CERCASI SPONSOR E DONAZIONI --- CERCASI SPONSOR E DONAZIONI --- CERCASI SPONSOR E DONAZIONI

lunedì 23 aprile 2012

Quinto Conto Energia, Clini: “Saranno rimodulate le sovvenzioni statali”

Sul quinto Conto Energia non si fermano le critiche. E il ministro Clini ha cercato di sedare le polemiche da parte delle associazioni ambientaliste con delle nuove dichiarazioni che difendono le decisioni prese relativamente agli incentivi per il fotovoltaico. Chi parla di tagli agli incentivi infatti, secondo il ministro, non ha proprio ragione, dal momento che il provvedimento per il fotovoltaico prevede in realtà una rimodulazione delle sovvenzioni statali, e non un taglio dei soldi a disposizione dedicati alla produzione dell’energia pulita.

In particolare, secondo quanto detto dal ministro dell’Ambiente Clini, “Il decreto del 2011 prevedeva che quando il livello degli incentivi fosse arrivato a 6 miliardi, il profilo andava rimodulato tenendo conto della dimensione degli incentivi perché il tetto massimo è di 7 miliardi all’anno. Quindi, abbiamo ancora 1,3 miliardi che dobbiamo utilizzare al meglio“.
Non ci sarebbe stato quindi un cambiamento nelle intenzioni da parte del Governo, ma una vera e propria rimodulazione delle risorse disponibili. Secondo Clini la decisione da parte delle autorità è stata quella di concentrarsi sul “fotovoltaico di piccola taglia, destinato all’edilizia e alle attività industriali“.
Clini risponde anche alle polemiche relative alle pratiche avviate nell’ambito del quarto Conto Energia e non ancora concluse. Il ministro ha spiegato che c’è la garanzia che “gli investimenti già avviati possano essere continuati“. Non dovrebbero quindi esserci problemi in questo senso. Per la protesta il ministro dice che “il rumore è molto più alto del contenuto“.
Si scatena la protesta contro i tagli al fotovoltaico
A cura di Gianluca Rini
Il quinto Conto Energia suscita le proteste da parte delle associazioni che operano nel campo delle fonti rinnovabili. Il taglio degli incentivi infatti non ha soddisfatto le aspettative del settore. Anie/Gifi ha chiesto che vengano modificati alcuni elementi del decreto. L’associazione ha chiesto dei provvedimenti che risponderebbero agli interessi collettivi. Intanto è stata organizzata una protesta a Roma in piazza Montecitorio, specialmente per tutelare il settore del fotovoltaico, che a detta dello stesso ministro Clini, è in grado di coprire il 35% dei consumi energetici dell’Italia.
Gli imprenditori che si occupano delle rinnovabili non sono disposti a scendere a patti con il Governo, soprattutto per due punti in particolare. Il primo è rappresentato dai sette miliardi di euro all’anno che erano già previsti per il quarto Conto Energia.
Il secondo punto è costituito dall’incremento della soglia minima di potenza, per poter accedere al registro del Gestore dei Servizi Energetici. L’unico elemento per cui è stato apprezzato l’intervento di Corrado Clini è il fatto di aver espresso in maniera chiara alcune dichiarazioni.
A questo proposito l’associazione Anie/Gifi ha affermato: “Ringraziamo il ministro per aver fatto chiarezza, una volta per tutte, puntualizzando che le rinnovabili diminuiscono in modo significativo il prezzo dell’energia elettrica (il 15 aprile è sceso a 35€/MWh contro i 72€/MWh) e ad aver sottolineato come sono il settore che nonostante la crisi ha conosciuto una crescita importante degli investimenti in ricerca e sviluppo“.
In ogni caso la protesta si farà sentire forte, se non vengono apportate le modifiche richieste.
Clini: “Occorre cambiare le regole”
A cura di Gianluca Rini
Sul quinto Conto Energia si sono fatte sentire le reazioni delle diverse associazioni ambientaliste, le quali hanno criticato l’operato del governo, che ha ridotto gli incentivi, non favorendo lo sviluppo di un settore che ha molte potenzialità. Nello specifico sulla questione è intervenuto il Presidente di Anie/Gifi Valerio Natalizia, il quale non ha esitato a definire il quinto Conto Energia un “provvedimento miope“, perché è destinato a fermare lo sviluppo del ricorso al fotovoltaico. Un danno anche per l’economia, perché si mettono in crisi numerosi posti di lavoro.
