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martedì 24 aprile 2012

Appalti di ingegneria e architettura: -33,6% di gare a marzo 2012

Secondo l’ultimo aggiornamento dell'Osservatorio Oice-Informatel, il primo trimestre 2012 si chiude con il risultato più basso degli ultimi dodici anni: 77,0 milioni di euro, -32,6% rispetto al primo trimestre 2011, -55,8 rispetto al primo trimestre 2010. Le gare di servizi di ingegneria e architettura bandite nel mese di marzo sono state 320 (di cui 29 sopra soglia) per un importo complessivo di soli 25,5 milioni di euro (14,3 sopra soglia). Rispetto a marzo 2011 il numero delle gare è sceso del 33,6% (-9,4% sopra soglia e -35,3% sotto soglia) e il loro valore ha ceduto il 51,6% (-64,7% sopra soglia e -8,1% sotto soglia).
Il confronto tra il primo trimestre del 2011 e del 2012 dà, quindi, un risultato fortemente negativo: nel periodo gennaio-marzo sono state bandite 960 gare per un importo complessivo di 77,0 milioni di euro che, rispetto al primo trimestre del 2011, mostrano cedimenti del 15,9% nel numero (-22,5% sopra soglia e -15,3% sotto soglia) e del 32,6% nel valore (-48,3% sopra soglia e +4,8% sotto soglia). Se si confrontano questi dati con quelli del primo trimestre 2006, prima dell’ultima grave crisi economica, quando il valore messo in gara fu di 337,6 milioni di euro, si sono persi 261 milioni di euro.
I ribassi con cui le gare vengono aggiudicate risultano sempre eccessivi: in base ai dati raccolti, a gennaio il ribasso medio sul prezzo a base d'asta, per le gare indette nel 2010, è al 41,8%. Le informazioni sulle principali gare indette nel 2011 e già aggiudicate ci danno un ribasso medio del 40,0%.
In fortissimo recupero risulta essere esclusivamente l’andamento delle gare miste, cioè per progettazione e costruzione insieme. Nel primo trimestre 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, il valore messo in gara sale del 191,9%.
Analizzando la posizione dell’Italia rispetto agli altri paesi europei, si è rilevato che il numero delle gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria, è passato dalle 102 del gennaio-marzo 2011 alle 79 del gennaio-marzo 2012, pari al -22,5%. Mentre nell'insieme dei paesi dell'Unione Europea la domanda di servizi di ingegneria e architettura mantiene nello stesso periodo un andamento opposto a quello italiano: +1,1%.
La quota del nostro Paese sul numero totale delle gare pubblicate risulta del 2,2%, di gran lunga inferiore rispetto a quella di paesi di paragonabile rilevanza economica, come Francia con il 43,5%, Germania con il 12,2%, Polonia con il 10,3%, Svezia e Gran Bretagna con il 3,8% ciascuna e Spagna con il 2,4%.
Il presidente Oice, Gabriele Giacobazzi, sottolinea la situazione critica del settore, dimostrata dalla progressiva contrazione della domanda pubblica diretta di ingegneria e architettura, nonostante la crescita degli appalti “misti” di progettazione ed esecuzione. Commenta il presidente che “da una parte non si vede alcuna misura per la crescita che in qualche modo possa rilanciare il settore, che non vive soltanto di grandi infrastrutture e di project financing, ma anche di piccole e medie opere che necessitano di una iniezione robusta di risorse pubbliche. Dall'altra parte, le nostre imprese si trovano sempre più in difficoltà soprattutto per il ritardo nei pagamenti dei crediti vantati verso le Amministrazioni che ha raggiunto ormai un livello tale che è come se i progettisti stessero finanziando le stazioni appaltanti”.

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