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sabato 26 maggio 2012
Dirigenti americani sempre più ricchi, stipendi medi da 10 milioni
I dirigenti delle aziende americane quotate in Borsa non sentono la crisi. Anzi, diventano sempre più ricchi. In media, nel 2011, un amministratore delegato statunitense ha guadagnato 9,6 milioni di dollari. E’ quanto emerge da un’analisi dell’ Associated Press su recenti dati di Equilar, società di ricerca sulle remunerazioni dei dirigenti. Lo scorso anno i profitti delle grandi public company americane hanno superato ogni record, e i maggiori beneficiari sono proprio loro: gli “chief executive officer”.
Un semplice lavoratore degli Stati Uniti dovrebbe lavorare 244 anni per guadagnare quanto un boss di una grande impresa riesce a guadagnare in un anno. Nel 2011 la paga media annuale di un dipendente americano si aggirava intorno ai 39 mila dollari. Solo l’1 per cento in più rispetto al 2010: non abbastanza per tenere il passo con l’inflazione.
Quest’anno la paga degli amministratori delegati americani ha toccato un picco mai visto prima. E’ aumentata del ben 6% rispetto al 2010, ed è in assoluto la cifra più alta da quando nel 2006 l’Associated Press ha iniziato a monitorare i compensi dei dirigenti. Durante la recessione del 2008 e del 2009, invece la cifra era scesa precipitosamente, per poi risalire nel 2010. Tre dei primi cinque dirigenti dalle paghe da sogno lavorano nel settore televisivo.
Ma il più ricco di tutti è David Simon, dirigente della “Simon Property”, che gestisce centri commerciali in tutto il Paese che ha guadagnato lo scorso anno 137 milioni di dollari. L’azienda ha detto che voleva essere sicura che nessun altro gli rubasse il prezioso dirigente, in carica dal 1995.
Lo stipendio di Simon sembrerebbe ridicolo a confronto di quello del dirigente Apple Tim Cook, il quale ha firmato un contratto da 378 milioni di dollari quando è stato assunto in agosto. Ma nella classifica di queste cifre da capogiro, l’Associated Press ha preso in considerazione solo i dati di chi ricopre il ruolo di amministratore delegato da almeno due anni. Le modalità con cui vengono pagati questi super ricchi, sono principalmente compensi in azioni, e non contanti. In questo modo i “chief executive officer” sono legati al rendimento dell’azienda, e sono più incentivati a farla funzionare al meglio.
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