Viaggio nei sotterranei dell'Elba tra voragini da capogiro e magnetiti con una grande forza di attrazione. Ecco il Monte Calamita, dove gli orologi si fermano
Durante la visita a Capo Calamita si ha la possibilità di sperimentare questo magnetismo fin sotto le viscere della terra con l'escursione che conduce alla galleria sotterranea del Ginevro dove si estraeva la magnetite. E’ questa l'unica galleria sotterranea dell'Elba nonché il giacimento di ferro più grande d'Italia. Entrando nella miniera abbandonando la luce per un pò di tempo si entra in un mondo davvero affascinante di nuda roccia dove nel silenzio ci si imbatte in antichi attrezzi dei minatori e in voragini da capogiro tra cui quella denominata "il buco nero". Si perde la percezione del tempo quasi subito, nell'oscurità che avvolge ogni passo, la visita guidata trasporta in una dimensione lugubre e inquietante ma decisamente suggestiva.
Basta non soffrire di claustrofobia, e tutta la magia di questa caverna magnetica sprigionerà inesorabilmente. Senza contare che i cantieri estrattivi di Capo Calamita e Ginevro hanno rappresentato per secoli - fino alla chiusura delle miniere nel 1982 - la principale fonte di sostentamento e motore dell'economia elbana. Venendo in questo luogo, dunque, si entra nel cuore di un pezzo di storia dell'isola d'Elba, molto lontano dall'immaginario balneare a cui ora si associa il turismo di massa. Lo stesso nome antico dell’isola, Aethalia, ovvero scintilla, si riferiva ai fuochi sprigionati dai forni di riduzione del ferro avvistati dai greci in navigazione nelle acque del Tirreno. Informazioni: www.minieredicalamita.it. Come arrivare: migliori tariffe da confrontare di oltre 35 compagnie che operano nel Mediterraneo su www.traghettilines.it
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