General Motors e PSA Peugeot Citroen si alleano per rafforzare la loro competitività in Europa. Le due case automobilistiche hanno annunciato «un'ampia» alleanza strategica che si tradurrà in risparmi per 2 miliardi di dollari in cinque anni, e in base alla quale Gm acquisterà il 7% di Peugeot. «Non saliremo sopra» questa quota, afferma Gm presentando la partnership, dalla quale non prevede una cannibalizzazione dei marchi dei due gruppi.
Sul gruppo francese - riporta il Detroit News - aveva messo gli occhi anche Fiat-Chrysler, con l'amministratore delegato, Sergio Marchionne, che voleva riavviare le trattative con il gruppo francese. «Peugeot risolverebbe molti problemi a livello internazionale e altrove», riporta il Detroit News citando fonti vicine a Marchionne. «Un'alleanza più profonda fra Fiat e Peugeot, che già collaborano sui veicoli commerciali leggeri, concederebbe a Marchionne di accedere all'esistente alleanza Peugeot-Mitsubishi fuori da Mosca».
L'alleanza fra Gm e Peugeot-Citroen, che sarà interamente operativa dalla seconda metà del 2012, include la condivisione delle piattaforme e la creazione di una joint venture per gli acquisti. Gm e il gruppo Psa produrranno il primo veicolo su piattaforma comune nel 2016, e continueranno a operare separatamente e a competere una con l'altra in diversi mercati, con Peugeot che sarà il maggior partner di Gm in Europa. Non è escluso che le due società amplino la collaborazione in altre aree.
L'investimento di 335 milioni di dollari di Gm in Peugeot rientra nell'1,34 miliardi di dollari (1 miliardo di euro) che Psa deve raccogliere con la vendita di azioni per rafforzare i propri conti e contribuire ai nuovi progetti. Gm ha optato a investire in Peugeot perchè «vuole un partner forte», afferma il vice presidente di Gm, Steve Girsky. L'alleanza - evidenzia l'amministratore delegato di Peugeot, Philippe Varin - ha un ampio potenziale di sviluppo. «Questa partnership offre molte opportunità e sinergie che posizionano Gm per una redditività sostenibile e di lungo termine in Europa», aggiunge l'amministratore delegato di Gm, Dan Akerson.
Per Gm l'alleanza è un passo in avanti per far tornare Opel redditizia. Le attività europee di Gm hanno chiuso il 2011 in rosso per 747 milioni di dollari: dal 1999 la divisione ha perso 14 miliardi di dollari. I dipendenti europei di Gm chiedono che «l'alleanza non si traduca in svantaggi per i lavoratori. le possibilità e i rischi devono essere bilanciati fra PSA e Opel/Vauxhall», affermano, sottolineando che l'attuale contratto di lavoro vieta licenziamenti forzati e la chiusura di impianti in Europa fino al 2014.
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