Valerio Natalizia ha spiegato: “Il fotovoltaico è un un’enorme opportunità da cogliere senza esitazioni. Il Governo, con il decreto firmato ieri, invece di disinibire lo sviluppo sostenibile del settore ha posto le basi per il rapido dissolvimento della filiera nazionale. In questo modo si vanificano gli investimenti fatti ed i 6 miliardi di spesa annui già impegnati per i prossimi 20 anni“.
Il ministro dell’Ambiente Clini ha fatto notare come invece si vuole cambiare rotta rispetto al passato, favorendo soprattutto lo sviluppo di nuove tecnologie prodotte in Italia e destinata ad essere utilizzare nel settore delle fonti rinnovabili.
In particolare Clini ha fatto notare: “La preoccupazione più importante è stata la salvaguardia dei posti di lavoro, per questo lo schema presentato ieri cerca di orientare gli incentivi verso tecnologie che possano essere prodotte e sviluppate in Italia e sostenere così una filiera produttiva molto importante“.
Inoltre il ministro ha spiegato che c’è l’intenzione di creare una vera competizione tra fonti rinnovabili e sistemi energetici tradizionali.
Quinto Conto Energia in vigore da luglio, tutte le novità
A cura di Gianluca Rini
Con l’approvazione degli schemi per i decreti ministeriali relativi alle nuove norme per l’incentivazione delle energie rinnovabili si torna a parlare del quinto Conto Energia, relativamente alle nuove regole che riguardano gli incentivi per il fotovoltaico. Il nuovo provvedimento dedicato agli incentivi per l’energia solare entrerà in vigore pienamente a partire dal primo luglio 2012, a meno che non si raggiunga successivamente il limite di 6 miliardi di spesa. Le nuove regole prevedono delle ben precisate caratteristiche degli impianti.
Si parla infatti di una differenza di accesso agli incentivi per quanto riguarda gli impianti superiori ai 12 Kw e quelli inferiori a questo limite. Per gli impianti fotovoltaici che hanno una potenza inferiore ai 12 Kw potranno accedere agli incentivi in modo libero dopo l’avvio del provvedimento.
Gli impianti solari superiori a 12 Kw potranno avere a disposizione gli ecoincentivi solo dopo la necessaria iscrizione nei registri del Gse per quanto riguarda i limiti di quantità di potenza nel corso di un anno. La spesa annuale per gli incentivi per il fotovoltaico sarà aumentata di 500 milioni, arrivando alla cifra di 6,5 miliardi.
Per quanto riguarda i prossimi anni, a partire dal 2013 gli incentivi per il fotovoltaico aumenteranno, ma non della somma prevista fino a questo momento. Non saliranno infatti di sei miliardi di euro, ma di tre miliardi di euro.
Saranno garantiti gli incentivi di nove miliardi all’anno al 2020, con un aumento annuo di tre miliardi di euro, una cifra comunque inferiore a quella prevista inizialmente dalla normativa attuale.
I vertici Enel: “Occorre un piano energetico nazionale adeguato”
Ad esprimesi sul quinto Conto Energia sono stati anche i vertici di Enel, i quali sono convinti che vanno apportate delle modifiche sul sistema di incentivi alle fonti rinnovabili. Nonostante il ministro dell’ambiente Clini abbia rassicurato gli operatori del settore, rimane l’ostacolo rappresentato dal ministro dello sviluppo economico, Corrado Passera, il quale si è dimostrato favorevole ai tagli con l’intenzione di aggiustare le storture che in passato si sono avute nel campo degli ecoincentivi per le energie rinnovabili.
Intanto Paolo Andrea Colombo, presidente di Enel, ha dichiarato: “Gli effetti negativi di una programmazione sbagliata, che ha destinato al fotovoltaico incentivi importanti, sono evidenti. Se al 2011 sono stati 6 miliardi gli incentivi al settore, fino al 2030 si stima che il loro costo potrebbe arrivare a 130 miliardi di euro“.
