Con l’inaugurazione della nuova aerostazione di Pantelleria, che segue di qualche settimana quella di Lampedusa, l’Enac ha concluso il vasto programma di investimenti infrastrutturali negli aeroporti del Mezzogiorno, che ha consentito l’ammodernamento di una rete aeroportuale al servizio di aree geograficamente svantaggiate, a garanzia della mobilità dei cittadini e della continuità territoriale.
Tra le principali tipologie di lavori realizzati, per un importo totale di circa 41,6 milioni di euro, è stata innanzitutto realizzata la nuova aerostazione, la cui superficie passa dai 2.500 ai 7.500 metri quadrati con una capacità di gestione, a regime, di 300.000 passeggeri l’anno, con punte di circa 2.600 passeggeri al giorno durante il periodo estivo, nel rispetto degli standard ambientali e di sicurezza europei. L’aeroporto presenta caratteristiche di ecosostenibilità: è dotato di sistemi di produzione di energia elettrica tramite pannelli fotovoltaici, che, a regime, consentiranno di produrre il fabbisogno energetico dello scalo, e di una tecnologia di fitodepurazione per il trattamento delle acque reflue.
È stata ridisegnata l’intera viabilità per rendere più agevoli e facilitati il transito degli utenti e la sosta. Il parcheggio autoveicoli, che in precedenza era situato dove oggi sorge il corpo ipogeo, asseconda la conformazione naturale del territorio, con i terrazzamenti sostenuti da muretti in pietra lavica a secco. Ciò ha consentito di eliminare le autovetture sul fronte aerostazione consentendo la visibilità del mare, semplificare la viabilità di accesso e di uscita, raddoppiare la disponibilità dei posti parcheggio per le autovetture.
Il progetto ha previsto anche la riqualifica della pista principale 08/26 e di quella ausiliaria 03/21, inaugurate nel luglio 2010, che ha permesso la riapertura dopo circa 30 anni, della pista ausiliaria. L’utilizzo di questa pista consente di tenere aperto lo scalo anche con vento di scirocco che altrimenti, costringerebbe l’aeroporto alla chiusura totale. Su entrambe le piste si è proceduto con interventi di notevole portata, con la riqualificazione profonda delle pavimentazioni, il livellamento delle aree di sicurezza e la riqualificazione degli impianti di raccolta e depurazione delle acque piovane.
Pantelleria, che come Lampedusa è stata finanziata con fondi nazionali e con importi derivati dalle riserve di premialità della Comunità europea di cui ha beneficiato l’Enac, vuole essere un modello di scalo ecologico, funzionale, sicuro e armonizzato con il territorio.
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