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sabato 30 giugno 2012

Joyce, James - Gente di Dublino - ebook

Ebook della raccolta di racconti  Gente di Dublino (Dubliners) dell'irlandese J.Joyce, che contiene 15 storie ambientate nella Dublino dei primi anni del XX secolo. 
I protagonisti sono personaggi del ceto medio, piccoli borghesi,  alcuni dei quali compariranno anche nel capolavoro di Joyce, Ulisse.
Le descrizioni sono minuziose e oggettive, piene di dettagli e si inseriscono nella quotidianità dei personaggi e dei loro gesti.
I racconti sono disposti nel libro in un ordine preciso: all'inizio vengono narrati da un narratore bambino, successivamente da un narratore adolescente e poi da uno adulto, tracciando un percorso di crescita visiva e cognitiva in colui che osserva.
Il contesto storico-sociale in cui è stata concepita quest'opera vede l'Irlanda all'apice del nazionalismo e della ricerca dell'identità storica e culturale. Allo stesso modo i personaggi sono alla ricerca di un qualche momento di epifania, ossia di comprensione di se stessi e della vita.
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Tolstoj, Lev - La morte di Ivan Ilijc - Collana Bacheca eBook

Ebook del celebre racconto lungo del grande scrittore russo Lev Tolstoj, pubblicato nel 1886, dal titolo La morte di Ivan Ilijc ( in russo: Смерть Ивана Ильича, Smert Ivana Ilyicha).
La trama ruota intorno alla vita di Ivan, un piccolo burocrate che riesce a diventare giudice nella capitale, San Pietroburgo. Egli raggiunge dunque la posizione che ha sempre sognato e che ha guadagnato con grandi sacrifici. Un giorno, cercando di aggiustare una tenda, cade dalla scala e comincia ad avvertire un dolore che gli crea un fastidio crescente. Il dolore aumenta di giorno in giorno, evolvendo in una misteriosa malattia che lo porterà a riflettere come in una resa dei conti, sul significato della sua vita trascorsa e sui legami familiari e d'amicizia che è riuscito a costruire.
Qualità Collana Bacheca eBook.
Lingua: italiano.

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Ariosto, Ludovico - Orlando Furioso - ebook - Collana Bacheca Ebook

 
 
L'Orlando Furioso è un poema cavalleresco di Ludovico Ariosto, pubblicato nella sua versione definitiva nel 1532.
Il poema composto da 46 canti, tutti in ottave, narra la storia del paladino Orlando e riprende la tradizione dei cicli bretone e carolingio.
L'opera si pone come continuazione dell'Orlando Innamorato di Boiardo (che trovate in questo sito), e ha come tema principale la lotta tra cristani e pagani.
Lingua: italiano
Ebook curatissimo, della Collana Bacheca Ebook.
 L'ebook è diviso in due volumi:

  • Il Primo volume contiene i canti 1- 25
  • Il Secondo volume contiene i canti 26 - 46

Leggi subito il Secondo volume online




Scarica il primo volume nei formati pdf ed epub:

Tasso, Torquato - Gerusalemme liberata - ebook - Collana Bacheca Ebook

 
Ebook da non perdere!! Il capolavoro di Torquato Tasso, pubblicato nel 1581, in un'edizione bellissima!! 
La trama ruota intorno al personaggio di Goffredo di Buglione, chiamato dall'Arcangelo Gabriele a divenire il condottiero dell'esercito cristiano nella prima crociata (1096-1099).
I cristiani allora si mettono in marcia verso Gerusalemme. Durante le battaglie  si distingueranno eroi come Rinaldo e Tancredi, il quale ucciderà in battaglia l'amata Clorinda, non riconosciuta perché coperta da un'armatura.
Il poema si conclude con Goffredo che pianta il vessillo cristiano all'interno delle mura della città.
Collana Bacheca Ebook.


Ebook davvero curato, con il riassunto dei singoli canti,  la cartina della prima crociata e la numerazione delle ottave! Da vedere!!
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Petrarca, Francesco - Il Canzoniere - ebook - Collana Bacheca Ebook

 
 
Questo ebook contiene la raccolta poetica più importante della letteratura italiana del Medioevo. Il manoscritto definitivo risale a pochi anni prima della morte del poeta, avvenuta nel 1374. La raccolta contiene 366 poesie, quasi tutti sonetti, di argomento amoroso o politico. La donna amata dal poeta è chiamata Laura, ed è difficile risalire all'identità storica della stessa. A lei sono dedicati sonetti di grande raffinatezza, nonostante lei non abbia corrisposto il sentimento del Petrarca.

Libro molto curato della Collana Bacheca Ebook

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Petrarca, Francesco - I Trionfi - ebook - Collana Bacheca Ebook

 
 
Ebook del poemetto allegorico di Petrarca, pubblicato incompiuto nel 1470. 
Il testo è diviso in sei capitoli, ciascuno dedicato a un trionfo. Il poeta vuole delineare un percorso di ascensione verso la verità. Egli vede Amore trionfante portare con sé una schiera di personaggi "vinti" dall'amore, si unisce alla schiera per curiosità ma viene anch'egli soggiogato da Amore per essersi innamorato di Laura. Laura, invece sconfigge Amore e viene attorniata da donne caste, ma nel Trionfo della Morte, la donna muore e ricompare in sono al poeta. Nell'ultimo capitolo Petrarca ha la visione di un mondo fuori dal tempo in cui Laura gli apparirà per sempre.
Collana Bacheca Ebook.


Ebook molto curato, diviso in capitoli, indicizzato.
Versi numerati!




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1 milione per vietare la tratta dei leoni

Centinaia di leoni sudafricani vengono massacrati ogni anno per realizzare fantomatiche pozioni per aumentare la virilità. Ma possiamo fermare questa crudele compravendita colpendo il governo nel suo punto più vulnerabile: l'industria del turismo.

La messa al bando globale delle ossa di tigre ha avuto l'effetto di spingere i trafficanti su un nuovo obiettivo: il leone. I leoni vengono allevati in condizioni atroci in Sudafrica per la "caccia in scatola", dove turisti pieni di soldi pagano migliaia di dollari per poter sparare ai leoni nei recinti. Ora gli esperti dicono che le ossa di leone che provengono da queste fattorie della caccia sono venduti ad alchimisti di "medicine" farlocche in Asia che realizzano profitti da record. Questo commercio sta aumentando esponenzialmente e gli esperti temono che non appena i prezzi aumenteranno, anche i leoni selvatici (ne sono rimasti solo 20.000 in tutta l'Africa) saranno attaccati dai bracconieri.

Se riusciremo a mostrare al Presidente Zuma che questa tratta brutale danneggia l'immagine del Sudafrica come meta turistica, potremo mettere al bando e punire la compravendita di ossa di leone. Avaaz pubblicherà pubblicità durissime negli aereoporti, sui siti web e sulle riviste turistiche, ma ora abbiamo urgente bisogno di 1 milione di firme per dare forza al nostro messaggio. Firma sotto per fare massa critica velocemente:

https://secure.avaaz.org/it/stop_lion_slaughter_for_sex_aides_d/?boKzBcb&v=15626

"Il vino di ossa di tigre" e altri rimedi che derivano dalle tigri sono stati messi al bando dopo un'indignazione di massa in tutto il mondo: ora i trafficanti hanno spostato la loro attenzione sulle ossa di leone utilizzate per creare ogni tipo di rimedio improbabile. Gli esperti ritengono che se il governo non agirà immediatamente, i leoni potrebbero essere i prossimi, dopo le tigri e i rinoceronti, a rischiare l'estinzione.

C'è però una soluzione: mettere al bando e punire la compravendita di ossa e organi che provengono dai leoni. Oggi il Sudafrica è il maggiore esportatore di trofei, ossa e organi di leone: è anche il solo paese africano che alleva un gran numero di leoni destinati esclusivamente a questo commercio. Ma se riusciremo a mostrare che permettere questa tratta oltraggiosa può avere ripercussioni sull'industria del turismo e far fuggire i visitatori, il Presidente Zuma potrebbe essere costretto ad agire.

