Scaricano da Internet le versioni di greco e latino e gli esercizi di matematica, e ai genitori arrivano bollette salatissime.
È la strana storia raccontata dal quotidiano Il Centro e accaduta nel Teramano, dove il tam tam mediatico sulle soluzioni delle prove degli esami di maturità che si sono svolti a giugno ha generato le prime vittime.
A rimetterci non sono stati tanto i ragazzi che hanno dovuto sostenere la prova, quanto ai genitori che si sono ritrovati in casa bollette per la connessione Internet che oscillano da un minimo di 500 fino a 1.000 euro.
Una decina di genitori hanno denunciato l'accaduto alla polizia di stato, a cui è sembrato evidente sin da subito che i giovani e ignari esaminandi sono incappati in una vera e propria truffa.
Secondo quanto raccontato dai ragazzi, sarebbero arrivati agli esercizi e alle versioni attraverso siti di ricerca comuni o seguendo una pubblicità, e dopo aver scaricato i file si sarebbero ritrovati una richiesta di pagamento; sul sito, però, non era visibile, o non c'era, l'avviso che quei documenti erano scaricabili sotto compenso.
Le indagini sono coordinate da Pasquale Sorgonà e sembra che i giovani abbiano stipulato dei contratti di pagamento senza essersene effettivamente resi conto.
Per il momento i genitori hanno deciso di non pagare.
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