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mercoledì 19 settembre 2012

Quali evoluzioni per la professione dell'ingegnere?

Realizzata da S3.Studium su incarico del Consiglio nazionale degli ingegneri, l’indagine previsionale “Ingegneri 2020. Tutela, sviluppo e occupazione” si pone l’obiettivo di tracciare uno scenario sulle più probabili evoluzioni del futuro della professione degli ingegneri fra il 2012 e il 2020, considerando le influenze tecnologiche, economiche, politiche e sociali.
Presentata al 57° Congresso nazionale degli Ordini degli Ingegneri d'Italia, che ha aperto ieri a Rimini, la ricerca comprende anche alcuni approfondimenti tematici, allo scopo di ottenere una visione più mirata del futuro del lavoro e del destino sociale degli ingegneri italiani da qui alla fine del decennio.
La prima parte dell’indagine - scaricabile qui - offre una panoramica sulle macrotendenze che influenzeranno la professione nei prossimi anni: evoluzione tecnologica; tendenze economiche e sociali ed evoluzione del sistema ordinistico. La seconda parte dell’indagine si intitola “Tutela, ambiente e sicurezza”, mentre la terza sezione si occupa del mercato del lavoro e delle tendenze occupazionali. La quarta e ultima parte si concentra infine sul tema dell’istruzione e delle competenze dell’ingegnere.
Tra le macrotendenze analizzate nella prima parte, merita un posto di primo piano l’evoluzione tecnologica. Nel campo d’azione degli ingegneri, alle innovazioni di sistema si sommeranno da qui al 2020 molte innovazioni settoriali. Una delle più importanti sarà la rivoluzione derivante dalla progettazione basata sui nuovi materiali, che pervaderà i tre settori - civile, industriale ed elettronico -, consentendo applicazioni oggi impensabili.
Nel corso dei prossimi anni questo tipo di innovazione investirà il lavoro degli ingegneri italiani in comparti quali: l’edilizia; l’elettronica e l’informatica; l’automotive; l’aerospazio; le produzioni alimentari; il drug delivery; l’ingegneria tissutale.
Nel periodo considerato, inoltre, si svilupperanno molto le tecnologie per la fornitura automatizzata di servizi alla persona. I processi di automazione dei servizi - per esempio, del trasporto pubblico su rotaia senza conducente - richiederanno figure ingegneristiche per la progettazione e lo sviluppo delle architetture hardware e software di supporto.
Entro il 2020 l’ingegnere elettronico dell’informazione sarà chiamato sempre più a progettare e realizzare sistemi di rilevazione e infrastrutture di rete. Sul versante dell’hardware, inoltre, avrà nei prossimi anni crescente rilevanza la sfida della nanoelettronica. I “sistemi embedded”, collegati fra loro in rete, consentiranno, nei prossimi anni, in maniera crescente, prestazioni e servizi sempre più innovativi, anche negli ambiti della sostenibilità e del green. La sempre maggiore “intelligenza” degli oggetti interconnessi – la cosiddetta “internet delle cose” - produrrà sistemi complessi di cose che scambiano informazioni fra loro. L’internet delle cose aumenterà, già nel prossimo futuro, le applicazioni mobili hw e sw nei settori come: l’automotive; la domotica; la medicina; l’agricoltura; la sicurezza ambientale, la prevenzione e protezione, nonché il controllo del territorio.
La possibilità di disporre di tecnologie di supporto per la progettazione sia in 3D sia attraverso tecnologie ologrammatiche permetterà inoltre di rappresentare al meglio i progetti e le proposte. Da qui al 2020 si tenderà sempre di più a una progettazione interoperativa che utilizzerà piattaforme di collaborazione multidisciplinari e multinazionali.
A ciò si aggiungerà l’impiego di metodologie di progettazione di tipo virtuale, che consentiranno di esplorare nuove potenzialità creative, fino ad ora poco utilizzate anche nell’interazione con i committenti.  Le tecnologie digitali vedranno nel prossimo futuro il dominio di alcuni paradigmi, emersi negli anni più recenti, come il cloud computing.
Da qui al 2020 il fenomeno, sempre più spinto, della dematerializzazione di oggetti e servizi determinerà modi potenzialmente del tutto nuovi di concepire il business, da vari punti di vista: la tipologia di offerta; i processi di realizzazione/erogazione; i processi di commercializzazione; le infrastrutture e i sistemi hardware e software che dovranno supportare i nuovi modelli.

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