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mercoledì 5 settembre 2012

Come nasce un ebook? Andiamo dietro le quinte dell'editoria digitale

Quali sono le differenze più evidenti, ma anche più interessanti, fra una casa editrice classica e una digitale?

La differenza sostanziale sono i costi, enormi, della stampa, del magazzino e della distribuzione. Abbattendo questi costi e quindi liberando risorse ci si può concentrare molto di più sul piano della ricerca di autori e libri e dell'editing. E della promozione che, proprio per la natura stessa dei meccanismi distributivi di questo tipo di prodotto librario, sono in gran parte in rete

A livello di costi, immagino che ci sia un abbattimento sostanziale.

Parliamo di più del 50%. Questo consente sia di investire di più sugli autori (pagando diritti molto maggiori di quelli usuali per l'editoria cartacea) sia di abbassare i prezzi di copertina.

C'è maggiore libertà e possibilità di spazio per autori emergenti e interessanti, e più fondi da destinare alla loro promozione?

Essendoci più libertà e più risorse per un piccolo editore è più facile lavorare bene e con attenzione sui nuovi autori. Quindi la risposta è si.

Come funziona la "catena di montaggio" di un ebook? Qual è l'iter di un testo?

Quello tradizionale. Il testo viene proposto, viene valutato dall'editore, si discute eventualmente di modifiche o aggiustamenti, si procede alla revisione e alla correzione di bozze. Poi la copertina e l'impaginazione. E alla fine la pubblicazione e distribuzione (su vari formati) sulle piattaforme come Amazon e Lulu. E poi si lavora, molto intensamente, alla promozione in rete.

Che tipo di tecnologia usate per la realizzazione degli ebook e la loro diffusione? Usate anche piattaforme di condivisione?

Usiamo quasi esclusivamente software open source. E poi alcuni software proprietari per la realizzazione delle copertine e dei progetti grafici. Le piattaforme di condivisione? Un testo lo abbiamo lavorato in parte con l'autore attraverso google documents (per correzioni e consigli e revisione). Non ho trovato alcuna facilitazione, finora, dal metodo tradizionale di sentirsi, vedersi, mandarsi mail.
Altra questione, poi, le bozze. Per correggerle seriamente è necessario fare un lavoro a mano e sulla carta. Il livello di precisione che si raggiunge correggendo i testi stampati non lo si raggiunge, ancora almeno, su documenti elettronici

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