L’Italia è in crisi per lo spreco di acqua. Stiamo diventando un Paese a secco e gli esperti dicono che l’emergenza è veramente vicina. Ma cosa sta succedendo nello specifico? Perché l’Italia deve fare i conti con la mancanza di un bene così prezioso? Tutto deriva, per la maggior parte, dagli sprechi dell’acqua che continuiamo ad effettuare, anche se non ce ne accorgiamo. E il quadro dell’Italia sta diventando piuttosto preoccupante, dal momento che continua a mancare l’acqua, anche per le attività produttive principali, come l’agricoltura, anche in luoghi rilevanti come quello della Pianura Padana.
In Italia abbiamo a disposizione in un anno quasi 52 miliardi di metri cubi di acqua, con una media per abitante di almeno 400 metri cubi. Ma gli sprechi sono dietro l’angolo, a partire dall’agricoltura che, soprattutto a causa di alcune tecniche vecchie e non più efficaci, riesce a sprecare 20 miliardi di metri cubi di acqua ogni anno.
Secondo l’Istituto di ricerche ambiente e l’associazione Legambiente, rendere maggiormente moderne le tecniche di irrigazione ci farebbe risparmiare il 30% di acqua. Ma la situazione è tragica anche per un altro motivo.
Sembra infatti che le perdite di acqua in tutta Italia siano veramente notevoli. Il sistema idrico italiano non è sicuramente dei migliori e in tutte le regioni si spreca acqua solo perché le reti idriche hanno delle perdite considerevoli.
Basti pensare che, secondo le informazioni diffuse da Ecosistema Urvano e da Cittadinanzaattiva, il Molise ha una perdita di acqua del 65%, la Basilicata del 58%, il Lazio del 38%. In media in tutta Italia si perde il 35% dell’acqua.
Una situazione molto grave che non può essere in alcun modo sottovalutata. Ermete Realacci, deputato del Partito Democratico, ha di recente presentato un’interrogazione parlamentare relativa alla situazione della Toscana, in particolare per le aree di Firenze, Prato e Pistoia.
Ermete Realacci fa notare le condizioni gravi in cui versa la regione, e purtroppo non è un caso isolato: “E’ possibile che quest’estate nella regione sarà necessario un razionamento della fornitura di acqua e una riduzione del Dmv dei fiumi. La terra secca e argillosa, anche in caso di piogge abbondanti, ne assorbirebbe la gran parte ed è ormai difficile che si riequilibri il livello degli invasi e dei corsi d’acqua“.
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