L'era degli Home e Personal Computer [modifica]
Nel 1983 Amstrad si è introdotta sul mercato degli Home Computer, creando il CPC 464, un sistema a 8 bit in grado di competere con il Commodore 64, lo ZX Spectrum, l'Atari 800 e l'Apple II. Il sistema era simile al Commodore 64 in termini di qualità grafiche, superando la limitazione dei colori a blocchi dello ZX Spectrum, contemporaneamente aveva un ottimo Basic derivato direttamente dal Microsoft Basic ma potenziato con nuove funzioni grafiche e sonore. Un grosso vantaggio era il registratore a cassette integrato, che consentiva una massima affidabilità nel caricamento dei programmi. Un difetto invece era forse quello di poter utilizzare unicamente un monitor dedicato, a colori o a fosfori verdi: il monitor infatti forniva l'alimentazione al computer e non poteva essere sostituito con un semplice TV (anche se oggi sono stati inventati sistemi per alimentare un CPC da un alimentatore PC-AT e collegando l'uscita video a una normale SCART di un televisore).Nel 1984 fu rilasciato il CPC 664, equivalente al precedente ma con un floppy da 3" integrato, con capacità di 170k per lato. Nel 1985 Amstrad rilasciò quindi il CPC 6128, una versione più potente del CPC 464 in quanto dotato di 128k di RAM e in grado di caricare il sistema operativo CP/M fornito su floppy. Il costo limitato e lo standard delle periferiche lo fece diventare presto una grande alternativa agli allora costosissimi PC IBM, al punto che la Schneider tedesca ne produsse una linea, identica nelle funzioni, ma con porte di espansione più standard (una parallela con porta connettore standard Centronics ad esempio); il sistema in Germania ebbe talmente successo da essere utilizzato per anni nelle fabbriche (in alcune ancora oggi) come macchina di controllo processi.
Successivamente la serie CPC fu aggiornata (CPC 464+ e 6128+) modificandosi nell'estetica e in alcuni parametri di funzionalità, che però la resero parzialmente incompatibile con i sistemi della linea precedente. La nuova serie richiedeva inoltre una cartuccia da inserire prima dell'avvio del computer. Nel 1986 Amstrad acquisì la Sinclair Research Ltd in forte crisi economica e introdusse nuovi modelli di ZX Spectrum sul mercato, rendendoli esteticamente più simili ai tradizionali CPC. Il primo, lo ZX Spectrum +2, fu un grosso successo di vendita. I modelli successivi furono molto più limitati al mercato inglese ma non ebbero lo stesso successo in quanto oramai gli home computer a 8 bit venivano lentamente soppiantati da sistemi 16 bit quali Amiga e Atari ST.
Nel 1986 Amstrad aprì il suo mercato anche al mondo dei PC IBM creando il primo PC compatibile di costi bassissimi: il PC1512. Progettato con grande cura e completamente schermato, era dotato di 512Kbytes di RAM, una CPU 8086 a 8 MHz prodotta dalla AMD, uno o due floppy da 5,25" (versione PC1512DD per Doppio Drive o PC1512SD per Singolo Drive), un monitor CGA (a colori o a fosfori bianchi) e opzionalmente un hard disk da 20Mb; costava in Italia circa un milione di lire e la politica commerciale dell'epoca che prevedeva la vendita del PC in abbinamento ad una stampante ad aghi (DMP3160, caratterizzata da testina a 9 aghi e 160 caratteri al secondo di velocità) lo hanno reso un successo commerciale senza precedenti. Quasi contemporaneamente usciva anche il PC1640 con una scheda e monitor EGA a colori (Enchanced Graphic Adaptor) e 640Kbytes di RAM. Questi PC, insieme al "computer word processor" PCW 8512 (dotato di floppy disk da 3" e sistema operativo CP/M), consentirono ad Amstrad di conquistare circa il 25% del mercato nell'industria dei computer in Europa.
