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lunedì 23 aprile 2012

Dieta, occhio all’eccesso di proteine

È cominciata come ogni anno la rincorsa degli italiani al fisico perduto. Se una persona su due dichiara di essere a dieta per l’arrivo della bella stagione e la necessità di mostrarsi al meglio sotto l’ombrellone, la quasi totalità delle diete seguite è da ritenersi last minute, ovvero così aggressive da ottenere subito risultati visibili, poi tuttavia difficilmente mantenibili nel tempo.
Si tratta di regimi alimentari squilibrati, come è il caso della dieta Dukan, proposta dall’omonimo dietologo francese sulla base di una preponderanza dell’apporto calorico di natura proteica. Nel momento in cui si sospende la dieta, si registra un aumento di peso considerevole, pari se non superiore al totale dei chili persi in precedenza.
Gli esperti dell’Andid consigliano invece di prendere spunto proprio dall’arrivo della bella stagione per mettere in atto quei cambiamenti nelle abitudini alimentari fondamentali per ottenere risultati duraturi: “potrebbe essere proprio l'estate il momento migliore per gestire il mantenimento di una dieta sostenibile, che possa diventare un vero stile di vita alimentare costante e bilanciato", dichiarano gli esperti dell’Andid dal Congresso nazionale dei dietisti in corso a Verona. I dietisti fanno notare che già in condizioni normali tendiamo a consumare troppe proteine, circa 1,2 grammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno. La dieta Dukan è basata addirittura sull’assunzione di 2,5 grammi per chilo, una percentuale insostenibile per il nostro organismo.
L'eccesso di proteine - spiega Alberto Battezzati, associato di fisiologia all'università degli Studi di Milano, direttore del Centro Icans per lo studio della composizione corporea - mette a rischio la funzionalità renale ed epatica".
“L'aspetto più critico delle diete, in particolare le 'miracolistiche', è il mantenimento", assicura Giovanna Cecchetto, presidente Andid. "Gli studi di migliore qualità dimostrano che l'intervento più efficace è quello che aiuta ad adottare comportamenti alimentari e di vita salutari e stabili nel tempo e si basa su strategie di sostegno al cambiamento. Si va affermando la necessità di un impegno al trattamento 'per la vita', sia da parte dei pazienti che dei professionisti sanitari".
Ecco alcuni utili consigli per un’alimentazione bilanciata:
- non saltare i pasti;
- non eliminare i carboidrati, ma consumarne ad ogni pasto una porzione accompagnata da una porzione di verdura;
- utilizzare la frutta come spuntino;
- limitare il consumo di formaggi a 2-3 volte la settimana;
- mangiare pesce almeno 2 volte a settimana;
- per 2-3 volte a settimana privilegiare il piatto unico, sia esso un’insalata con mozzarella, uovo o tonno, che una zuppa o un piatto di pasta fredda;
- utilizzare condimenti vegetali per i primi piatti;
- evitare gli alimenti con uguale funzione nutritiva, ovvero pasta + pane, carne + formaggio ecc.;
- ridurre il consumo di dolci;
- bere almeno 2 litri di liquidi al giorno, evitando se possibile alcool e bevande zuccherate.

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