Presso l'Università Jaotong a Shanghai è stato presentato il Green Energy Laboratory (Gel), padiglione di studio e ricerca dell'efficienza energetica nell'edilizia realizzato su progetto e con tecnologie italiani.
Costato circa 1,3 milioni, il Gel è un edificio ad altissima efficienza energetica, e può vantare il record di essere la prima costruzione universitaria cinese che ha conseguito il certificato Leed con il voto “gold”. Realizzato dallo studio di ingegneria Favero e Milan e dagli architetti di Archea guidati da Marco Casamonti, il laboratorio di 1.500mq sperimenterà le tecnologie e gli impianti per risparmiare energia, in un contesto – quale quello cinese – dove l'edilizia è motore propulsore della crescita economica.
Molti gli accorgimenti energetici d'eccellenza dell'edificio. Un involucro traforato di ceramica che ricopre le facciate permette di filtrare il sole estivo, arrivando a ridurre di 30° la temperatura sulle pareti esterne. L’orientamento dell’edificio e la sua forma rettangolare, insieme alla facciata e alla corte interna vetrata, sono pensati per massimizzare la ventilazione naturale e il controllo all’esposizione solare, al fine di ottenere il migliore comfort interno con il minimo dispendio di energia. Un sistema combinato di pannelli fotovoltaici e termici consente non solo di riscaldare l'ambiente d'inverno ma anche di utilizzare il sole per il raffreddamento nei mesi estivi.
Sono prodotti in Italia anche gli impianti di cogenerazione con scambio geotermico di calore, i sistemi di climatizzazione nelle pareti e nei pavimenti, l'illuminazione corredata da una smart grid che gestisce i vari impianti, compreso un ventilatore eolico nel giardino.
Oltre agli spazi laboratoriali, l'edificio ospita due appartamenti ai piani superiori: una smart home in cui vengono sperimentate le apparecchiature destinate al mercato di consumo e un altro spazio in cui si trovano sensori e rilevatori. Nei due appartamenti alcuni ricercatori italiani dell'Università di Ferrara stanno validando nell'uso reale alcuni algoritmi alla base di modelli fino ad ora teorici.
In occasione della sua trasferta cinese, il Ministro dell'Ambiente Corrado Clini ha ricevuto dal presidente dell'Università Tongji la nomina di professore, ufficializzata con una lectio magistralis nella quale Clini ha confermato l'intenzione di “promuovere il trasferimento delle tecnologie in occasione della nomina gia dalla ricerca alle applicazioni industriali e di uso comune”. La lectio è stata tenuta davanti a un'aula affollata di studenti cinesi e di studenti italiani che frequentano l'Università Tongji in base all'accordo Politong con il Politecnico di Torino.
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