Facendo il punto sulla situazione a una settimana di distanza dal grave sisma che ha colpito, in particolare, l'Emilia-Romagna, il presidente Vasco Errani ha annunciato l'immediato impegno della Regione per istituire un “fondo di rotazione”, che verrà già ricavato dall'assestamento di bilancio a luglio, allo scopo di evitare un meccanismo letale, quale l'interruzione degli interventi dopo la fase dell'emergenza, con lunghe pause prima della fase di ricostruzione effettiva.
Al contempo Errani ha chiesto al Governo di fare altrettanto, puntando a riattivare da subito le attività produttive. “Non ci deve essere” ha affermato, “nessuna rottura tra emergenza e ricostruzione. Dopo faremo l'altro pezzo, il riconoscimento dei danni”.
Su questo, oltre che sugli interventi fiscali e contributivi chiesti per le case lesionate e le imprese colpite, il Presidente ha trovato il contributo delle banche del territorio, annunciando la disponibilità dell'Abi a partecipare al tavolo socio-economico previsto per venerdì 25 maggio.
Come noto, martedì 21 maggio il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per i territori coinvolti, assicurando che l'intero fabbisogno finanziario per far fronte alle spese dell'emergenza verrà coperto utilizzando le risorse del Fondo nazionale per la Protezione civile, incrementato di 50 milioni.
La Protezione Civile lo scorso giovedì ha annunciato che ben 35 squadre dei Vigili del Fuoco hanno già compiuto verifiche su 2.159 immobili, certificando l'agibilità nel 98% dei casi. Le strutture che versano in condizione di maggiore criticità saranno sottoposte ad un ulteriore sopralluogo da parte di squadre specialistiche.
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