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mercoledì 3 ottobre 2012

La Camera approva il testo per la Riforma del Condominio

Barriere architettoniche, stop al divieto di animali, sito web per la trasparenza degli atti. Sono solo alcune delle novità contenute nella proposta di legge sulla Riforma del Condominio, approvata dalla Camera – dopo aver apportato alcune modifiche - e in fase di esame al Senato.
Più che di riforma, il Ddl 4041 va a modificare alcuni articoli del Codice Civile che definiscono le norme condominiali (attive dal 1942 e mai più riviste), con l'obiettivo di favorire una maggior semplificazione e snellimento delle procedure, ed eliminare le norme che più causano litigiosità.
Prima di tutto viene modificata in modo sostanziale la figura dell'amministratore di condominio: restano i requisiti necessari per esercitare il ruolo (corso di formazione, titolo di studio, assicurazione personale), scompare il registro, viene introdotta la possibilità di rinnovo automatico salvo che l'assemblea decida di dimetterlo, a causa di irregolarità fiscali. L'amministratore inoltre diventerà obbligatorio solo a partire dalla presenza di nove condomini. Viene sancita poi la possibilità per i condomini di accedere ai documenti contabili e la trasparenza sul conto condominiale, che sarà gestito dall'amministratore.
Sul fronte degli impianti e delle strutture, viene stabilito il minimo di un terzo dei millesimi condominiali e la maggioranza favorevole del 50 più uno per attuare la messa in sicurezza e l'eliminazione delle barriere architettoniche. Anche il quorum per l'installazione di impianti a rinnovabili (solare, eolico) viene abbassato, anche su iniziativa di terzi che conseguano a titolo oneroso un diritto reale o personale di godimento del lastrico solare o di altra idonea superficie comune. Stesso discorso per l’installazione di impianti di videosorveglianza sulle parti comuni dell’edificio.
Se sarà oggettivamente motivato che un immobile non gode della normale erogazione di calore, a causa di problemi tecnici dell'impianto condominiale che non vengono risolti nell'arco di una stagione, il condomino potrà “staccarsi” dall'impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, posta condizione che dal suo distacco non derivino effetti negativi sugli altri condomini o aumenti di spesa. Se si verificasse questa casistica, al condomino comporteranno soltanto le spese di manutenzione straordinaria dell'impianto e per la sua conservazione e messa a norma.
Tra le altre novità introdotte dalla riforma, l'impossibilità di vietare nel regolamento la presenza di animali domestici nei condomini, la fissazione ai 4/5 del quorum per stabilire il cambio di destinazione d'uso dei locali comuni, la possibilità di creare un sito web del condominio ad accesso privato (a carico dei condomini) per consultare gli atti contabili e i rendiconti mensili, la soppressione del repertorio dei condomini presso gli uffici provinciali dell'Agenzia del Territorio.

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