"Vi chiedo di non proteggere più questa classe politica. Gli italiani
sono dalla vostra parte, unitevi a loro". Così Beppe Grillo in una
lettera aperta alle forze dell'ordine: "Mi rivolgo a voi che avete la
responsabilità della sicurezza del Paese. Questo è un appello per
l'Italia. Il momento storico che stiamo vivendo è molto pericoloso". La
lettera aperta di Grillo, pubblicata sul suo blog è rivolta a Leonardo
Gallitelli, comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Alessandro
Pansa, capo della Polizia di Stato e Claudio Graziano, Capo di stato
maggiore dell'Esercito italiano. Il leader M5s ricorda il gesto di
alcuni agenti di Polizia e della Guardia di Finanza a Torino che si sono
tolti il casco: "si sono fatti riconoscere, hanno guardato negli occhi i
loro fratelli. E' stato un grande gesto e spero che per loro non vi
siano conseguenze disciplinari". A loro Grillo chiede di non proteggere
più "questa classe politica che ha portato l'Italia allo sfacelo, di non
scortarli con le loro macchine blu o al supermercato, di non schierarsi
davanti ai palazzi del potere infangati dalla corruzione e dal
malaffare. Le forze dell'Ordine non meritano un ruolo così degradante.
Gli italiani sono dalla vostra parte, unitevi a loro. Nelle prossime
manifestazioni ordinate ai vostri ragazzi di togliersi il casco e di
fraternizzare con i cittadini. Sarà un segnale rivoluzionario, pacifico,
estremo e - conclude - l'Italia cambierà".
'Protesta può essere inizio incendio' - "La protesta di ieri
può essere l'inizio di un incendio o l'annuncio di future rivolte forse
incontrollabili". Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog dove aggiunge: "i
disordini sono dovuti a gente esasperata per le sue condizioni di vita e
per l'arroganza, sordità, menefreghismo di una classe politica che non
rinuncia ai privilegi". L'analisi che affida Grillo alle forze di
polizia parla di "istituzioni delegittimate", di una "legge elettorale
incostituzionale" e di un "Parlamento, Governo e Presidente della
Repubblica che stanno svolgendo arbitrariamente le loro funzioni". E
anche i partiti sono "delegittimati dai continui scandali, dalla
trattativa Stato-mafia, dalla contiguità di alcuni loro membri con la
criminalità organizzata, dall'indifferenza verso i problemi del Paese,
dall'appropriazione indebita di 2,3 miliardi di euro di finanziamenti
pubblici bocciati dalla volontà popolare attraverso un referendum".
Anche "la gestione della cosa pubblica, dei servizi sociali, dalla
sanità alla scuola alla sicurezza è allo sbando" e l'economia "al
tracollo" con una disoccupazione, in particolare giovanile, che "sta
arrivando a livelli intollerabili," mentre "la piccola e media impresa
sta scomparendo". "Il Governo è inesistente, capace solo di continue
dichiarazioni di ottimismo subito smentite dai fatti il giorno seguente"
e i partiti, continua Grillo "hanno occupato ogni spazio,
dall'economia, all'informazione, alla destinazione dei soldi pubblici
per foraggiare le lobby da cui provengono spesso i loro appartenenti.
L'Italia ha perso la sovranità monetaria, la sovranità fiscale e si
appresta a perdere ben presto anche quella economica con l'ipotesi più
che probabile di essere strangolata dalle politiche recessive del Fondo
Monetario Internazionale. Gran parte dei cittadini è tenuta all'oscuro
della reale situazione in cui versa il Paese grazie - sostiene l'ex
comico - a un regime di disinformazione che pone l'Italia al 70esimo
posto per la libertà di stampa dopo molti Stati del cosiddetto Terzo
Mondo".
fonte ansa
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