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martedì 22 maggio 2012

Societa' tra professionisti: il regolamento non arriva

Il regolamento sulle società tra professionisti non sarà pronto prima del mese di luglio. Ad affermarlo sono state fonti vicine al ministero della Giustizia, i cui tecnici sono ancora al lavoro sulla bozza che dovrà poi passare il vaglio del ministero dello Sviluppo e del Consiglio di Stato.
La legge 12 novembre 2011, n. 183, Legge di stabilità 2012, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 14 novembre 2011, impegnava il ministro della Giustizia, insieme a quello dello Sviluppo economico, a redigere il regolamento atto a disciplinare l’esercizio della professione in forma societaria, entro sei mesi dalla pubblicazione di tale legge e, quindi, entro lo scorso 14 maggio.
Invece, secondo i tecnici del ministero, i sei mesi di tempo per emanare il regolamento decorrono dal 1° gennaio 2012, data di entrata in vigore della legge 183/2011, dunque il termine slitta al 1° luglio 2012.
Sull’argomento è intervenuto il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, che ha lanciato l’allarme sui ritardi che accompagnano il varo definitivo delle società tra professionisti, uno degli strumenti che, nelle intenzioni del Governo, dovrebbe favorire la competitività e l’apertura del settore delle professioni al mercato.
“Il Governo ha sventolato la bandiera delle liberalizzazioni sulle professioni, ma piovono solo correttivi da tutte le parti – ha affermato Stella. Ai ritardi sulle società tra professionisti, si somma il silenzio che è calato sulla riforma degli ordini professionali. Il decreto di Ferragosto (convertito nella legge 14 settembre 2011 n. 148) fissava al 13 agosto 2012 il termine per adeguare gli ordinamenti professionali ai principi della concorrenza. A tre mesi di distanza, né gli ordini (salvo rare eccezioni), né i ministeri competenti si stanno premurando di fornire indicazioni precise agli iscritti in albi su come verrà riformato il sistema professionale”.
Il presidente della Confederazione delle libere professioni invita, dunque, il Governo e i ministeri competenti a confrontarsi con le parti sociali dei professionisti, per dare certezza normativa e chiarezza ai liberi professionisti.

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