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mercoledì 19 settembre 2012
Crescono le vendite di bici, speriamo che cresca anche la politica a favore della bicicletta
La nota stampa dell'Ancma (Associazione nazionale dei produttori di biciclette) per l'apertura dell'Esposizione Internazionale del Ciclo di Verona segnala un sensibile aumento della vendita di biciclette in Italia - nel 2012 sono state vendute oltre 2 milioni di biciclette, con un incremento di oltre 200.000 pezzi rispetto al 2011.
Questa crescita si pone in parallelo al significativo calo di acquisti di auto nuove.
D'altra parte con il costante incremento del costo dei carburanti la spesa per i trasporti è diventata, ormai dal 2011, la principale voce di spesa delle famiglie, superando anche la spesa per l'alimentazione.
Una parte crescente di italiani, specie nelle città e nelle regioni dove esiste una maggiore predisposizione all'uso della bicicletta, facilitata dalla presenza anche di un minimo di infrastrutture, si rivolge alla bicicletta per gli spostamenti quotidiani, per il tempo libero e per il turismo.
E' il segno che la crisi costringe a ripensare l'organizzazione della mobilità e ci spinge verso i modelli dell'Europa sviluppata del centro nord, dove le biciclette sono più numerose e più usate dell'automobile.
Quello che preoccupa in Italia è che la politica governativa, anche quella più seria, che dice di guardare all'Europa, nonostante la lettera di sostegno di Monti all'iniziativa Salvaciclisti, non ha ancora messo in agenda piani e progetti ambiziosi per avvicinarsi, anche per la mobilità ciclistica, ai paesi più virtuosi.
L'esempio, anche in questo caso potrebbe venire dalla Germania, dove il ministro dei trasporti del governo della cancelliera Angela Merkel ha presentato recentemente il "Piano nazionale della mobilità ciclistica 2020", con l'obiettivo ambizioso di aumentare ancora di più la rete delle infrastrutture ciclabili, e quindi la sicurezza per i ciclisti e la diffusione dell'uso della bicicletta.
In Italia, solo alcune regioni si stanno muovendo in questo senso, e ci auguriamo che la Toscana, grazie alla recente legge regionale 27/2012 e con il PRIIM in via di definizione, voglia seguire gli esempi virtuosi e davvero sostenibili dei paesi del centro e nord Europa e quindi progetti per il 2020 un Granducato davvero a misura di bicicletta.
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