Diamo il via a un tonante ruggito globale per i leoni. Avaaz mostrerà la crudelità della tratta di ossa di leone con impietose pubblicità - firma ora:

https://secure.avaaz.org/it/stop_lion_slaughter_for_sex_aides_d/?boKzBcb&v=15626

I membri di Avaaz in tutto il mondo si sono uniti per chiedere la protezione dei rinoceronti, per salvare le api da pesticidi velenosissimi e per ottenere una grande riserva marina nelle Isole Chagos e in Australia per salvaguardare le specie marine in pericolo. Uniamoci ancora una volta e lottiamo per i leoni in Africa.

Con speranza e determinazione,

Jamie, Alex, Antonia, Mia, Alice, Ricken, Luca, Emily e tutto il team di Avaaz

Ulteriori informazioni:

Leoni e tigri a rischio estinzione, scomparsi tra 15 anni (La Repubblica)
http://www.repubblica.it/scienze/2011/11/01/news/leoni_estinzione-24215299/?ref=HRERO-2

Un appello per chiudere la “caccia grossa” in Sud Africa (Tutela Fauna)
http://www.tutelafauna.it/News/Caccia/Un_Appello_Per_Chiudere_La_Caccia_Grossa_In_Sud_Africa.kl

La tratta di ossa di leone alimenta il business dell'allevamento in Africa (Al Jazeera) [EN]
http://allafrica.com/view/resource/main/main/id/00040108.html

Il Sudafrica continua a supportare la tratta delle ossa di leone (LionAid) [EN]
http://www.lionaid.org/blog/2012/06/south-africa-continues-to-support-the-lion-bone-trade.htm


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mercoledì 27 giugno 2012

Per le Soa chiarimenti sul comodato d'azienda

L'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, con il Comunicato alle Soa n. 73 del 16 maggio 2012, fornisce chiarimenti in merito all’impossibilità di equiparare il comodato d’azienda all’affitto, che, ai fini della qualificazione, impedisce all’impresa comodataria di avvalersi dei requisiti dell’impresa comodante.
Sono stati richiesti all'Autorità chiarimenti in ordine al rilascio dell'attestazione di qualificazione di un soggetto comodatario di una azienda o di un ramo di azienda, avvalendosi dei requisiti speciali inerenti l’impresa concessa in comodato.
La fattispecie sulla quale è stato richiesto il parere dell'Autorità riguarda l'applicabilità, in caso di comodato di azienda, dei principi in tema di rilascio di attestazioni relative a imprese cedenti e a imprese cessionarie di aziende o di rami di aziende, nonché, in caso affermativo, se occorra la perizia giurata di stima del compendio aziendale.
La disciplina regolamentare in materia - vigente e previgente - consente al nuovo soggetto “in caso di fusione o di altra operazione che comporti il trasferimento di azienda o di un suo ramo” di avvalersi, per la propria qualificazione, dei requisiti posseduti dalle imprese che ad esso hanno dato origine, con l'ulteriore precisazione che “nel caso di affitto di azienda l'affittuario può avvalersi dei requisiti posseduti dall'impresa locatrice se il contratto abbia durata non inferiore a tre anni”.
Leggi tutto il Comunicato n. 73 del 16 maggio 2012

Per sicurezza e formazione in edilizia varata la 'Carta di Lecce'

Concluso lo scorso 16 giugno, il nono meeting di Reforme ha visto riuniti i principali enti bilaterali di formazione in edilizia dei nove Paesi europei attualmente aderenti (Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Belgio, Finlandia, Svezia e Svizzera).
Risultato dell’incontro è stata la Carta di Lecce, un accordo internazionale per migliorare la qualificazione professionale dei lavoratori edili e promuovere la sicurezza sul lavoro di operai e tecnici, l’equità e l’integrazione sociale.
L’accordo è stato sottoscritto per l’Italia dal Formedil, l’Ente nazionale per la formazione e l’addestramento professionale in edilizia che coordina l’attività delle 102 Scuole Edili sparse sul territorio, insieme con gli altri partner europei: Ccca-Btp (Francia), Bzb (Germania), Flc (Madrid – Spagna), Flc (Principato Delle Asturie – Spagna), Institut Gaudi (Barcellona – Spagna), Cenfic (Portogallo), Formation Pme (Liegi – Belgio), Ecap (Svizzera), Keuda (Finlandia), Byn (Svezia).  
La Carta di Lecce indica le direttive che la rete Reforme, nata nel 1991, dovrà seguire dal 2012 al 2016 per rafforzare l’eccellenza dell’istruzione e della formazione professionale nel settore delle costruzioni in Europa.
Gli obiettivi che gli enti bilaterali europei si sono dati nei prossimi quattro anni sono principalmente dieci e il primo di essi è promuovere le professioni del settore edile in Europa e nella formazione iniziale specifica.
Contribuire all’eccellenza dell’istruzione iniziale e continua in edilizia con riferimento al Quadro europeo della qualità (Eqavet) e consolidare le iniziative educative e formative che mirano non solo alla qualifica professionale ma anche all’equità, all’integrazione sociale e alla partecipazione attiva dei cittadini, sono aspetti di cui si occupa la Carta.
Il Quadro europeo delle qualifiche, il Sistema europeo dei crediti per l’istruzione e la formazione professionale (Ecvet) per la trasparenza e il trasferimento dei risultati di apprendimento rappresentano uno strumento valido per incoraggiare la creatività e l’innovazione nell’istruzione e la formazione professionale iniziale e continua tenendo conto dell’evoluzione delle professioni e dei bisogni del mercato del lavoro.
Aspetto importante è l’investimento nella qualità pedagogica degli insegnanti, formatori e altre figure professionali IFP per migliorare l’integrazione professionale e sociale degli allievi.
Rinforzare i percorsi europei che riguardano sia gli allievi sia le figure professionali IFP e basati sulla Carta europea di qualità per la mobilità e creare opportunità per un apprendimento reciproco e uno scambio di pratiche nell’ambito IFP considerati prioritari. Includere lo sviluppo sostenibile nell’ambito dei percorsi IFP, fattore che influenza l’evoluzione del settore dell’edilizia, e, infine, promuovere norme che tutelino la salute e la sicurezza nel settore edile a tutti i livelli d’istruzione e ulteriori attività di formazione professionale.
Il vicepresidente del Formedil, Franco Leonesio, afferma che “discutere di una formazione permanente, capace di dare risposte differenziate ai bisogni variegati di diverse categorie di lavoratori in diversi Paesi, in una fase così difficile per l’economia mondiale, rappresenta una sfida importante, che vogliamo accettare”.

Kenzo Tange Architetto

Data di nascita4 settembre 1913
CittàOsaka
Data morte 22 marzo 2005
Nazione Giappone
L'architetto ed urbanista giapponese Kenzo Tange nasce il 4 settembre 1913 a Osaka in Giappone e cresce a Imabari sull'isola di Shikoku.
Iscrittosi alla Facoltà di architettura di Tokyo nel 1935, entra da laureato nello studio di Kunio Maekawa, un discepolo di Le Corbusier, dove lavora per quattro anni. Nel 1946 diventa professore all'Università di Tokyo e crea il Laboratorio Tange dove ha come collaboratori Sachio Otani, Fumihiko Maki, Koji Kamiya, Takashi Asada, Arata Isozaki, Kisho Kurokawa e Taneo Oki. Nel 1949 vince il concorso per la realizzazione del Memoriale della Pace a Hiroshima. Il 1950 è l'anno della sua prima opera di rilievo, il padiglione di esposizione alla Fiera industriale di Kobe. Nel 1951 partecipa ai CIAM a Londra dove incontra Le Corbusier, Walter Gropius, e altri importanti architetti dell'epoca.

Kenzo Tange acquista fama internazionale a cominciare dalla realizzazione del Centro della Pace di Hiroshima (1955-56), progettato nel 1946. Nel 1959 è invitato a tenere un corso di urbanistica al Massachusetts Institute of Technology di Boston, dove elabora il piano per un nucleo abitativo per 25.000 persone sulla baia di Boston, anticipazione metodologica del successivo piano urbanistico di Tokyo (1960).

Le Corbusier sarà per Tange il principale riferimento. Altre influenze provengono dall'opera di Michelangelo e dell'architettura tradizionale giapponese reinterpretata con i materiali moderni come il calcestruzzo (come nella Prefettura di Kagawa a Takamatsu - 1958). Tange, infatti, si è rifatto all'esperienza del Movimento Moderno, compiendo un rivolgimento delle metodologie progettuali tradizionali e delle tipologie architettoniche locali.

