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mercoledì 30 maggio 2012

Debiti tra Pa e imprese: il Governo vara 4 decreti

Il Governo ha presentato martedì sera il pacchetto di iniziative per disciplinare i rapporti di credito e debito tra Pubblica amministrazione e imprese fornitrici, con l’obiettivo di rimborsare entro il 2012 tra i 20 e i 30 miliardi di euro di crediti vantati dalle imprese verso la Pa.
Nello specifico si tratta di quattro decreti ministeriali concordati con associazioni di banche e imprese che, benché non facciano pervenire alle imprese moneta sonante, dovrebbero agevolare il ricorso al sistema bancario per avere finanziamenti o compensare i debiti con l'erario iscritti al ruolo al 30 aprile.
In particolare, due “decreti certificazione” attuano l’obbligo per tutti gli enti della pubblica amministrazione di certificare gli eventuali crediti vantati dalle imprese, per somministrazioni, forniture e appalti. La certificazione si ottiene mandando un modulo standard all’ente debitore, scaricabile da internet e compilabile anche online.
L’ente ha 60 giorni di tempo per rispondere, riconoscendo il debito oppure argomentandone l’inesigibilità totale o parziale. Se non risponde in tempo, viene nominato un “commissario ad acta” che nei successivi 60 giorni risponderà al debitore.
Con questa certificazione, il fornitore potrà: compensare il suo credito nei confronti di regioni e enti locali con debiti iscritti a ruolo alla data del 30 aprile 2012 per tributi erariali, regionali e locali nonché per contributi assistenziali e previdenziali e per premi per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali.
Oppure può ottenere un’anticipazione bancaria a fronte del credito certificato. L’anticipazione può essere assistita da una garanzia fino al 70% da parte del Fondo Centrale di Garanzia (elevabile fino all’80% in caso di apporto di risorse da parte delle Regioni) e un importo massimo garantibile per singola impresa pari a 2,5 milioni di euro che è il massimo consentito per legge. Infine il fornitore può fare una cessione, pro soluto o pro solvendo presso intermediari finanziari riconosciuti.
In un’ottica di ulteriore semplificazione, il Governo ha previsto anche, attraverso la controllata Consip, di predisporre una piattaforma elettronica per fa incontrare fornitori e debitori. La certificazione elettronica permetterà di evitare gli obblighi di redazione di atto pubblico e di notificazione nel caso di cessione del credito, risparmiando tempo e soldi.

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