Il 62% del gettito previsto dall’applicazione dell’Imu sarà in capo alle famiglie italiane, il restante 38%, invece, graverà sulle attività economiche. I conti li ha fatti la Cgia di Mestre, che ha cercato di capire come sarà suddiviso il gettito derivante dall’applicazione della nuova imposta sulle abitazioni e sui beni strumentali.
Rispetto ai 21,4 miliardi di euro di gettito attesi dal fisco italiano, la simulazione della Cgia è avvenuta su un ipotetico gettito complessivo pari a 18,4 miliardi di euro. Quest’ultimo importo diverge da quello ufficiale per il fatto che i calcoli sono stati effettuati senza considerare il gettito proveniente dai terreni, dagli immobili situati nelle province autonome di Trento e Bolzano e da tutte le tipologie di immobili con vocazione potenzialmente “no profit”.
Pertanto, su un gettito totale stimato pari a 18,4 miliardi di euro, 3,1 miliardi saranno in capo ai proprietari di prima casa (pari al 17,2% del totale), 8,2 miliardi peseranno sui proprietari di seconde e terze case (44,8% del totale), mentre gli imprenditori dovranno pagare poco più di 7 miliardi di euro (38% del totale).
Suddivisione del gettito IMU
Immobili | Gettito per tipologia | ||
Descrizioni | n° | milioni di euro | % |
Abitazioni principali e pertinenze | 19.701.584 | 3.176 | 17,2% |
Altre abitazioni e pertinenze | 13.372.305 | 8.286 | 44,8% |
Attività produttive (Cat C1, C3, A10, D) | 4.284.974 | 7.014 | 38,0% |
Totale | 58.744.954 | 18.476 | 100,0% |
Fonte: Elaborazione: Ufficio Studi CGIA di Mestre su dati Agenzia del Territorio e Dipartimento delle Finanze.
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