A partire dagli anni 60, Kenzo Tange si dedica maggiormente all'urbanistica e progetta il Piano per Tokyo, una megastruttura costruita nella baia, formata da isole artificiali collegate alla terra ferma da ponti. Delle sue opere, la maggior parte delle quali ha sede in Giappone, si trova testimonianza anche in Italia: a Bologna le torri del quartiere fieristico (1967), a Catania il quartiere Librino (1971) e a Napoli il Master Plan per il Centro Direzionale (1995). A Milano è l'autore del progetto urbanistico del Quartiere Affari di San Donato Milanese ( 1990 - 99) dove ha realizzato la sede BMW-Italia (1998) e la torre AGIP (1999). Della sua attività più recente si ricorda la collaborazione ai progetti per il centro direzionale di Bologna (1975) e per quello di Napoli (1987).

Più che opere notissime, come gli impianti sportivi di Tokyo per i giochi olimpici del 1964, è fondamentale per la comprensione del messaggio di Tange il già citato piano urbanistico di Tokyo, basato sulla previsione di sviluppo della metropoli lungo un asse longitudinale, di cui l'architetto ha voluto dimostrare la realizzabilità tecnica ed economica, per dare una soluzione all'utopia urbana tipica delle ricerche post-razionaliste.

Kenzo Tange, la maggiore personalità dell'architettura giapponese moderna, ha ricevuto numerosi riconoscimenti in diversi paesi, fra i quali la medaglia d'oro del RIBA, dell'AIA e dell'Accademia francese di architettura, e nel 1987 il premio Pritzker.
Muore il 22 marzo 2005 a Tokyo.

Opere

1950 - Progetto per Hiroshima, Hiroshima, Giappone
1953 - Hiroshima Children's Library, Hiroshima, Giappone
1958 - Prefettura di Kagawa, a Takamatsu in Giappone
1960 - Piano per Tokyo
1962 - Centro culturale Nichinan a Miyazaki in Giappone
1964 - Stadio olimpico coperto a Tokyo, in collaborazione con l'ingegnere Yoshikatsu Tsuboi
1964 - Cattedrale cattolica di Santa Maria a Tokyo
1966 - Piano per la ricostruzione di Skopje in Jugoslavia (oggi in Macedonia)
1967 - Centro radiotelevisivo Shizuoka a Tokyo
1967 - Centro radiotelevisivo Yamanashi a Kofu
1967 - Torri del Fiera District, Bologna, Italia
1970 - Ambasciata e cancelleria del Kuwait a Tokyo
1970 - Piano per l'Expo '70 a Osaka
1974 - Centro della Società di Belle Arti à Minneapolis, USA
1977 - Sogetsu Hall and Office a Tokyo
1982 - Royal State Palace a Jeddah in Arabia Saudita
1982 - Akasaka Prince Hotel a Tokyo
1986 - Università Yarmouk a Amman in Giordania
1986 - Centro OUB a Singapore
1988 - Università del Golfo Arabo a Manama in Bahrain
1989 - Università a Orano in Algeria
1991 - Grand Ecran (Place d'Italie) a Parigi in Francia
1991 - Municipio di Tokyo
1995 - Plaza UOB a Singapore
1995 - Piano Regolatore, Napoli, Italia
1996 - Edificio Fuji a Tokyo
2000 - Tokyo Dome Hotel a Tokyo2001 - President International Tower a Taipei in Taiwan
2001 - President International Tower a Taipei in Taiwan

Pubblicazioni

AA. VV., Kenzo Tange (Serie di Architettura/6), Zanichelli, Bologna 1979
Roberto Apostolo, Kenzo Tange, un genio che si ripropone, in "Frames, porte & finestre" n. 33, 1991, pp. 56-61
Kenzo Tange, Kenzo Tange 1946-1996: architettura e disegno urbano, Electa, 1997
Kenzo Tange. Municipio di Tokyo, in "Area" n. 71, nov-dic 2003

Premi

1966 - Medaglia d'Oro - American Institute of Architects, U.S.A.
1973 - Medaglia d'Oro d'architettura - Academie d'Architecture France
1987 - Pritzker Architecture Prize, U.S.A.

Stadio Sant'Elia di Cagliari: manutenzione e messa in sicurezza

Lo stadio Sant’Elia di Cagliari, storica casa della società calcistica del capoluogo sardo è attualmente oggetto di una serie di interventi volti a metterne in sicurezza le strutture delle gradinate. Opere edili a tutti gli effetti, anche se decisamente fuori dal comune per caratteristiche costruttive e geometrie delle strutture, gli impianti sportivi non sfuggono alla necessità di interventi conservativi e ripristini per garantirne l’integrità e funzionalità.
Il Sant’Elia presenta una situazione operativa peculiare per le caratteristiche dell’impianto, le problematiche di sicurezza insite nell’intervento e le caratteristiche strutturali, che hanno posto una serie di vincoli anche nella scelta delle attrezzature di sollevamento da utilizzare durante i lavori.
Si tratta di un’operazione delicata, quindi, sia per le particolarità del contesto che per la necessità di lavorare a quote e inclinazioni considerevoli.
In primo luogo, sono state installate una serie di reti di sicurezza in corrispondenza dei settori Distinti e Curva Nord dello stadio, al fine di evitare danni derivanti dall’eventuale caduta al suolo di frammenti di calcestruzzo durante i lavori.
Le opere all’interno del cantiere hanno richiesto l’uso di macchine di diversa tipologia, a causa delle diverse quote e inclinazioni di lavoro e delle considerazioni di carattere statico relative alla struttura dell’impianto. Pertanto, sono state utilizzate una piattaforma aerea semovente a braccio articolato da 24 metri, un piattaforma autocarrata da 27 metri, una piattaforma a forbice da 8 metri e, infine, una piattaforma aerea cingolata. Per le operazioni a terra, l’esigenza principale era quella di adottare modelli semoventi in grado di traslare con facilità e raggiungere le altezze di lavoro richieste. Le fasi di lavoro che richiedevano di operare  in corrispondenza del secondo anello dello stadio escludevano a priori l’adozione di macchine di dimensioni importanti in quanto la struttura non sarebbe stata in grado di reggerne il peso. Il ragno si è rivelato la soluzione ideale che, a fronte di un peso proprio contenuto, offriva accanto alla massima libertà di posizionamento la possibilità di raggiungere le quote di lavoro richieste.
I lavori sono stati affidati alla rete di imprese Eurotecno, con l’ausilio di mezzi di lavoro aereo forniti da Rental Team, partner locale di Eurotecno.

Produzione nelle costruzioni: calo del 4,4% ad aprile

Il mercato delle costruzioni continua la sua irrefrenabile discesa. Secondo i dati Istat appena rilasciati relativi al mese di aprile 2012, l'indice destagionalizzato della produzione in edilizia è diminuito, rispetto a marzo 2012, del 4,4%. Nella media del trimestre febbraio-aprile l'indice ha registrato una flessione del 9,5% rispetto al trimestre precedente.
Ad aprile l'indice corretto per gli effetti di calendario – vale a dire rivisto tramite una procedura che rimuove la componente della serie storica attribuibile al diverso numero di giorni lavorativi - ha registrato una diminuzione del 15,1% rispetto ad aprile 2011 (i giorni lavorativi sono stati 19 contro i 20 di aprile 2011). Nella media dei primi quattro mesi dell'anno la produzione è scesa del 14,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Infine, anche l'indice grezzo ha segnato un calo tendenziale del 18,1% rispetto allo stesso mese del 2011. Nella media dei primi quattro mesi dell'anno la produzione è diminuita del 13,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Decreto Sviluppo e imprese edili: le novita'

Il Decreto Sviluppo è arrivato al traguardo dopo essere stato esaminato dal Consiglio dei ministri di venerdì scorso e dopo settimane di rinvii e di confronti. Tra le misure per il rilancio dell’edilizia, è stato deciso il ripristino dell’Iva per cessioni e locazioni di nuove costruzioni.
L’attuale normativa prevede che le cessioni e le locazioni da parte delle imprese edili di nuove costruzioni destinate a uso abitativo, oltre il termine di cinque anni dalla costruzione, sono esenti dall’imposizione di Iva. Tale disciplina impedisce quindi alle imprese di costruzione di portare a compensazione l’Iva pagata per la realizzazione dell’opera, nel caso in cui questa venga venduta o locata dopo il termine di cinque anni. La norma abolisce il limite temporale dei cinque anni, prevedendo quindi che le cessioni o locazioni di nuove abitazioni effettuate direttamente dai costruttori siamo sempre assoggettate a Iva, consentendo di conseguenza alle imprese di avvalersi della compensazione.
Il Decreto Sviluppo introduce anche semplificazioni in materia di autorizzazioni e pareri per l’esercizio dell’attività edilizia. In caso di intervento edilizio soggetto alla Scia (segnalazione certificata di inizio attività) viene generalizzata la possibilità di sostituire atti e pareri formali con autocertificazioni di tecnici abilitati. In caso di interventi soggetti a Dia (denuncia di inizio attività) viene introdotta analoga semplificazione.
Nelle Bozze circolate prima del Consiglio dei ministri si paventava la possibile esenzione dall'Imu per massimo tre anni sui fabbricati costruiti dalle imprese e destinati alla vendita. Ma la misura non figura però nel comunicato finale del governo.

