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domenica 29 aprile 2012

Certificazione energetica: Italia deferita alla Corte UE

Lo ha annunciato ieri la Commissione spiegando che la normativa italiana non è conforme alle disposizioni relative agli attestati di rendimento energetico e che le autorità italiane non hanno ancora comunicato le misure di attuazione relative alle ispezioni dei sistemi di condizionamento d’aria.

La direttiva - ricorda la Commissione in una nota - prevede che, in fase di costruzione, compravendita o locazione di un edificio, l’attestato di certificazione energetica sia messo a disposizione del proprietario o che questi lo metta a disposizione del futuro acquirente o locatario. Tali attestati e le relative ispezioni devono essere rispettivamente compilati ed eseguite da esperti qualificati e/o accreditati.

Attualmente - prosegue il comunicato - la direttiva italiana non prevede questo requisito per tutti gli edifici e comprende deroghe all’obbligo di certificazione da parte di un esperto che non sono previste nella direttiva.

Per quanto riguarda i sistemi di condizionamento d'aria, la direttiva prevede ispezioni periodiche che contemplino una valutazione dell'efficienza del sistema e del suo dimensionamento, corredata da raccomandazioni in merito ai possibili miglioramenti. Le autorità italiane finora non hanno notificato alcuna misura attuativa di questa disposizione.

Il procedimento di infrazione nei confronti dell'Italia per recepimento incompleto e non corretto della direttiva è stato avviato nel 2006. Nonostante diverse lettere di costituzione in mora e pareri motivati inviati alle autorità italiane, la normativa continua a non essere conforme alla direttiva.

Ricordiamo che la direttiva 2002/91/CE è stata recepita in Italia dal Dlgs 192/2005, modificato dal Dlgs 311/2006, dal Dpr 59/2009 e dalle Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici (DM 26/06/2009). Manca l’ultimo decreto attuativo, concernente i requisiti dei certificatori.

È quindi incompleto e non pienamente conforme il recepimento da parte dell’Italia di una direttiva, la 2002/91/CE, che è stata già superata dalla nuova Direttiva 2010/31/UE che introduce gli edifici a energia quasi zero, tema di grande attualità al centro del Tour di convegni di Edilportale.

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