Una tecnologia italiana per la tutela sismica degli edifici sta facendo il giro del mondo. Si tratta del sistema delle “torri dissipative”, elaborato da Alessandro Balducci all'interno di Seitec srl, spin off fondato qualche anno fa insieme a un gruppo di giovani studenti del dipartimento di Ingegneria Meccanica dell'Università Politecnica delle Marche.
Cuore del sistema è l'applicazione delle torri dissipative all'esterno degli edifici, addossate in punti critici delle strutture. Esse assorbono le oscillazioni e le scaricano alla base, cui sono vincolate su un appoggio centrale a cerniera sferica e su dispositivi di dissipazione montati su manovellismi di amplificazione degli spostamenti, disposti radialmente per risultare attivi in tutte le direzioni. L'effetto è la riduzione delle accelerazioni e degli spostamenti.
Dato che è esterno, il sistema può essere applicato agli edifici senza interferenze con gli spazi e quindi senza interrompere l'operatività delle funzioni degli edifici stessi, rendendosi particolarmente adeguato per ospedali e scuole. Non a caso il primo test applicativo è stato svolto in una scuola di Avezzano, in cui quattro delle sei torri dissipative sono utilizzate per ospitare scale di sicurezza e ascensori per l'accessibilità, permettendo tra l'altro di ridurre i costi del 50% rispetto al progetto a base di gara.
“Il sistema ha un'efficacia molto elevata – afferma Balducci - e consente di difendere gli edifici da terremoti anche di grande intensità”. Le torri, oltre a costituire elementi operativi, possono concorrere alla riqualificazione architettonica delle costruzioni.
Grazie al basso costo e alla sua efficacia, la tecnologia si sta diffondendo oltre i confini italiani, in particolare dalla giuria internazionale che a Monaco di Baviera ha attribuito il brevetto internazionale, recentemente rinnovato, che riguarda Europa, Usa, Cina e Giappone. Al momento diverse imprese hanno adottato il sistema e nei prossimi giorni partiranno i lavori per l'adeguamento sismico a un liceo di Camerino.
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