Le donne in edilizia sono poche e piu' a rischio

Le donne impiegate nel settore dell'edilizia rappresentano ancora una quantità molto bassa, pari al 14% degli occupati totali. È quanto emerge nella fotografia del rapporto tra donne e comparto delle costruzioni presentato a Roma dalla Fillea Cgil durante la seconda Assemblea Nazionale delle lavoratrici e delegate, dal titolo “Costruire in genere”.
Sono circa 225 mila (secondo l'Inps) le donne che lavorano nel settore delle costruzioni. Il 67% di loro occupa un ruolo di dipendente, a seguire tecniche, operaie semplici e specializzate. Poche dirigenti, tante con partita Iva, soprattutto nel settore del restauro e archeologia, quasi la metà lavorano con contratti part time, un buon livello di sindacalizzazione.
La percentuale nell'edilizia è molto bassa, pari al 7,3%; le donne occupate in questo ambito tendono a ricoprire sempre più mansioni storicamente maschili, come gruisti, capi cantiere, ma anche figure di direzione, ingegneri e architetti. Decisamente superiore la percentuale di donne impiegate nell'ambito legno-arredo (27%), e soprattutto nel settore restauro e archeologia (70%). Le dirigenti donne (0,8%), inoltre, superano i dirigenti uomini (0.4%).
Secondo Fillea, due parametri possono essere indicatori di una possibile discriminazione salariale: il fatto che dal 2008 al 2011 sia cresciuta la presenza di lavoro autonomo e imprenditrici, inducendo a credere che alcune possano essere false partite Iva, e la presenza di un 43% di donne che lavorano part-time, che lascia intendere la possibilità di lavoro “grigio” occulto.
Se così fosse, le donne in edilizia sono esposte a un doppio rischio: di godere di condizioni contrattuali svantaggiose e allo stesso tempo di essere sottoposte alla naturale compressione dei costi del lavoro del settore.

Rai, caos e fughe

Finalmente. La Rai come la Banca d'Italia. Un auspicio evocato per decenni da destra, da sinistra e soprattutto dai super partes, se mai sono esistiti. Ci voleva lo strano governo del professor Mario Monti, e lo spread, l'euro in rotta, la Grecia e chissà, Bilderberg e la Trilateral, ma alla fine ecco un presidente, Anna Maria Tarantola, che viene dritta dritta da Palazzo Koch. E con lei Luigi Gubitosi, uno sterminatore di sprechi, manager al top tra Fiat e Wind. Non c'entrano niente con viale Mazzini? E neanche con i partiti che tradizionalmente fanno e disfano sotto il cavallo? Appunto. Non si sa come sarà la nuova Rai. E così, come il sistema politico di cui è al solito specchio, è in mezzo alle due rive. Tra la bancarotta della seconda Repubblica e la Banca del settimo piano. Mentre la società civile, come in tutte le rivoluzioni, preme sventolando non bandiere, non stendardi ma questa volta curriculum sotto l'egida del Pd. L'uovo di Colombo, ma nel senso di Gherardo. Vent'anni fa di questi tempi arrestava mariuoli. Oggi l'ex pm di Mani Pulite continua il repulisti con altri mezzi, con la sua candidatura nel cda Rai. "E chissà che discussioni con Guido Paglia", pregustano in viale Mazzini.

Per dire la confusione: qualcuno sta provando a trasformarsi in grillino. Nel Tg1 la coppia formata da Leonardo Metalli e Stefano Campagna è giù uscita allo scoperto. Ma il fuochista occulto dell'operazione 5 Stelle a Saxa Rubra è un insospettabile: Augusto Minzolini, l'ex direttore del Tg1, che il comico ha sempre chiamato sul suo blog Minzolingua. Poco incoraggiante, d'accordo, ma non è questo che conta per Minzo. Più di tutto, ora, è la guerriglia contro Silvio Berlusconi che non ha premiato la sua fedeltà con una direzione Mediaset, preferendo invece arruolare nomi un tempo impronunciabili, un agit-prop come Adriano Celentano. Minzolini grillino? E che dire, allora, di Alberto Maccari, tipico esemplare, ieri berlusconiano, oggi montiano? Più Monti di Monti. Il suo Tg1 raccoglie fremiti e sussurri del premier, si precipita a pettinarlo se scorge un capello fuori posto, "neppure Fanfani e Moro avevano ricevuto un trattamento tanto amorevole", ricordano gli storici, uno così chi lo toglie? Certo non il governo di TeleBocconi.

La vecchia Rai, la nuova Rai. Al Tg3 guardano come un padreterno un certo Gianfranco Fulgenzi, studiato come un manuale di economia politica, pensate, si è occupato di Banca d'Italia, pare sia l'unico in grado di riconoscere la Tarantola. E non è cosa da poco. Al Tg1 il giornalista economico dai tempi del tallero ovvero l'autorevole Dino Sorgonà, unico parametro in crescita di tutta l'eurozona, gira con un codazzo che neanche Nouriel Roubini. Lui conosce l'establishment della prima, seconda e terza Repubblica e dettaglio definitivo, la pochette al taschino già lo proietta prudentemente verso il futuro, pardon Italia Futura, lato Luca Cordero di Montezemolo (se mai dovesse scendere in campo). Un via vai mai visto prima anche nella stanza di Marco Franzelli del Tg1. Perché? Ma come: è il gran sacerdote delle domeniche di Formula Uno, identificato come capo dei ferraristi di Saxa Rubra, dal cavallo di viale Mazzini al cavallino rampante di Luca.

Ci si arrangia. Si arranca. Si fanno sforzi di immaginazione. Si contano i posti in consiglio d'amministrazione. Ma il manuale classico del ricollocamento è per aria. Non stanno arrivando i barbari: anche quelli della Lega poi sono stati addomesticati e nessuno ne aveva mai dubitato. Il problema è come accogliere i visitor, alieni li ha definiti Carlo Freccero, il ticket Tarantola-Gubitosi, proiezione anche psicanalitica oltre che mediatica del modello Monti. Due parole da perdere il sonno: spending review. Non solo per lo Stato ma ci manca solo che arrivi pure alla Rai.

I tagli da fare certo non mancano. Ad elencarli sembrano una litania, il patrimonio immobiliare, Palazzo Labia a Venezia, Corso Sempione a Milano, l'affitto stratosferico di Borgo Sant'Angelo a Roma, per dire alcuni, il call center in via Montesano mica come quello delle Ferrovie a Palermo, e il progetto ormai coperto di ragnatele, si parla addirittura del 1999, di una struttura all news come c'è in tutta Europa (e basta la parola a rallegrare Palazzo Chigi). Sì. La solita storia di un'unica testata che dovrebbe riunire il preistorico Televideo con la Rainews24 di Corradino Mineo, un successo non solo di numeri ma anche di sopravvivenza personale visto il budget quaresimale e i molteplici tentativi di epurazione nell'era del Cavaliere. E la sua finestra dell'alba ospita la trasmissione radio "Caterpillar". Non è mai stata una notizia da prima pagina, ma ora che tutti si sono accorti che la conduttrice è Benedetta Tobagi, consigliera di amministrazione in pectore, Mineo è considerato meglio del mago Otelma.
 Che gusti avranno mai questi visitor, ci si chiede? Si sa che Tarantola è una banchiera pia e devota. Ma non si sa che mentre impazzava la guerra dei corvi è stato il cardinal Tarcisio Bertone in persona a benedire la sua nomina come risarcimento per la defenestrazione della diletta Lorenza Lei negli ultimi tempi distante dal direttore di Rai Vaticano e dei rapporti istituzionali Marco Simeon, gran cerimoniere del segretario di Stato. Corvi o non corvi, nel limbo della politica alle anime in pena di Saxa Rubra non resta che affidarsi al Cupolone. Il direttore del Giornale Radio Antonio Preziosi ora et labora. In redazione ha dichiarato una crociata contro la parola "preservativo" molto apprezzata in Vaticano dove infatti è stato nominato consulente di un Pontificio consesso. La domenica mattina è solo dedito a curare la trasmissione "A sua immagine" gran fiore all'occhiello della Cei. Il clima celestiale non riesce ad abbracciare tutti, tanto che nei corridoi alcuni indemoniati stilano già la lista dei prossimi caduti: "Mauro Mazza? Morto. Pasquale D'Alessandro? Sepolto. Antonio Marano? Agonizzante".

