Il Rapporto 2012 sulla finanza pubblica realizzato dalla Corte dei Conti evidenzia che l’aumento della pressione fiscale in Italia causa “impulsi recessivi” sull’economia reale impedendone la crescita. Lo ha affermato Luigi Mazzillo, presidente di coordinamento delle sezioni riunite della Corte dei Conti. “Va disinnescato il circolo vizioso”, spiega Mazzillo, il quale evidenzia i frequenti episodi di corruzione nella sanità.
Per riequilibrare il “sistema di prelievo” fiscale occorrerebbe conciliare “rigore, equità e crescita” secondo dei margini che al momento però sono esauriti. Per tale motivo è necessario “puntare sull'ampliamento della base imponibile attraverso la lotta all'evasione, all'elusione e al ridimensionamento dell'erosione”.
Il dossier, pubblicato oggi 5 giugno dalla Corte dei Conti, registra un “vuoto di gettito di oltre 46 miliardi di euro l’anno” dal 2007 al 2009 tra Iva e Irap, con un tasso di evasione pari al 29,3% per l’Iva e del 19,4% per l’Irap. Il gettito fiscale è rimasto costantemente al di sotto delle attese, a causa anche della mancata ripresa dell’economia.
Tale fenomeno, secondo Luigi Giampaolino, presidente della Corte dei Conti, non è occasionale, ma “destinato a protrarsi per alcuni anni”.
La crescita attuale è definita “asfittica” nel Rapporto, e rende difficile ottenere risultati migliori di quelli realizzati sul fronte del contenimento della spesa.
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