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venerdì 20 aprile 2012

"La Lega pagava l'affitto di Calderoli" E lui: "Infangato per aver lavorato tanto"

Non accenna a sgonfiarsi lo scandalo che ha travolto il Carroccio, a tutti i livelli. Anzi: si ingigantisce sempre di più, e coinvolge addirittura uno dei triumviri - Roberto Calderoli - scelti da Bossi per traghettare il Carroccio dalla sua leadership al futuro attraverso i marosi dello scandalo sulle spese 'familiari' e non del tesoriere Francesco Belsito.
La notizia è di quelle che fanno boom: con i soldi della lega Nord veniva pagato l’affitto di casa dell’ex ministro Roberto Calderoli. E’ quanto emerso dagli atti sequestrati ed esaminati dai carabinieri del Noe di Roma. L'affitto era di 2.200 euro mensili per un appartamento in via Ugo Bassi al Gianicolo.
Le indagini sono state svolte nell’ambito del filone d’inchiesta sulla Lega condotto dai pm di Napoli Curcio, Piscitelli e Woodcock, coordinati dal procuratore aggiunto Greco. I carabinieri del Noe hanno interrogato il proprietario dell’appartamento che avrebbe confermato la circostanza.
L'IRA DI CALDEROLI - “Siamo all’incredibile. Si viene infangati per aver fatto il proprio dovere, per aver lavorato e tanto. E tutto questo senza aver mai preso un euro di stipendio, per aver lavorato sette giorni su sette, tutte le settimane dell’anno”, dice indignato Calderoli.
Mi si infanga per aver avuto in dotazione da parte del movimento una casa-ufficio dal costo di 2.200 euro al mese, quando io ne verso mensilmente 3.000 di euro alla Lega Nord- sottolinea- come ho già spiegato nelle scorse settimane da 10 anni svolgo l’incarico di coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord, incarico che mi ha portato a lavorare quasi sette giorni alla settimana, tutte le settimane dell’anno, feste, sabati e domeniche compresi, con una media di quasi 100mila km l’anno, girando in lungo e in largo su tutto il territorio nazionale”.
 “Da un anno e mezzo la Lega Nord ha sottoscritto un contratto di affitto per un appartamento a Roma che è stato dato in uso a me, come mia residenza e mio ufficio dove poter incontrare, anche riservatamente, i vertici del movimento e delle altre forze politiche - sottolinea Calderoli - Buona parte dei decreti delegati del Federalismo fiscale sono stati studiati e partoriti in quella sede”.


ANCHE REGUZZONI NELLA BUFERA - “Quando scopro che il mio ex capogruppo ha speso in un anno 90 mila euro con la carta di credito del gruppo qualcuno mi deve giustificare come cavolo son stati spesi”, è la denuncia di Gianluca Pini, deputato della Lega Nord, che questa mattina a Omnibus, su La7, ha puntato il dito contro Marco Reguzzoni.
La certificazione del bilancio - ha spiegato il parlamentare - non va ad analizzare ogni singola pezza giustificativa. Il problema vero è dare una risposta seria a quello che si e’ evidenziato come un malcostume diffusissimo. Che non è solo sul finanziamento pubblico legato ai rimborsi elettorali: è e lo sottolineo anche sull’utilizzo che ne fanno i gruppi parlamentari”.
ZAIA DURISSIMO  - "La magistratura faccia il suo lavoro con serenità, dice il presidente del Veneto Luca Zaia commentando le inchieste giudiziarie in corso sul Carroccio, in occasione del salone sulla sanità alla Fiera di Vicenza.
"Mentre la Lega che al suo interno è in grado di fare in maniera molto più veloce le sue verifiche, le faccia: c’è un triumvirato deputato a questo dopo di che deciderà il futuro non solo di Stiffoni, ma di tutti noi, nel senso che se qualcuno ha sbagliato dovra’ rispondere e pagare perche’ c’e’ un conto politico e non solo giudiziario da pagare".
BODEGA: DISGUSTATO - "Sono nauseato da questa Lega, non mi ci riconosco piu’. Il castello di onestà in cui credevo mi è crollato addosso", dice al Giornale il senatore Lorenzo Bodega che l’altro ieri ha lasciato il gruppo del Carroccio a Palazzo Madama in polemica con la decisione di espellere Rosy Mauro.
"In questa operazione di pulizia - aggiunge - vedo solo una resa dei conti. Prevalgono il rancore e la mancanza di riguardo. Non puoi - dice parlando di Roberto Maroni - essere stato nella stanza dei bottoni e poi rifarti una verginita’ con questa storia delle pulizie’’. Dal partito, dice, "non avranno bisogno di espellermi: nel momento in cui sono uscito dal gruppo, sono uscito anche dalla Lega"

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