Si intonano anche salmi di lode per i nuovi patroni. A RaiUno la Ammirati, Maria Pia - il suo nome un destino -anche se nel suo caso oltre che al rosario potè la sezione Ds Mazzini, guidata dal neo faro del partito Rai nella segreteria del Pd Matteo Orfini, D'Alema-boy in via di emancipazione. A Rai Cinema l'amministratore delegato Paolo Del Brocco fresco di successi internazionali potrebbe essere la guida per il prodotto, campo ignoto per un'amministrazione di tecnocrati. Al Tg2 Marcello Masi, con tutte quelle partite a tennis con Pier Ferdinando Casini ci mancherebbe, risulta al sicuro. Bianca Berlinguer e Antonio Di Bella sono già espressioni del bersanismo che avanza. Luca De Siervo, figlio dell'ex presidente della Consulta e capo della Direzione commerciale, se la passa molto bene, è lo spin doctor di Matteo Renzi: arriveranno anche le primarie Pd a viale Mazzini.

Intanto, la società civile è alle porte. Certo il povero Sergio Zavoli presidente della commissione Vigilanza avrà il suo bel daffare a visionare i 340 curriculum piombati da ogni ambiente: scatenati gli accademici, indiavolati giornalisti, sindacalisti, scienziati. I commissari sono braccati. Invidie, rivalità, autoraccomandazioni via Twitter, lobby amicali in subbuglio: le primarie della società civile, un fenomeno mai visto prima. Ci voleva l'invenzione del Pd di Bersani, l'ondata dell'anti-politica, la paura di Grillo. La solita Rai che anticipa il Paese.

Anche sul fronte opposto. Il Pdl , ancora in piedi in Parlamento, a Saxa Rubra si è gia sgretolato. Al suo posto quel che resta del partito azzurro, i seguaci di Angelino Alfano capeggiati da Francesco Giorgino in aperta tenzone con gli irriducibili ovvero i berlusconiani già tesi nell'ennesima evoluzione della specie: la nuova lista Forza Silvio, più snella, più giovane, più ubbidiente, prova tecnica per le elezioni.

La Rai come l'Italia va messa in sicurezza? L'obiettivo è quello, specificano con soddisfazione a Palazzo Chigi, ecco spiegato"il blitz che ha spiazzato tutti, un'operazione trasparenza". I tempi del cambiamento della nuova governance però possono anche allungarsi, come sperano i gattopardi di viale Mazzini. E' sicuro che Tarantola&Gubitosi si concederanno un periodo di studio prima di mettere mano. Così il partito Rai sospira e spera. E intanto l'Usigrai, potente sindacato interno, anticipa, non si sa mai, il congresso previsto per la primavera 2013 all'autunno in arrivo. E va registrato il benevolo e interessato silenzio del Cavaliere, ben lontanto dagli strepiti di Romani e Gasparri.

Tagli. Ma anche ritagli e frattaglie. E candele. La Rai è anche questo. Dai sotterranei di viale Mazzini spunta una consuetudine medievale. Il Tg1 non solo trasmette la messa di Natale e la via Crucis del papa, ma paga tutte le candele che illuminano le cerimonie. Difficilmente nella Rai della Tarantola saranno spente.

Terremoto: prot. civile, numeri dell'assistenza alla popolazione

(AGI) - Roma, 24 giu. - Tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, a oggi sono 13.281 le persone assistite grazie all'impegno del Servizio nazionale della protezione civile nei campi di accoglienza, nelle strutture al coperto (scuole, palestre e caserme, vagoni letto messi a disposizione da Ferrovie di Stato e Genio Ferrovieri) e negli alberghi che hanno offerto la loro disponibilita' grazie alla convenzione siglata con Federalberghi e Asshotel.
  In Emilia Romagna, i cittadini assistiti sono 12.793. Nello specifico, 9.315 sono ospitati nei campi tende, 1289 nelle strutture al coperto e 2.189 in strutture alberghiere.
  Nella Regione Lombardia, invece, risultano assistite 465 persone, delle quali 410 sono ospitate all'interno dei campi attivi nella provincia di Mantova e 55 hanno trovato sistemazione in una struttura al coperto.
  Nella Regione Veneto, infine, risultano assistite 23 persone, di cui 17 sono ospitati in albergo e 6 nelle strutture al coperto. Sono oltre cinquemila gli uomini e le donne facenti parte dal Sistema nazionale di Protezione civile in campo, tra volontari delle colonne mobili delle Regioni, delle Province Autonome e delle organizzazioni nazionali, operatori ed esperti della protezione civile, vigili del fuoco, personale delle forze armate e dell'ordine, e delle altre strutture operative, a cui si aggiunge tutto il personale delle strutture territoriali di protezione civile. (AGI) .
 

Biocarburanti: in Italia il primo impianto di biobenzina sostenibile

Si torna a parlare di biocarburanti, dal momento che in Italia è nato il primo impianto di biobenzina sostenibile. Si tratta di un nuovo prodotto molto interessante dal punto di vista del rispetto dell’ambiente. Infatti è una vera e propria miscela di carburante che proviene dalla lavorazione di materie vegetali, derivata dalla raffinazione del petrolio e del bioetanolo. L’impianto è stato realizzato a Crescentino ed è una novità per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, considerando che il biocarburante prodotto è derivato da colture non alimentari.