Colombo ha anche sottolineato che Enel si aspetta una ridefinizione appropriata dei meccanismi incentivanti e la messa a punto di un nuovo piano energetico nazionale che possa definire delle strategie adeguate anche a lungo termine, in modo da far sviluppare la competitività.
Fulvio Conti, l’ad di Enel, ha affermato che è giusto apportare delle correzioni, ma si augura che gli incentivi per le fonti rinnovabili possano cambiare in meglio, per favorire lo sviluppo sostenibile di altri settori energetici, oltre a quello già ampiamente promettente del fotovoltaico.
Non manca di far sentire il suo parere Stefano Saglia, ex sottosegretario allo sviluppo economico, il quale ha dichiarato: “Si rischia di innescare un contenzioso con il quale si faranno del male tutti. Si dimentica che l’attuale sistema scadrà comunque a fine anno, dopo di che entrerebbe in vigore il meccanismo in stile tedesco che avevamo congegnato per consentire una discesa graduale ogni sei mesi, con un quadro certo fino al 2016“.
Le dichiarazioni del WWF
A cura di Gianluca Rini
Sul quinto Conto Energia è intervenuto anche il WWF, che ha sottolineato la necessità di mantenere gli incentivi per le fonti rinnovabili di energia. In effetti da parte del governo c’è l’intenzione di apportare dei tagli netti agli ecoincentivi, non favorendo lo sviluppo sostenibile, unica strada possibile per la crescita economica del nostro Paese. D’altronde molti sono stati i risultati determinati soprattutto dal ricorso al fotovoltaico, specialmente per quanto riguarda la sostenibilità ambientale. Adesso invece si rischio di vanificare tutto a causa delle riduzione degli incentivi.
Per questo da parte del WWF è arrivata la seguente dichiarazione: “Gli incentivi per le rinnovabili vanno mantenuti e modulati sull’esigenza di tagliare (fino all’eliminazione completa) le emissioni di CO2 e di sviluppare l’economia del futuro, cioè la green economy, in Italia, non certo sulla necessità di tappare le falle di un sistema energetico distorto basato sui combustibili fossili“.
A pagarne le conseguenze sono soprattutto le imprese. Ma non bisogna comunque dimenticare che tutto il settore occupazionale è condizionato dalla possibilità di non potere fare affidamento sullo sviluppo ecocompatibile garantito dallo sfruttamento delle ecoenergie.
Il settore dell’efficienza energetica e delle rinnovabili costituisce una rilevante opportunità per il futuro. Il WWF è consapevole di tutto ciò. Proprio per questo fa appello alla politica, in modo che essa possa garantire tecnologie innovative e impianti in grado di favorire sia l’economia che il rispetto dell’ambiente. Non si tratta di dettagli, ma di aspetti da non sottovalutare.
Le modalità per l’erogazione degli incentivi
A partire dalla bozza del quinto Conto Energia si possono vedere quali sono le modalità scelte dal Governo per l’erogazione degli incentivi per l’energia solare. La bozza punta sullo sviluppo delle rinnovabili, che intende premiare soprattutto il ricorso a strategie in grado di valorizzare l’efficienza dei costi e i vantaggi ambientali. E’ stata stabilita l’iscrizione dell’impianto in un apposito registro e gli ecoincentivi saranno concessi a determinate tipologie di impianti solari.
Nello specifico gli impianti presi in considerazione sono quelli nuovi, quelli ibridi, gli impianti previsti dai progetti di riconversione del settore bieticolo-saccarifero. Inoltre gli incentivi per il fotovoltaico verranno concessi anche agli impianti che diventano oggetto di un intervento totale o parziale di rifacimento o di potenziamento.
Per ottenere gli ecoincentivi, si deve fare richiesta al GSE e ci si deve iscrivere al registro informatico appositamente predisposto. I registri verranno aperti per la prima volta entro il 30 giugno di quest’anno.
Si prevedono delle riaperture successive entro il 31 marzo e il 30 settembre di ogni anno. Tutti coloro che richiedono di accedere agli incentivi devono versare al GSE un contributo per le spese di istruttoria, che ammontano a 150 euro.
