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venerdì 22 giugno 2012

Agibilita' post-sismica: proseguono i sopralluoghi dei tecnici

Proseguono i sopralluoghi di valutazione dell'agibilità post-sismica svolti, con la scheda Aedes, da squadre di rilevatori in edifici pubblici e privati nell'area colpita dal terremoto.
In Emilia le strutture controllate sono al momento 4.959 e, di queste, 1.918 sono state classificate agibili, 849 temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, 283 parzialmente inagibili, 79 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, 1.610 inagibili e 220 inagibili per rischio esterno.
In Lombardia, invece, le strutture già controllate sono 413 e, di queste, 119 sono state classificate agibili, 82 temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, 36 parzialmente inagibili, 14 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, 142 inagibili e 20 inagibili per rischio esterno.
In totale, dunque, nelle due regioni sono stati verificati 5.372 edifici; di questi circa il 38% sono stati classificati agibili, il 17% temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, il 6% parzialmente inagibili, il 2% temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, il 32% inagibili e il 5% inagibili per rischio esterno. I sopralluoghi - spiega il Dipartimento della Protezione civile in una nota - vengono effettuati da squadre di tecnici del Sistema di Protezione Civile Nazionale, prevalentemente appartenenti al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, alle Regioni, agli Enti locali, alle Università dell'Emilia Romagna e agli Atenei che operano nell'ambito della rete di laboratori di ingegneria sismica (ReLUIS). Sono inoltre impegnati nelle valutazioni di agibilità i professionisti formati con corsi specifici secondo precedenti protocolli d'intesa siglati con i consigli nazionali di geometri, architetti e ingegneri. Le squadre, ciascuna composta da almeno due tecnici, hanno iniziato le prime verifiche già dallo scorso 20 maggio.
È importante ricordare - sottolinea la nota del Dipartimento - che la valutazione di agibilità in emergenza post-sismica è una valutazione temporanea e speditiva, vale a dire formulata sulla base di un giudizio esperto e condotta in tempi limitati, in base alla semplice analisi visiva e alla raccolta di informazioni facilmente accessibili, volta a stabilire se, in presenza di una crisi sismica in atto, i cittadini possano utilizzare gli edifici colpiti dal terremoto restando ragionevolmente protetti dal rischio di gravi danni. Per questo motivo la verifica di agibilità non mira a salvaguardare la costruzione da ulteriori danni, ma la vita degli occupanti.
Il giudizio di agibilità post-sismica riportato in fase di emergenza nella scheda Aedes, pertanto, è cosa diversa dalla certificazione di agibilità – ricorda la Protezione Civile - che, in ordinario, usualmente accompagna la costruzione o la modifica delle condizioni d'uso di un edificio. Analogamente, l'agibilità post-terremoto non va confusa con le diverse certificazioni disposte, in ordinario, dalla normativa vigente di settore: gli obblighi posti dal Decreto legge 81/2008 sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, la verifica sismica obbligatoria per gli edifici e le opere strategiche per finalità di protezione civile o suscettibili di conseguenze rilevanti in caso di collasso, prevista dall'ordinanza 3274/03 e, infine la "verifica di sicurezza" prevista dalle Norme Tecniche per le costruzioni.

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