In questo modo quindi si riducono le emissioni di anidride carbonica e non si fa altro che tenere conto della tutela ambientale. Un biocarburante molto particolare, quindi, che non incide assolutamente sulle colture agronomiche alimentari.
Questo ultimo procedimento è invece necessario nel caso della produzione di biocarburanti che vengono prodotti dal mais, dalla palma, da grano e dalla soia. L’azienda che ha messo a punto l’impianto di questo particolare biocarburante è la Mossi&Ghisolfi.
Al momento l’eco-benzina in questione può essere usata solamente su auto della tipologia Flexyfuel, delle vetture che possono utilizzare diversi tipi di combustibile per funzionare. Secondo l’azienda si tratterebbe di un modo ottimo per ridurre le emissioni sulla base degli obiettivi stabiliti per il 2020.
In pratica, utilizzando anche delle percentuali basse, si potrebbe effettuare una riduzione del 10% della produzione di combustibili da fonti rinnovabili. Le soluzioni tecnologiche innovative ci permettono quindi di guardare al futuro con un po’ di ottimismo in più.
Con la certificazione obbligatoria arrivano anche i dubbi
Per i biocarburanti scatta la necessità della certificazione obbligatoria, da ottenere entro agosto, per attestare la tracciabilità del processo di produzione e il rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale. Solo in questo modo si potrà essere sicuri che non ci siano imbrogli sulla composizione dei biocarburanti e che vengano prodotti provvedendo ad un’effettiva riduzione dell’anidride carbonica. In Italia l’unico organismo accreditato per il rilascio delle certificazioni è l’Icim. Le certificazioni rilasciate sono valide anche a livello europeo.
La situazione sulle certificazioni non lascia affatto una via di scampo. Eppure alcuni studi compiuti di recente metterebbero in dubbio gli effettivi benefici ambientali che possono essere ricavati in seguito alla produzione e all’utilizzo dei biocarburanti.
In particolare viene preso in considerazione uno studio di Keith Smith e Timothy Searchinger, secondo il quale i vantaggi ambientali apportati dai biocarburanti sarebbero sovrastimati. I benefici si avrebbero solo se per produrre biocarburanti si ricorre all’uso di suoli marginali e degradati.
Un altro problema sarebbe costituito dai fertilizzanti azotati per la crescita di piante per biocarburanti. I fertilizzanti azotati contribuiscono anch’essi al peggioramento del riscaldamento globale.
Intanto per il nostro Paese il settore dei biocombustibili continua ad avare un ruolo molto importante, determinando per l’Italia il quarto posto in Europa. In ogni caso il dubbio sull’impatto ambientale dei biocarburanti resta: chi ha veramente ragione, i produttori o i responsabili delle ricerche scientifiche?
Entro il 2050 copriranno il 27% del fabbisogno dei trasporti
In materia di sviluppo dell’utilizzo dei biocarburanti, riportiamo una interessante stima compiuta dall’Agenzia Internazionale per l’Energia, che ha cercato di prevedere in che modo i biocarburanti troveranno diffusione all’interno del settore dei trasporti (via terra, mare, cielo) nel corso dei prossimi decenni, fino a giungere alla stima di lungo termine datata 2050.
Ebbene, stando alle previsioni dell’Agenzia, è presumibile che i biocarburanti possano soddisfare il 27% del fabbisogno di carburanti del settore dei trasporti entro i prossimi quarant’anni, rispetto ai soli due punti percentuali di attuale partenza.
Si tratterebbe pertanto di uno sviluppo molto intenso, che parte da una base piccola ma in grado di garantire delle ricerche tecnologiche molto dinamiche, quali appunto le analisi sui carburanti ecologici di cui più volte abbiamo parlato nelle pagine di Ecoo.
Rispetto all’attuale risparmio di petrolio, pari a 55 milioni di tonnellate, nel 2050 si potrebbe arrivare a tagliare la produzione di greggio di circa 750 milioni di tonnellate.
Tuttavia, l’Agenzia è anche pronta a spegnere i facili entusiasmi. Per perseguire gli obiettivi di cui sopra sono infatti necessari ben 13 trilioni di dollari di investimenti.

Le compravendite immobiliari tornano in negativo: -17,8%

È stata presentata ieri la nota sull'andamento del mercato immobiliare nel primo trimestre del 2012, a cura dell'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia del Territorio. Dopo la lieve ripresa del volume di compravendite immobiliari registrata negli ultimi due trimestri del 2011, nei primi tre mesi del 2012 il mercato immobiliare italiano disattende i segnali positivi e torna a mostrare elevati tassi di flessione.
Mettendo a confronto i dati dello stesso periodo del 2011, la flessione del volume di compravendite risulta, infatti, pari al -17,8%. Il calo riguarda tutti i comparti, a partire dal settore residenziale che, con 110.021 transazioni nel primo trimestre 2012 rappresenta il 45% circa dell’intero mercato immobiliare per numero di compravendite, mostra un calo degli scambi pari al -19,6%, interrompendo così la crescita rilevata negli ultimi due trimestri del 2011.
Analogo l’andamento nel settore delle pertinenze, che con 35.597 transazioni (36,1% del mercato), per la maggior parte riconducibili all’uso residenziale, dopo due trimestri di rialzo perde il 17,4%. Continua la contrazione degli scambi anche nei settori non residenziali, con il segmento del terziario (2.618 transazioni) che perde il 19,6% delle transazioni, seguito dal commerciale (6.521) con un -17,6% e, infine, diminuzioni più contenute si rilevano nel settore produttivo: -7,9% con 2.279 transazioni.
A livello territoriale, con 17.663 transazioni le compravendite di abitazioni nelle maggiori otto grandi città italiane registrano complessivamente una flessione del -17,9% rispetto al primo trimestre 2011. Si inverte, quindi, la tendenza al rialzo rilevata nel terzo e quarto trimestre del 2011 con, rispettivamente, +2,7% e +8%.
Tra le città, spiccano le forti flessioni registrate a Palermo (-26,5%), a Genova ( -21,8%), a Roma e Firenze (-21%). Molto elevati i cali anche a Bologna (-18,4%) e Torino (-18,1%) e, infine, Milano e Napoli subiscono rispettivamente una perdita del -10,7% e del -9,8%.

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I Geometri contro la soppressione dell'Agenzia del Territorio

No alla soppressione dell'Agenzia del Territorio. A ribadirlo fermamente è il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, nella persona del Presidente Fausto Savoldi, che ha difeso la funzione del Catasto rispetto alla possibilità palesata dalla bozza del decreto-sviluppo varato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 15 giugno, ovvero la soppressione dell'Agenzia del Territorio ed il conseguente accorpamento nell'Agenzia delle Entrate.
“Il nostro modello di Catasto è un fiore all'occhiello del paese” ha ribadito Savoldi. “Si tratta di una realtà determinante che assicura l'aggiornamento costante delle nostre banche dati catastali e garantisce indirizzi adeguati per ottenere una corretta inventariazione, per una equa fiscalità e per la conoscenza e la gestione del territorio”.
Il presidente ha confermato il sostegno alle misure di semplificazione messe in atto dal Governo, ma espresso forti dubbi sulla questione dell'accorpamento tra i due organismi, che avrebbero sempre avuto vocazioni e finalità differenti. “Temiamo di perdere la funzione del catasto inventariale, la qualità dei supporti tecnici e il fondamentale ruolo civilistico del catasto a favore di un'ottica orientata prevalentemente alla fiscalità”.
In particolare negli ultimi anni, Geometri e Catasto hanno sviluppato una reciproca proficua collaborazione, che ha permesso di costruire un archivio immobiliare in costante aggiornamento e di trasferire le competenze dei professionisti in una moderna rappresentazione del territorio dal punto di vista cartografico e geometrico.
Un traguardo – continua Salvoldi – raggiunto proprio “grazie a questa costante collaborazione tra mondo tecnico-professionale e Agenzia del territorio”, che ha creato un punto di equilibrio ben definito dei ruoli tecnici in materia catastale: l'Agenzia del Territorio garantisce la conservazione dei dati che i Geometri aggiornano costantemente.
Infine il Presidente ha ricordato i vari fronti su cui negli ultimi tempi Geometri e Agenzia del Territorio hanno potuto fornire sostegno alla ripresa fiscale nazionale, come la valutazione delle case fantasma e l'accatastamento dei fabbricati rurali, per i quali la legge impone una definizione puntuale entro il 30 novembre prossimo. “Inoltre quotidianamente i geometri lavorano per garantire la corrispondenza tra edificato, assentito ed accatastato, mettendo in rilievo i diritti reali corrispondenti al patrimonio immobiliare italiano''.

Pannelli prefabbricati in cls: arriva marchio di sostenibilita'

Abbinare un marchio di sostenibilità alla certificazione obbligatoria delle caratteristiche energetiche dei pannelli prefabbricati in calcestruzzo. L’idea è venuta a Icmq, istituto di certificazione attivo nel settore delle costruzioni che da tempo ha messo a punto la certificazione volontaria ‘eco’ per altre tipologie di prodotti.
Riguardo alla certificazione obbligatoria, il decreto del ministero dell’Industria e del commercio e artigianato del 02/04/98 prevede che i produttori di pannelli prefabbricati in calcestruzzo siano tenuti a certificare le caratteristiche energetiche dei propri prodotti nel caso in cui vogliano venderli o pubblicizzarli facendo riferimento alle loro proprietà di isolamento termico.
Affinché la certificazione obbligatoria consenta di ottenere il marchio di sostenibilità Icmq Eco, i produttori dovranno: possedere un controllo di produzione in fabbrica per la marcatura Ce dei pannelli prefabbricati in conformità all’Annex ZA della En 14992; eseguire un’autoverifica del rispetto della legislazione ambientale vigente, in mancanza di certificazione Uni En Iso 14001 rilasciata da un organismo accreditato, oppure di registrazione Emas.
Lo schema Icmq Eco prevede anche l’attestazione di una serie di caratteristiche che contribuiscono a ottenere alcuni dei crediti necessari per la certificazione Leed o Itaca degli immobili in cui i pannelli sono impiegati. I requisiti in questione vanno dal contenuto di materiale riciclato - obbligatorio nel caso in cui venga dichiarato dal produttore - all’assenza di sostanze pericolose, di radioattività, di composti organici volatili, fino al potere fonoisolante. Come in tutti gli altri schemi Icmq Eco, la convalida dell’Epd (la dichiarazione ambientale di prodotto), permette di ottenere un livello superiore di certificazione.