Inoltre devono pagare una quota che varia dagli 80 ai 2.200 euro in base alla potenza dell’impianto fotovoltaico. Con il quinto Conto Energia si è scelto di puntare molto sui processi virtuosi che possano garantire il pieno rispetto dell’ambiente. Le energie rinnovabili d’altronde rappresentano il punto di partenza per un futuro più ecocompatibile.
Clini: “Nessuna sorpresa per il fotovoltaico”
Sul quinto Conto Energia è intervenuto il ministro dell’Ambiente Clini, il quale ha dichiarato che non ci sarà nessuna sorpresa per ciò che riguarda il fotovoltaico. E’ stato spiegato che c’è da parte del Governo l’intenzione di arrivare ad una riduzione degli ecoincentivi, tenendo in considerazione i prezzi dei moduli fotovoltaici, non superando il limite di 7 miliardi l’anno. Il ministro Clini ha messo in evidenza che gli incentivi devono rappresentare un fattore di crescita per il Paese, proprio per questo saranno rivolti in particolare agli impianti solari di piccole dimensioni, volti a soddisfare le esigenze dell’autoconsumo domestico e industriale.
Nello specifico gli impianti che potranno beneficiare degli incentivi dovranno puntare all’efficienza energetica e all’innovazione tecnologica. Da parte del Governo c’è anche l’intenzione di utilizzare gli incentivi per il fotovoltaico, in modo che essi costituiscano degli investimenti importanti nelle zone industriali dismesse, in modo da portare avanti un processo di industrializzazione sostenibile, non perdendo di vista la finalità fondamentale dello sviluppo ecosostenibile.
Gli incentivi per il fotovoltaico, oltre a rappresentare un vantaggio per l’ambiente, possono rappresentare anche un vantaggio economico per il nostro Paese, perché il ricorso alle fonti pulite di energia è capace di abbassare il costo del chilowattora.
Il tutto obbedisce all’esigenza di affermare un basso impatto ambientale, riducendo la necessità dei combustibili fossili, i quali incidono anche sulle spese che l’Italia deve affrontare. Le linee portate avanti dal Governo sul quinto Conto Energia da questo punto di vista appaiono decisive.
Clini: “A breve i decreti attuativi”
A cura di Gianluca Rini
Si parla nuovamente del quinto Conto Energia. A riferire ulteriori informazioni sull’argomento è direttamente il Ministro dell’Ambiente Clini, che è tornato sulla questione, dando delle conferme e facendo prospettare tempi brevi per quanto riguarda la stesura dei primi decreti attuativi relativi alle fonti rinnovabili non fotovoltaiche. Le prospettive sono veramente interessanti e, se tutto verrà rispettato per quanto riguarda i tempi di azione, potremo avere a disposizione in tempi brevi le prime norme.
Il Ministro Clini ha infatti spiegato: “Spero che in qualche giorno arrivi la preparazione dei decreti e del quinto Conto Energia“. Dovrebbero mancare quindi pochi giorni prima di avere a disposizione i primi dettagli sulle nuove norme previste.
Inoltre il Ministro ha le idee ben chiare relativamente ad una modifica ragionata della struttura energetica nazionale. Clini ha infatti spiegato che l’intenzione sarebbe quella di procedere ad un vero e proprio cambiamento.
Il Ministro ha parlato a questo proposito di un cambiamento della struttura dell’energia in Italia, “che passa attraverso la disseminazione delle piccole e medie utenze, modello su cui vogliamo puntare nella preparazione dei decreti per le rinnovabili non fotovoltaiche, che spero arrivino in qualche giorno, e del quinto Conto Energia“.
L’obiettivo è quindi quello di rivedere il piano energetico nazionale, aggiornando le procedure relative alle energie rinnovabili. Per Clini in particolare bisognerebbe “rafforzare la diffusione della generazione distribuita incardinata sulle fonti rinnovabili di efficienza energetica“.
