Un nuovo rivoluzionario contenitore per i cargo aerei è stato conferito il Premio Nazionale per l’Innovazione nei Servizi di Confcommercio nella categoria “Turismo”.
Si tratta di Fly-Bag, lanciato nei mesi scorsi dalla società genovese D'Appolonia, è passato subito alla ribalta internazionale per la tecnologia innovativa che propone: un rivestimento tessile per le stive “antibomba”. La leggera sacca, realizzata in fibre tessili e materiali compositi, può contenere fino a 50 valigie. La sua struttura flessibile permette di assorbire gli effetti di una potenziale esplosione tramite un meccanismo di ”deformazione controllata del multistrato a base tessile di cui è costituito”, secondo un principio affine a quello degli airbag delle automobili. Allo stesso tempo, il materiale è in grado di trattenere eventuali frammenti-proiettile generati dallo scoppio evitando che essi si schiantino contro la fusoliera. Gli strati della struttura svolgono funzioni differenti: Ogni strato della struttura ha una funzione precisa: contenimento dei frammenti, assorbimento dell’onda d’urto, resistenza al fuoco. Il principio può essere applicato tanto agli aeromobili di corpo ampio che a quelli stretti, e il brevetto permette ulteriori adattamenti a eventuali necessità.
I contenitori anti-bomba per i cargo non sono una novità: l'aumento dell'emergenza terrorismo negli scorsi anni ha determinato un'intensificazione della ricerca per ideare contenitori a prova di scoppio. Tuttavia i modelli realizzati non hanno avuto successo, a causa delle elevate dimensioni e peso e dei costi insostenibili. “Nonostante siano state adottate misure di prevenzione molto stringenti” afferma Donato Zangani, responsabile della Ricerca e Sviluppo della società e coordinatore del progetto, “permane la possibilità che quantità medio-piccole di esplosivi possano sfuggire ai controlli ed essere introdotte nelle stive degli aerei. Con Fly-Bag si alza il livello di protezione dell’aereo quando è già in volo”.
Lo flessibilità d'uso e la leggerezza d'impiego di Fly-Bag hanno sicuramente costituito l'arma vincente del brevetto, che la società proprietaria, anche grazie al premio ottenuto, spera di implementare attirando gli investimenti delle organizzazioni che gestiscono il traffico aereo, fino a un'ipotetica fase successiva in cui il principio potrebbe essere applicato anche ad altre forme di trasporto, da quello ferroviario al settore marittimo.
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