Il disastro che sta colpendo l’Emilia Romagna e tutti noi era forse evitabile con costruzioni antisismiche ma sarebbe stato possibile fare anche di più. La sentinella dei terremoti sarebbe il Radon un gas radioattivo prodotto dalla disintegrazione spontanea di alcuni metalli. Gli studi sul rapporto tra Radon e terremoti avvengono dagli anni ’60 e la comunità scientifica si interroga sul tema senza essere arrivata a una prova definitiva. Ora quello che sostiene Giampaolo Giuliani, tecnico ricercatore dei Laboratori del Gran Sasso e asceso alle cronache prima del terremoto dell’Aquila, è che combinando le anomale fuoriuscite di Radon con uno sciame sismico in atto, si può prevedere i terremoti in arrivo e capire dove. Lo stesso sciame con fuoriuscita che era visibile adesso in Emilia. Con questa tecnica sarebbe possibile individuare l’epicentro e prevedere con precisione l’avvicinarsi del sisma. Le valutazioni di Giuliani potrebbero anche non essere catalogabili dalla comunità degli addetti ai lavori come scientifiche ma i suoi allarmi sembrano aver fatto centro più di una volta. Intanto nessuno lo ascolta e da seguito alle sue ricerche
Cosa ha fatto stanotte Giuliani?
Ho lavorato. Da stanotte abbiamo impiantato un nuovo rivelatore in Abruzzo, tre stazioni osservative che prevedono le anomalie ad 80-120 km per macchina. Intrecciandole arriviamo a una visione fino a 200 km di distanza. Le anomalie rilevate stanotte davano un responso calmo con piccole scosse di assestamento. Ma riusciamo a vedere solo con 6-24 ore di anticipo.
Abbiamo visto una forte anomalia in arrivo ma non potevano verificare dove. Le nostre macchine sono troppo distanti. Se fossimo su tutto il territorio riusciremmo a vedere con precisione il punto dell’epicentro. La nostra è una ricerca autofinanziata che ha dato ottimi risultati sul campo. Più di questo non riusciamo a fare.
Il terremoto non potevo fermarlo con le mani! Sono una campana fuori dal coro. Trovano facile delegittimarmi. Non si sa ma la notte prima del terremoto dell’Aquila ho salvato più di 350 persone. Quando ho parlato dell’evento sono stato raggiunto da un avviso di garanzia per procurato allarme. Avevano “montato” una storia falsa cioè che avessi predetto il terremoto a Sulmona ma è falso…falso! Mi hanno minacciato di non avvertire la popolazione per l’arrivo del terremoto …se lo avessi fatto..
Rivela la variazione di Radon che fuoriesce dal terreno e i suoi prodotti di decadimenti. Questa avviene quando c’è un movimento sospetto nel terreno
I terremoti avvengono sottoterra. Le rocce sottoposte a stress emettono Radon. La crosta terrestre poggia sul mantello, il mantello contiene uranio, radon, borio…tutti elementi dell’energia termodinamica rilasciata dal mantello. Possiamo vedere se la concentrazione di Radon aumenta e siamo in grado di trigonometrare ed identificare l’epicentro. Quando l’attività è lontana vediamo le anomalie ma danno un segnale più sfocato ed è impossibile fissare il luogo. Se c’è in corso uno sciame sismico incrociamo questo col radon rilasciato nel terreno e capiamo dove avviene il terremoto ma sul nostro raggio d’azione limitato.
I normali radometri con i quali si misura il radon verifica anche altri elementi che producono le sue particelle di rilascio. Non è un segnale pulito ma noi proviamo a vederlo con questa macchina che ho costruito. In Russia, Turchia, Cina c’è un attenzione al Radon associato al rilevamento del terremoto. Lo fanno in modo diverso dal mio ma sono attenti. Noi, lo dico per chiarezza, riusciamo a vedere solo 6-24 ore prima del’avvenimento ma l’energia di un terremoto può accumularsi in brevissimo tempo e rilasciare la scossa.
Bisogna fare attenzione. Nell’eventualità di altre anomali con i nostri piccoli mezzi proveremo a farlo sapere se le vediamo
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