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martedì 31 luglio 2012

Imu e case in affitto: maxi-aumenti per il saldo di dicembre

Le tabelle riportate sotto illustrano – in valori assoluti e in percentuale – le differenze di imposta da versare in occasione del saldo di dicembre rispetto all’acconto di giugno per immobili concessi in locazione, con contratto “libero” e con contratto “concordato”, situati nei capoluoghi di Regione.
Nei casi in cui i Comuni hanno deliberato aliquote più elevate rispetto a quella base, i locatori dovranno pagare al momento del saldo una somma più alta, con aumenti anche dell’80% circa, rispetto a quella versata in sede di acconto.
Trattandosi di confronti esclusivamente fra acconto e saldo Imu, essi non considerano l’aumento che si determina rispetto all’Ici in tutti i Comuni per effetto, oltre che dell’incremento delle aliquote, dell’aumento del 60% della base imponibile, dovuto alla variazione del moltiplicatore da applicare alla rendita catastale per tutte le abitazioni soggette a Imu.
L’indagine di Confedilizia descrive una situazione in molti casi insostenibile, dalle possibili gravi conseguenze sociali nel campo locativo, con i proprietari potrebbero trovarsi costretti ad abbandonare l’istituto della locazione per mettere in vendita sul mercato il proprio immobile come libero.
Confedilizia ritiene che occorra uno sforzo congiunto di Stato e Comuni: da un lato, ripensando con urgenza l’Imu sperimentale 2012 per ritornare, quanto agli immobili locati, alla previsione dell’Imu ordinaria (d.lgs. 23/11) e, dall’altro lato, per affrontare con immediatezza certe delibere comunali.
O.O.

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