Il Governo: “Non c’è il coinvolgimento di Enel”
A cura di Gianluca Rini
Sul Quinto Conto Energia continuano ancora le polemiche, anche perché, dalla bozza diffusa di recente, in molti hanno pensato ad un possibile coinvolgimento di Enel nella questione. Enel sarebbe intervenuta addirittura nella redazione del nuovo Conto Energia. Il Ministero dello Sviluppo Economico intende spiegare che si tratta di una notizia falsa, del tutto infondata. È questo sostanzialmente il senso di una nota che è stata diffusa proprio dal Ministero.
D’altra parte anche Enel si era difesa al riguardo, smentendo tutte le voci che erano in circolazione sulla vicenda. Il tutto è stato oggetto di una specifica interrogazione parlamentare. In particolare Francesco Ferrante, senatore del Pd, ha fatto notare: “La bozza sta provocando una sensibile e fondata agitazione tra gli operatori, perché si configurerebbe l’ennesimo attacco al settore del fotovoltaico. Il solo sospetto che vi possa essere una influenza esterna nella stesura del documento non può che accrescere lo stato di tensione nel settore.”
Per il momento ciò che preoccupa gli esperti del settore è rappresentato dal calo degli incentivi per le energie rinnovabili, secondo una linea del Governo, che vuole considerare la questione nell’ambito di un contesto europeo di crisi economica.
Nello specifico si fanno sentire le preoccupazioni per i tagli agli incentivi per il fotovoltaico 2012, che minano anche lo sviluppo sostenibile nel nostro Paese.
Nel frattempo Enel ha anche avviato un’indagine interna a livello informatico, in modo da verificare se ci sono delle manipolazioni che farebbero risalire a dei collaboratori dell’azienda l’origine del file della bozza del Quinto Conto Energia.
Occorre che il Governo faccia chiarezza
A cura di Gianluca Rini
Sul Quinto Conto Energia c’è bisogno che il Governo faccia maggiore chiarezza, anche perché non tutti sono convinti che la bozza, di cui ultimamente si sono riscontrate tracce, sia un provvedimento ufficiale messo a punto dai ministri. In effetti bisogna sottolineare che il documento diffuso prospetta un sistema incentivante insostenibile per il settore del fotovoltaico in Italia, sia in termini di conservazione dei posti di lavoro che per ciò che riguarda la tutela degli investimenti sull’opportunità di sfruttamento dell’energia pulita a sostegno dell’ambiente.
Come ha spiegato Valerio Natalizia, presidente GIFI-ANIE: “Stento a credere che i ministeri competenti vogliano infondere panico nel mercato fotovoltaico facendo circolare bozze – diverse tra loro nei contenuti e nella forma – piuttosto che operare con responsabilità nei confronti di un comparto industriale, quello del fotovoltaico, che ad oggi ha contribuito concretamente allo sviluppo nel nostro Paese del mercato energetico, componente fondamentale di ogni sistema economico.”
E in effetti il fotovoltaico in Italia rappresenta un importante punto di riferimento per ciò che riguarda la possibilità di uno sviluppo sostenibile che veramente possa definirsi tale. D’altronde non bisogna dimenticare che per gli impianti fotovoltaici l’Italia potrebbe diventare la prima al mondo, un record da non sottovalutare e che può essere promosso proprio grazie agli investimenti.
Gli esperti chiariscono che tramite gli investimenti sul fotovoltaico si potrà arrivare ad un abbassamento dei costi per l’energia elettrica, riducendo anche le importazioni e avviandosi verso sempre più verso l’autosufficienza energetica.
Valerio Natalizia, presidente GIFI-ANIE, chiede che ci sia da parte del Governo una smentita ufficiale delle bozze in circolazione, in modo da poter avviare un processo di collaborazione per definire un Quinto Conto Energia che tenga conto delle opportune esigenze dell’industria fotovoltaica, volta anche alla competitività.
Il futuro, in termini di sostenibilità ambientale, è in mano alle ecoenergie e di conseguenza non si può continuare ad infondere incertezza su questo punto: è necessario agire con determinazione e con linearità. Un impegno che le autorità governative dovrebbero riuscire a garantire nel migliore dei modi.
