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mercoledì 19 settembre 2012
Stati generali della Green economy: 13 proposte per un’agricoltura sostenibile
La settima assemblea programmatica organizzata oggi in preparazione degli Stati generali della Green economy che si svolgeranno a Rimini il 7 e 8 novembre nell'ambito di Ecomondo-Key Energy, ha affrontato il tema dell'agricoltura sostenibile e dello sviluppo delle filiere agricole di qualità. La sfida a livello globale è quella di sfamare un numero crescente di persone (nel 2050 le stime parlano di 9 miliardi) con alimenti in quantità adeguata, sicuri e di elevata qualità, riducendo gli sprechi, combattendo il degrado ambientale e al contempo salvaguardando la redditività. Questioni non da poco, considerando anche che le risorse primarie sono tra l'altro sempre più scarse, con l'unica risposta possibile che rimane quella di produrre avendo come "stella polare" quella della sostenibilità.
In questo contesto il sistema agricolo italiano potrebbe aspirare a diventare un modello, considerato che oggi l'agricoltura biologica occupa 48.000 persone e opera sul 9% di superficie coltivata, e i prodotti ad alta valenza qualitativa e ambientale sono in crescita con un export che raggiunge i 30 miliardi. «Contro la perdita di suolo l'unico antidoto è fare più agricoltura, contrastando fenomeni di delocalizzazione e di impoverimento del Paese in termini economici, di identità ed occupazionali -ha dichiarato Stefano Masini, responsabile dell'area Ambiente e Territorio di Coldiretti e coordinatore del gruppo di lavoro ‘Sviluppo delle filiere agricole di qualità ecologica'- Per questo occorre promuovere filiere corte, tutelando la biodiversità, preservando e diffondendo conoscenze, cultura e tradizioni locali, rafforzare la manutenzione del territorio, consapevoli delle caratteristiche e delle identità».
La Coldiretti durante il suo intervento in cui ha riportato l'analisi dei dati del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) sul clima, ha evidenziato nel dettaglio gli effetti dei cambiamenti climatici sia a livello globale che per il nostro Paese, sulle produzioni agricole (ad esempio crollo delle produzioni di vino e cereali). «Una situazione che conferma l'importanza che l'Italia difenda e valorizzi il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile in una situazione in cui già adesso circa la metà dei prodotti alimentari sono importati» ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini.
Durante l'assemblea il gruppo di lavoro ‘Sviluppo delle filiere agricole di qualità ecologica' ha avanzato 13 proposte (riportate di seguito) in grado di incidere sulla valorizzazione dell'agricoltura nella tutela dell'ambiente e di fare delle filiere agricole le leve dello sviluppo della green economy italiana:
1-Rimuovere gli ostacoli normativi, che tuttora ritardano gli obiettivi di razionalizzazione e di ecoefficienza delle filiere;
2 - preservare la destinazione d'uso e arrestare il consumo del suolo agricolo, anche attraverso la destinazione diversa da quella corrente degli oneri di urbanizzazione, in specie da impiegare per obiettivi di tutela e di riqualificazione ambientale;
3 - promuovere la multifunzionalità e la pluriattività nelle aree agricole, in particolare affidando alle imprese agricole la fornitura di beni e servizi diretti alla manutenzione dei beni comuni;
4 - tutelare le risorse naturali a garanzia della biodiversità con la collaborazione di agricoltori destinatari di misure fiscali agevolate;
5 - avviare un piano di opere e infrastrutture dirette alla messa in sicurezza e alla stabilità del territorio, anche utilizzando risorse già destinate alle cosiddette grandi opere rimaste incompiute o non autorizzate;
6 - introdurre un complesso di misure creditizie e fiscali in grado di incidere sul costo del lavoro al fine di favorire l'assunzione di giovani nonché sostenere l'acquisto dei prodotti green;
7 - affermare il valore della precauzione e della prevenzione nella modalità di utilizzazione delle risorse, con particolare riguardo all'impiego di tecnologie innovative;
8 - promuovere lo sviluppo delle agroenergie tramite impianti di microgenerazione e di piccola taglia operanti nel raggio di una filiera corta con utilizzo prevalente di residui di produzione presenti sul territorio;
9 - salvaguardare l'uso della risorsa idrica attraverso l'incentivazione di modalità razionali di irrigazione attraverso il riutilizzo delle acque e la costruzione di piccoli invasi;
10 - promuovere le pratiche che consentano di aumentare e mantenere la fertilità organica del suolo e il sequestro di carbonio;
11 - costruire un quadro trasparente di regole nella comunicazione al consumatore delle caratteristiche degli alimenti, della loro origine territoriale e delle modalità dei processi di produzione al fine di promuovere scelte responsabili;
12 - promuovere l'agricoltura biologica e le altre attività di elevata qualità ecologica per salvaguardare le aree rurali, incrementare il reddito delle attività agricole, fermare la fuga dei giovani dalle campagne e incrementare l'occupazione giovanile;
13 - migliorare l'attenzione alla legalità nel settore agricolo e nei territori rurali e montani, ponendo a servizio della collettività risorse e uomini con la capacità di analizzare, investigare e penetrare le nuove frontiere della criminalità anche attraverso la moderna e rivisitata funzione del poliziotto di campagna.
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