capitolina redigeranno, sulla scorta delle verifiche in corso, e che verrà presentato alla Sovrintendenza di Stato.
Dopo la fontana di Trevi toccherà alle Mura Aureliane che saranno monitorate e sottoposte a screening. Secondo Broccoli, a dicembre si conoscerà con chiarezza quali sono gli interventi da fare e qual è lo stato reale di salute del patrimonio storico-monumentale della Capitale.

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