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sabato 16 giugno 2012

Via libera al decreto d'urgenza per l'Emilia Romagna

È stato varato lo scorso 8 giugno il Decreto-legge n. 74, che ha delineato gli “interventi urgenti” in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio scorsi.
A determinare il decreto, l'urgenza della situazione e la necessità di ripristinare quanto prima la ricostruzione e la ripresa delle attività economiche nell'area colpita dal terremoto. Gli interventi previsti includono incentivi per la ricostruzione e la riparazione delle abitazioni private degli edifici non residenziali danneggiati dal terremoto, ma anche contributi economici per le imprese e snellimento delle procedure amministrative.
Con il decreto viene istituito un Fondo speciale per la ricostruzione delle aree terremotate, il cui finanziamento ammonta a 2,5 mld di euro, di cui 500 mln proverranno dall’aumento di 2 centesimi sulle accise dei carburanti fino al 31 dicembre 2012, un miliardo a testa per gli anni 2013 e 2014 dalla riduzione delle voci di spesa nell’amministrazione pubblica e dalle risorse eventualmente rivenienti dal Fondo di solidarietà dell’Unione Europea.
Prima sostanziale azione che scaturisce dal decreto sarà l'intensificazione delle attività di messa in sicurezza e di verifica del rischio sismico, partendo dall’obbligo del rilascio del certificato di agibilità per gli immobili relative alle attività produttive, sulla base delle indicazioni della Commissione Grandi Rischi.
La documentazione dovrà essere presentata entro dicembre 2012 e potrà essere rilasciata anche in via provvisoria, in attesa della verifica di sicurezza, esclusivamente agli edifici che, a seguito di una perizia da parte di un tecnico abilitato, non abbiano riportato danneggiamenti a seguito del sisma o che non siano oggetto di carenze strutturali.
I danni dovranno essere attestati tramite perizia giurata da parte del professionista che si incaricherà della ricostruzione, attestando che le nuove strutture siano state realizzate con criteri antisismici.

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