Basti pensare ad alcuni esempi di città italiane, le quali hanno deciso di applicare delle multe salate: 500 euro a Trento, 150 a Firenze e 300 a Parma. A battere il record è comunque il Comune di Pollica, dove le multe arrivano anche fino a 1.000 euro.
Non dobbiamo dimenticare come questo Comune in provincia di Salerno è venuto alla ribalta della cronaca per l’uccisione del sindaco Angelo Vassallo, il quale si era impegnato in maniera straordinaria nella difesa del territorio.
Nel Comune di Cornedo, nel vicentino, si usano anche le telecamere, per riuscire a cogliere sul fatto chi butta le cicche per terra. Forse può sembrare anche un po’ eccessivo tutto ciò, ma non dobbiamo dimenticare come il problema esista e come rappresenti una questione di non poco conto per ciò che riguarda la sostenibilità ambientale.
Basti pensare che in Italia finiscono a terra in un anno 72 miliardi di mozziconi. Inoltre il 40% dei rifiuti che vengono recuperati nel Mediterraneo è composto proprio da cicche di sigarette. La difesa dell’ambiente è qualcosa che non può essere ignorata, anche a costo di spendere il triplo per la pulizia delle strade dai mozziconi, come succede a Ferrara.
Il mare italiano vuole solo spiagge con sabbia dorata: è guerra ai mozziconi di sigaretta
“Ma il mare non vale una cicca?” è il nome dell’iniziativa, promossa dall’associazione ambientalista Marevivo, secondo la quale il 6 e il 7 agosto su 300 spiagge d’Italia verranno distribuiti oltre 100 mila posacenere tascabili. Madrina del progetto, ormai alla sua terza edizione, è Margherita Buy. Se non è possibile convincere le persone a smettere di fumare, è possibile però eliminare gli effetti del fumo a livello di impatto ambientale e rendere il nostro mare pulito ancora più attrattivo per un turismo sostenibile.
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