Atti immobiliari: e' disponibile il nuovo software Unimod

Sul sito dell’Agenzia del Territorio è disponibile la nuova versione (4.2) del software Unimod con il relativo manuale per l'utente. A differenza delle versioni precedenti, destinate solo a utenti che curano per via telematica gli adempimenti della registrazione, trascrizione/iscrizione/annotazione e voltura degli atti immobiliari, quest'ultima può essere utilizzata anche solo per la compilazione delle note di trascrizione e di iscrizione e delle domande di voltura da presentare presso gli uffici su supporto informatico.
È possibile infatti scaricare tre versioni del nuovo software: completa per professionista, che consente di predisporre un file per l'esecuzione degli adempimenti telematici di registrazione, trascrizione/iscrizione/annotazione, voltura da nota di trascrizione e voltura tavolare degli atti immobiliari; semplificata per utente telematico, che consente di predisporre un file per l’esecuzione telematica degli adempimenti di trascrizione/iscrizione/annotazione e voltura da nota di trascrizione degli atti immobiliari; semplificata per ufficio e utente non telematico, che consente di predisporre un file da presentare su supporto informatico agli uffici dell'Agenzia per l’esecuzione degli adempimenti di trascrizione/iscrizione/annotazione e voltura da nota di trascrizione degli atti immobiliari.
Nella versione semplificata per ufficio e utente non telematico il software può essere utilizzato, in alternativa al software Nota, per la predisposizione delle note di trascrizione e di iscrizione e delle domande di annotazione. L’AdT segnala comunque che il software Nota, del quale non sarà più curato l’aggiornamento, sarà presto definitivamente sostituito da Unimod.

Detrazione del 36% e dichiarazione Ici: l'Agenzia delle entrate chiarisce

Con la circolare del 19 giugno scorso, l’Agenzia delle entrate ha fornito alcuni chiarimenti riguardo a varie problematiche fiscali. Fra i temi della circolare n. 25/E di particolare interesse per il settore immobiliare e edilizio, vi è quello della detrazione del 36% sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio, connesso con le dichiarazioni Ici.
Dalla nota pubblicata dall’agenzia si apprende che continuano ad avere validità le disposizioni contenute nel Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2011 per il controllo sulla spettanza della detrazione del 36%. I contribuenti sono dunque ancora tenuti a conservare ed esibire, a richiesta degli Uffici, le ricevute di pagamento dell’Ici se dovuta.
Il soggetto tenuto al pagamento dell’Ici può non coincidere con il soggetto che usufruisce della detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio. Per questo, sarà controllato il pagamento Ici solo nel caso in cui il soggetto che usufruisce della detrazione sia anche tenuto al versamento dell’imposta.
Per quanto concerne il trasferimento della detrazione non utilizzata restano confermati non solo l’ambito, soggettivo e oggettivo, di applicazione delle disposizioni relative alla detrazione stessa, ma anche le condizioni di spettanza del beneficio fiscale.
In caso di vendita dell’immobile oggetto degli interventi di ristrutturazione edilizia, “la detrazione non utilizzata in tutto o in parte è trasferita per i rimanenti periodi di imposta, salvo diverso accordo delle parti, all’acquirente persona fisica dell’unità immobiliare”.
L’Agenzia ricorda che si è precisato che l’espressione “vendita”si riferisce a tutte le ipotesi di cessione dell’immobile, anche a titolo gratuito.
Pertanto, in caso di cessione a titolo gratuito (ad esempio, la donazione), le parti potranno stabilire che la detrazione permanga in capo al donante.
Lo stesso vale anche in caso di permuta poiché, “le norme stabilite per la vendita si applicano anche alla permuta, in quanto siano con questa compatibili”.
Infine, rispetto al trasferimento del bonus, se l’unico proprietario trasferisce ad un altro soggetto una quota di proprietà dell’immobile “la residua detrazione Irpef spettante in materia di ristrutturazioni del patrimonio edilizio, si trasmette alla parte acquirente non solo in ipotesi di cessione dell’intero immobile, ma altresì qualora, per effetto della cessione pro-quota, la parte acquirente diventa proprietaria esclusiva dell’immobile”.
Le nuove disposizioni sul trasferimento della detrazione saranno applicate dunque solo se, per effetto della cessione pro-quota, il diritto di proprietà si consolida per l’acquirente che diventa proprietario esclusivo dell’immobile, per esempio comproprietario per metà che acquista l’altra metà. In caso contrario, la detrazione delle quote residue permane in capo al cedente.
Di seguito la circolare n.25/E del 19 giugno 2012 completa.

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martedì 26 giugno 2012

Lo stipendio d'oro di Lissner e i conti a rischio della Scala

Sussurri e mugugni nei corridoi di via Filodrammatici, telefonate dai numeri interni, incontri riservati nell’ufficio dell’uno o dell’altro: alla prima linea dei manager della Scala la manovra di autoriduzione degli stipendi annunciata in pompa magna dal sovrintendente Stephane Lissner (per sé e per gli altri 11 top manager del teatro) e celebrata con una trionfale conferenza stampa, proprio non è andata giù. Non tanto per quel 10 per cento di decurtazione degli emolumenti che – in una congiuntura mefitica come questa e in un momento particolarmente difficile per il teatro – ci si può anche accollare. Quanto perché chi quella manovra l’ha voluta e presentata come un grande gesto di responsabilità, intestandosene il merito, è, nella sostanza, l’unico tra i dirigenti della Scala che, nel 2012 e nei parecchi anni a venire che si è assicurato blindando il proprio contratto fino al 2017, guadagnerà più che nei precedenti.

Vediamo. La retribuzione di Stephane Lissner, si è detto, supera abbondantemente il milione di euro (costo aziendale tutto compreso), il che di per sé colloca il sovrintendente e direttore artistico del teatro milanese nella fascia dei più pagati al mondo tra i manager dei grandi teatri. Nulla a che vedere con la sobrietà milanese di questi tempi. Alla
Scala (e anche in Comune) nessuno ha capito come il presidente della Fondazione, il sindaco Giuliano Pisapia, che ha imposto a se stesso, ai suoi assessori e ai dirigenti del Comune e delle società controllate una ferrea linea di austerità, abbia potuto avallare senza batter ciglio il nuovo contratto di Lissner. Che prevede una retribuzione fissa di 449mila euro e spiccioli. Su questa parte, e solo su questa, si applica l’autoriduzione del 10%, che dunque ammonta a circa 45mila euro.

Ma alla retribuzione fissa si aggiungono una parte variabile (al raggiungimento di obiettivi prefissati ma sicuramente a portata di mano) di circa 155mila euro; il costo del lussuoso appartamento di piazza del Carmine (85mila euro all’anno), il Tfr, la quota Inps e altri oneri a carico dell’azienda per una somma che si avvicina a 200mila euro. Il totale, a questo punto, fa già oltre 880mila euro. Cui si sommano ancora il costo (oltre 70mila euro) dell’ammiraglia con autista a disposizione di Lissner, la carta di credito e le spese di rappresentanza che nessuno – neppure tra i consiglieri di amministrazione – è ancora riuscito a quantificare con esattezza.

Ma è sull’ultima voce che il sovrintendente – con l’aiuto del superconsulente Pietro Ichino, intervenuto nell’ultimo cda per difendere l’operazione – ha confezionato un piccolo capolavoro: un “premio di fine lavoro” di 300mila euro, che Lissner incasserà nel 2017, a fine contratto. Un premio che spunta improvvisamente nel nuovo contratto e che copre, nella sostanza, la quota che il massimo dirigente del teatro deve versare all’Inps a saldo di un contenzioso degli anni passati (alla Scala tocca la fetta più grande, circa 900mila euro). Il costo del premio viene spalmato dall’azienda Scala sugli anni residui del contratto di Lissner, e il carico per il 2012 ammonta a circa 80mila euro. Dunque, sotto il profilo contabile (e anche nella sostanza, quando a fine contratto Lissner incasserà il premio) la retribuzione 2012 del sovrintendente si decurta dei 45mila euro corrispondenti al taglio del 10 per cento della parte fissa, ma si aumenta degli 80mila euro del premio.