I dettagli sugli incentivi per il fotovoltaico
Sul quinto Conto Energia sono emerse già delle indiscrezioni che riguarderebbero la prima bozza del testo messo a punto dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero dell’Ambiente. Possiamo fare già delle prime ipotesi, anche se queste andranno confermate in seguito alla messa a punto di un testo definitivo e sul quale saranno rese note informazioni più precise. Intanto si sa che il quarto Conto Energia dovrebbe terminare il prossimo 30 giugno.
Dall’1 luglio 2012 entrerebbe in vigore il quinto Conto Energia, il quale prevede degli ecoincentivi disponibili fino al 31 dicembre 2014. L’ammontare delle somme a disposizione sarebbe pari a 500 milioni di euro l’anno.
E’ stato ipotizzato che questi incentivi potranno essere messi a disposizione soltanto per quegli impianti solari che entreranno in esercizio entro il 30 giugno.
Sulla base della bozza che starebbe circolando in queste ore, si può vedere come il nuovo Conto Energia sarà applicato agli impianti fotovoltaici integrati che abbiano caratteristiche innovative e anche agli impianti fotovoltaici a concentrazione.
Ancora però non ci sono notizie ufficiali da parte dei Ministeri. Si tratta soltanto di congetture ricavabili a partire da una prima bozza. Sicuramente comunque gli incentivi statali per il fotovoltaico rappresentano un punto di riferimento molto importante nel nostro Paese.
Non bisogna infatti dimenticare che ultimamente si sta diventando sempre più consapevoli dell’importanza che ha il ricorso alle energie rinnovabili e l’energia ricavata dai raggi del sole occupa sempre più un posto di primo piano nell’ambito dell’energia pulita.
Le energie rinnovabili rappresentano il punto di svolta dello sviluppo sostenibile, per questo gli incentivi da parte dello Stato non possono che essere bene accetti. Si tratta di promuovere la sostenibilità ambientale.
Di conseguenza le indiscrezioni che sono trapelate riguardo al quinto Conto Energia ci fanno ben sperare anche per il futuro. A parte la consistenza delle cifre a disposizione, farebbe ben sperare la volontà di poter ricorrere a tutte le strategie disponibili per sensibilizzare all’uso del fotovoltaico.
Il quinto Conto Energia dovrebbe stabilire dei punti chiari, per non lasciare le imprese nelle incertezze normative, in modo da riuscire a garantire la possibilità di accedere con facilità alle fonti rinnovabili.
L’associazione per la tutela delle energie rinnovabili chiede un incontro con Clini
A cura di Elisabetta Fonte
L’associazione nazionale che si occupa della tutela delle energie rinnovabili (ANTER) ha appena inviato una richiesta per riuscire a incontrare il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini in merito al Quinto Conto Energia. La preoccupazione infatti è molto forte, soprattutto per il rischio che abbiamo visto di tagli agli incentivi del fotovoltaico. È il presidente dell’associazione a parlare, il dottor Antonio Raione, il quale ha affermato che la crescita dell’energia solare in Italia ha portato notevoli vantaggi a livello occupazionale, il che è particolarmente importante in un periodo di crisi economica come quello che stiamo attualmente vivendo. Il taglio di contributi economici e fiscali potrebbe fortemente indebolire le aziende, producendo ulteriore disoccupazione. Il loro impegno verso l’energia pulita, inoltre, ha permesso all’Italia di dimostrare maggiore attenzione al risparmio energetico e alla tutela ambientale. Le energie rinnovabili vanno dunque ancora stimolate affinché il mercato possa concretamente affermarsi ed autoalimentarsi, diventando effettivamente uno strumento di beneficio collettivo e per la vita del Pianeta Terra. L’associazione che difende la produzione di energie alternative propone alcune iniziative dal suo punto di vista sostenibili, come il posticipo del Quinto Conto Energia, richiedendo che non entri in vigore prima del 2013, oltre all’estensione dell’obbligo di registro per gli impianti di portata maggiori a 20kWp e il ritorno degli incentivi per chi sostituisce con i pannelli fotovoltaici le coperture ed eternit e amianto, che come abbiamo già avuto modo di dire sono sostanze tossiche e cancerogene, assolutamente pericolose e da smaltire.

Nessun commento:

Posta un commento