Il difetto principale dei sistemi prodotti da Amstrad era ancora, comunque, l'impossibilità di collegare un monitor standard di altri produttori. Infatti, questi sistemi rappresentavano ancora una "via di mezzo" tra la compatibilità delle caratteristiche di base (processore, dotazione di memoria e sistema operativo) e scelte progettuali proprietarie (come ad esempio l'utilizzo dell'alimentatore del PC inserito nel monitor, collegato con cavi proprietari). Questo difetto scomparve nel 1988, quando fu prodotta la nuova linea di PC: con circa 2 milioni di lire si poteva acquistare il PC2086, dotato di scheda VGA Paradise (800x600) integrata e monitor standard VGA. Della stessa linea facevano parte il PC2286 (CPU 80286) e il PC2386 (CPU 80386DX), dei veri gioielli dotati di sistema MS-DOS 4.01 e Microsoft Windows 2.11. Va precisato che tale "difetto" è stato in realtà uno dei punti cardine per raggiungere livelli di prezzo mai visti prima: il fatto che i monitor contenessero l'alimentatore significava spostare nel monitor gran parte del peso della macchina. I monitor potevano arrivare via nave con costi di trasporto nettamente inferiore rispetto alle CPU che invece arrivavano attraverso altri mezzi (aereo, camion, ecc..). Il fatto che le tempistiche di consegna delle navi fossero più lente e meno "flessibili" non costituiva problema dal momento che i monitor erano comuni a tutte le CPU e non richiedevano le stesse necessità di "time-to-market".
Dopo la linea 2000, il successo di Amstrad nei PC andò lentamente diminuendo. Le nuove linee (3000, 4000, 5000 e 7000) non avevano grandi differenze rispetto alle precedenti se non delle piccole migliorie che li rendevano maggiormente standard. Tuttavia fu l'avvento dei PC compatibili di varie marche (spesso assemblate) a prezzi equivalenti o inferiori (anche in virtù di una peggiore qualità costruttiva) che interruppe lo strapotere dell'Amstrad costringendola ad abbandonare lentamente la produzione di PC per dedicarsi a un settore alternativo, quello degli elettrodomestici da casa (TV, Videoregistratori, HI-FI Stereo, tastiere musicali amatoriali). Da segnalare in particolare l'Amstrad Double Decker, uno dei rarissimi casi al mondo di doppio videoregistratore, che consentiva di duplicare facilmente una videocassetta su un'altra senza collegamenti esterni o di registrare in modalità LP fino a 16 ore continuative (8 ore per videocassetta).
Il nuovo mercato [modifica]
Amstrad iniziò il declino, dal mercato italiano sparirono tutti i franchising che si erano aperti negli anni per la vendita dei PC. Lentamente scomparve dal mercato, rimanendo solo in settori di nicchia quali gli impianti satellitari. L'assistenza sui computer fu passata nelle mani di aziende satelliti e il marchio scomparve dai negozi italiani ed europei.Successivamente, Amstrad iniziò a dedicarsi a sistemi dedicati di telefonia ma principalmente sul mercato inglese, nello stesso tempo faceva però nascere Amstrad International, un'azienda parallela che poneva il suo marchio su prodotti provenienti dalla Cina. In Italia nacque, quasi contemporaneamente, Amstrad Italia, con una grande linea di prodotti di tutti i tipi, ma di fascia strettamente economica (lettori DVD, televisori, stereo portatili, lettori MP3, ventilatori, macchine per la cucina, videogiochi a 8 bit compatibili NES, cellulari): tutti prodotti in Cina, ma importati regolarmente e con una garanzia ufficiale Amstrad. Amstrad Italia è un marchio gestito da Solari.com srl, azienda amministrata da Paolo Berlusconi. Testimonial ufficiale dei suoi prodotti è stata la soubrette Natalia Estrada. Attualmente l'azienda è in liquidazione.
Dal 2005 Amstrad Italia produce una linea di decoder interattivi, grazie a una convenzione con il colosso televisivo satellitare Sky.
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