Descrizione del processo
Sotto l'azione del campo elettrico generato dagli elettrodi, gli ioni con carica positiva presenti nell'elettrolita (cationi) migrano verso il catodo, quelli di carica negativa (anioni) verso l'anodo; al catodo si verificano reazioni di riduzione, all'anodo reazioni di ossidazione. Se nella cella è presente un elettrolita fuso, per esempio, cloruro di sodio (NaCl), agli elettrodi si verificano le seguenti reazioni (v. fig. 15.2):
all'anodo ⊕ si ossidano prima le specie aventi potenziale di riduzione minore (ossia le specie che hanno più tendenza a ossidarsi).
Se l'elettrolita si trova in soluzione acquosa anche l'acqua, in base all'ordine di scarica citato, può ridursi od ossidarsi agli elettrodi secondo le reazioni:
Tra la quantità di carica elettrica fornita a una cella elettrolitica e la quantità di sostanza che reagisce agli elettrodi esistono relazioni espresse dalle due leggi di Faraday, descritte nel 1834 dal chimico e fisico inglese M. Faraday (1791-1867).
Prima legge: la quantità di materia trasformata durante l'elettrolisi è proporzionale alla quantità di corrente che ha attraversato la cella.
Seconda legge: la carica elettrica Q necessaria per depositare o liberare una massa m di materia agli elettrodi è data da:
Si definisce equivalente elettrochimico (eq. e.) la massa in grammi di sostanza che reagisce all'elettrodo al passaggio di una carica di un coulomb:
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