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sabato 30 giugno 2012

1 milione per vietare la tratta dei leoni

Centinaia di leoni sudafricani vengono massacrati ogni anno per realizzare fantomatiche pozioni per aumentare la virilità. Ma possiamo fermare questa crudele compravendita colpendo il governo nel suo punto più vulnerabile: l'industria del turismo.

La messa al bando globale delle ossa di tigre ha avuto l'effetto di spingere i trafficanti su un nuovo obiettivo: il leone. I leoni vengono allevati in condizioni atroci in Sudafrica per la "caccia in scatola", dove turisti pieni di soldi pagano migliaia di dollari per poter sparare ai leoni nei recinti. Ora gli esperti dicono che le ossa di leone che provengono da queste fattorie della caccia sono venduti ad alchimisti di "medicine" farlocche in Asia che realizzano profitti da record. Questo commercio sta aumentando esponenzialmente e gli esperti temono che non appena i prezzi aumenteranno, anche i leoni selvatici (ne sono rimasti solo 20.000 in tutta l'Africa) saranno attaccati dai bracconieri.

Se riusciremo a mostrare al Presidente Zuma che questa tratta brutale danneggia l'immagine del Sudafrica come meta turistica, potremo mettere al bando e punire la compravendita di ossa di leone. Avaaz pubblicherà pubblicità durissime negli aereoporti, sui siti web e sulle riviste turistiche, ma ora abbiamo urgente bisogno di 1 milione di firme per dare forza al nostro messaggio. Firma sotto per fare massa critica velocemente:

https://secure.avaaz.org/it/stop_lion_slaughter_for_sex_aides_d/?boKzBcb&v=15626

"Il vino di ossa di tigre" e altri rimedi che derivano dalle tigri sono stati messi al bando dopo un'indignazione di massa in tutto il mondo: ora i trafficanti hanno spostato la loro attenzione sulle ossa di leone utilizzate per creare ogni tipo di rimedio improbabile. Gli esperti ritengono che se il governo non agirà immediatamente, i leoni potrebbero essere i prossimi, dopo le tigri e i rinoceronti, a rischiare l'estinzione.

C'è però una soluzione: mettere al bando e punire la compravendita di ossa e organi che provengono dai leoni. Oggi il Sudafrica è il maggiore esportatore di trofei, ossa e organi di leone: è anche il solo paese africano che alleva un gran numero di leoni destinati esclusivamente a questo commercio. Ma se riusciremo a mostrare che permettere questa tratta oltraggiosa può avere ripercussioni sull'industria del turismo e far fuggire i visitatori, il Presidente Zuma potrebbe essere costretto ad agire.

Diamo il via a un tonante ruggito globale per i leoni. Avaaz mostrerà la crudelità della tratta di ossa di leone con impietose pubblicità - firma ora:

https://secure.avaaz.org/it/stop_lion_slaughter_for_sex_aides_d/?boKzBcb&v=15626

I membri di Avaaz in tutto il mondo si sono uniti per chiedere la protezione dei rinoceronti, per salvare le api da pesticidi velenosissimi e per ottenere una grande riserva marina nelle Isole Chagos e in Australia per salvaguardare le specie marine in pericolo. Uniamoci ancora una volta e lottiamo per i leoni in Africa.

Con speranza e determinazione,

Jamie, Alex, Antonia, Mia, Alice, Ricken, Luca, Emily e tutto il team di Avaaz

Ulteriori informazioni:

Leoni e tigri a rischio estinzione, scomparsi tra 15 anni (La Repubblica)
http://www.repubblica.it/scienze/2011/11/01/news/leoni_estinzione-24215299/?ref=HRERO-2

Un appello per chiudere la “caccia grossa” in Sud Africa (Tutela Fauna)
http://www.tutelafauna.it/News/Caccia/Un_Appello_Per_Chiudere_La_Caccia_Grossa_In_Sud_Africa.kl

La tratta di ossa di leone alimenta il business dell'allevamento in Africa (Al Jazeera) [EN]
http://allafrica.com/view/resource/main/main/id/00040108.html

Il Sudafrica continua a supportare la tratta delle ossa di leone (LionAid) [EN]
http://www.lionaid.org/blog/2012/06/south-africa-continues-to-support-the-lion-bone-trade.htm


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