Eppure gli ultimi dati veramente allarmanti, se si svolge una ricerca direttamente dal sito dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, risalgono al 2010. Nel marzo dello stesso anno il Presidente dell’Istituto Enzo Boschi aveva infatti dichiarato:
Potrebbe succedere anche domani. Le ultime indagini compiute dicono che l’edificio del vulcano non è robusto e le sue pareti sono fragili. Inoltre abbiamo misurato la camera di magma che si è formata negli ultimi anni ed è di grandi dimensioni. Tutto ciò ci dice che il vulcano è attivo e potrebbe eruttare all’improvviso. La caduta rapida di una notevole massa di materiale potrebbe scatenare un potente tsunami che investirebbe le coste della Campania, della Calabria e della Sicilia provocando disastri.Ma, appunto, quest’ultimo allarme risale al 2010. Piuttosto che affidarvi a notizie ufficiose che fanno il giro del web marciando sul panico collettivo, consultate direttamente i siti ufficiali ed informatevi dagli esperti.
Nessun commento:
Posta un commento