È stato presentato a Bruxelles il piano di rilancio della Commissione Europea per il rilancio del settore edilizio. Una strategia comunitaria che, come ha spiegato il vicepresidente dell'esecutivo Ue responsabile per l'industria, Antonio Tajani, punta a creare le condizioni favorevoli per stimolare gli investimenti e l'innovazione, soprattutto nell'ambito dell'efficienza energetica.
Con il 10% circa del Pil complessivo dell'Ue, e un indotto di 20 milioni di posti di lavoro, l'edilizia è uno dei perni su cui fare forza per il rilancio economico. Il motore principale di questo sviluppo è individuato nella sostenibilità. Secondo la Commissione, l'edilizia verde ha un tasso di crescita annuo a livello mondiale del 43%. Oltre alla definizione di standard comuni, Bruxelles prevede di favorire gli investimenti nelle ristrutturazioni e nelle manutenzioni di edifici e delle infrastrutture, specialmente se finalizzate all'efficientamento energetico.
Quattro gli assi su cui l'Ue intende fondare la strategia: accesso al credito, fondi strutturali, incentivi per la ricerca, sostegno alle pmi. Gli strumenti finanziari che saranno adottati, a livello comunitario, sono le garanzie sui prestiti oppure le obbligazioni a progetto (i cosiddetti project bond). A livello nazionale, invece, Bruxelles favorirà incentivi mirati, in primo luogo ad aliquote Iva ridotte. In un'intervista apparsa sul Il Sole 24ore di sabato 28 luglio, Tajani ha inoltre annunciato che nei prossimi giorni invierà ai ministri dei 27 Paesi una lettera per chiedere il mantenimento degli incentivi fiscali adottati in questi ultimi anni per sostenere lo sviluppo dell'edilizia 'verde'.
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