Oltre 1 milione di euro. Il direttore generale del Comune di Milano (16mila dipendenti), Davide Corritore, ne guadagna un quinto, cioè 210mila all’anno. Il predecessore di Lissner, Carlo Fontana, percepiva una retribuzione che equivale a una frazione dell’attuale stipendio di Lissner, che però alla carica di sovrintendente somma anche quella di direttore artistico. È uno stipendio in linea con i valori di mercato? Il consiglio di amministrazione della Scala, appena rinnovato tra le polemiche (a causa delle scelte discutibili del ministro della Cultura, che ha nominato l’imprenditrice Margherita Zambon e un giovane funzionario amministrativo dell’Università Cattolica, Alessandro Tuzzi) evidentemente ritiene di sì. Nel corso dell’ultima seduta, alcuni consiglieri hanno storto il naso di fronte al vero e proprio blitz attraverso il quale il vicepresidente Ermolli e Lissner hanno riscritto e blindato fino al 2017 il contratto del sovrintendente. Salvo poi votare a favore, con l’unica eccezione del rappresentante della Regione Fiorenzo Tagliabue.

Eppure, sotto il profilo della gestione, il Teatro alla Scala è in un momento tutt’altro che felice, e non solo a causa della congiuntura. Come ha evidenziato il lavoro comune tra cda e la società di consulenza McKinsey, che nella primavera scorsa ha consegnato un rapporto dettagliato (le cui conclusioni i vertici del teatro non hanno mai reso pubbliche) la macchina operativa non funziona come dovrebbe, i costi del personale sono sensibilmente più alti rispetto ad altri teatri di dimensioni comparabili e, sul fronte delle entrate, le potenzialità della Scala sono nettamente superiori a ciò che il management è riuscito a concretizzare in questi anni.

A fronte di questa situazione, le stime per i prossimi tre anni ipotizzano un disavanzo cumulato di circa 30 milioni di euro e la sostanziale inattuabilità del programma di investimenti, che andrà dunque fortemente ridimensionato (da un massimo di 50 a circa 17 milioni). Insomma, nello scenario peggiore – ma tutt’altro che improbabile – di contestuale flessione dei contributi pubblici e privati, il management della Scala dovrebbe intervenire drasticamente sugli organici, sui livelli retributivi e sulla produzione di spettacoli. La McKinsey ha ipotizzato un piano di interventi immediati suddiviso in diversi progetti, da affidare direttamente nelle mani di Lissner, con il supporto di Ermolli. Se il management, tradizionalmente parco di informazioni sull’andamento del teatro, sia al lavoro su questi progetti, allo stato non è dato sapere.

Stipendi d’oro all’Asp, condannato l’ex presidente D’Ubaldo

Il senatore del Pd Lucio D’Ubaldo, è stato condannato dalla sezione giurisdizionale della Corte dei conti del Lazio a restituire all’Asp 170 mila per avere approvato un contratto fuori dai parametri stabiliti dalla legge quando era alla guida di Lazio Sanità. L’accordo era stato firmato nell’aprile 2006 per Claudio Clini, appena nominato direttore generale dell’Agenzia pubblica della Regione. Una firma da 193mila euro all’anno, più un premio pari al 20% dello stipendio. Cifre e addizioni che sono costate a D’Ubaldo, oggi vicepresidente della Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, una condanna “salata”.
Il senatore Pd però si difende: “Ho agito in assoluta buona fede e onorando le procedure di legge. Il rapporto di lavoro del direttore generale era passato al vaglio di tutti gli uffici dell’Asp e della Regione. Se era davvero fuori norma, perché nessuno me l’ha detto? E per quale ragione, fatte le verifiche amministrative, avrei dovuto negare la firma sul contratto? In ogni caso, la Corte dei Conti ha escluso il dolo. La mia onestà è fuori discussione”.

SOS Monti: vengono prima i terremotati!

E' una vergogna: nonostante la promessa di trasferire i loro contributi pubblici alle vittime del terremoto, i partiti se li intascheranno tutti il 1° luglio! Solo Monti può accendere i riflettori su questo scandalo e garantire che l'aiuto concreto vada a quelli che ne hanno più bisogno, ma solo se oggi saremo in tanti ad appellarci a lui.

I partiti hanno promesso di destinare i 91 milioni di euro della prossima tranche di finanziamento pubblico alla ricostruzione in Emilia e a L'Aquila, ma per far sì che questi fondi vadano alle vittime del terremoto devono adottare una legge entro il 1° luglio, giorno in cui riceveranno i soldi. I partiti però hanno deliberatamente perso tempo in Parlamento così da affossare la legge e intascarsi i milioni di euro. Alcuni senatori si sono rivolti a Monti per chiedere di adottare una legge d'emergenza per fermare questa presa in giro, e un appello accorato da tutti gli italiani potrebbe convincerlo a farlo.

Monti deve sentirci forte e chiaro prima della scadenza fra un paio di giorni. Aggiungi il tuo nome per chiedergli di dirottare i 91 milioni di euro alle vittime del terremoto, e la senatrice Poretti leggerà la nostra petizione in Parlamento non appena raggiungeremo le 40.000 firme. Firma la petizione e dillo a tutti!

http://www.avaaz.org/it/italy_monti_party_money_to_earthquake/?boKzBcb&v=15505

I membri italiani di Avaaz hanno combattuto duramente per tagliare il finanziamento pubblico ai partiti e per dirottare il conseguente risparmio alle vittime del terremoto, inviando oltre 60.000 messaggi ai leader di partito e sottoscrivendo una petizione forte di 120.000 firme, ripresa dai giornali e appoggiata da politici come Antonio Di Pietro. Nonostante questa ondata di sostegno per le popolazioni terremotate, i partiti stanno facendo di tutto per non mollare i soldi che avevano promesso solo qualche settimana fa.

I partiti negli anni hanno ricevuto una quantità esagerata di finanziamento pubblico, ma la Camera dei deputati ha approvato solo tagli modesti che comprendono i 91 milioni di euro da dirottare alle aree terremotate. Il 1° luglio i partiti riceveranno l'ultima tranche dei rimborsi elettorali del 2008 e i 91 milioni di euro vengono proprio da quel fondo. Ma il Senato ha perso tempo così da superare la scadenza e permettere ai partiti d'intascarsi i soldi destinati alle vittime del terremoto. Alcuni parlamentari hanno chiesto a Monti, che è l'unico che può adottare una legge d'emergenza in Consiglio dei ministri, di fermare questa avidità senza cuore.

Insieme possiamo costringere i partiti a rispettare le loro promesse e dare così l'aiuto necessario alle vittime del terremoto per la ricostruzione. Firma l'appello urgente a Monti e dillo a tutti:

http://www.avaaz.org/it/italy_monti_party_money_to_earthquake/?boKzBcb&v=15505

La comunità di Avaaz in Italia ha combattuto giorno dopo giorno contro la corruzione e per la responsabilità in politica. Uniamoci oggi per ripulire il nostro sistema e garantire che migliaia di famiglie sofferenti ricevano l'aiuto necessario per ricostruire le loro vite.

Con speranza e determinazione,

Stephanie, Giulia, Luca, Ian, Luis, Alice, Ricken, Pascal e tutto il team di Avaaz


Più informazioni

Rimborsi dei partiti ai terremotati: legge a rischio (Ansa)
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2012/06/21/Rimborsi-partiti-terremotati-legge-rischio_7075721.html

La petizione di Avaaz: i soldi dei partiti devono andare ai terremotati (Il Fatto quotidiano)
hhttp://www.flickr.com/photos/avaaz/7439490634/in/photostream

Antonio Di Pietro: "Ho sottoscritto la petizione di Avaaz. Faremo l'impossibile perché quella proposta sia discussa in Parlamento" (blog di Antonio Di Pietro)
http://www.antoniodipietro.it/2012/06/i-nostri-fatti-sono-chiari

Finanziamento pubblico ai partiti, senatori Radicali: senza decreto, tra 4 giorni tutto ai partiti e niente ai terremotati! (blog di Donatella Poretti)
http://blog.donatellaporetti.it/?p=3011


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domenica 24 giugno 2012

BitDefender 10 Free Edition free antivirus




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