Il decreto fiscale con le novità sull’Imu, norme anti evasione e bilanci degli enti locali ha avuto la fiducia del Senato e ora passerà alla Camera. Da questo si aspettano diversi “passi avanti verso l’equità e un controllo mirato degli illeciti, insieme a norme per la razionalizzazione delle spese di gestione degli enti territoriali e provinciali”. Grande attenzione riguardo alla nuova tassa che sostituirà l’Ici, che dopo mesi di lavori e modifiche dovrebbe essere giunta alla versione definitiva.
Il settore agricolo dovrebbe risultare alleggerito dagli ultimi provvedimenti, le modalità per pagare l’acconto di giugno sono state chiarite, così come risulta chiaro che le case colpite dal terremoto non sono soggette all’imposta. Ancora rimangono irrisolti dei nodi come la questione degli anziani residenti in case di riposo, che dovrebbero pagare la tassa sulla loro abitazione, o ancora la perdita di agevolazione per le case affittate a canone calmierato e l’invenduto delle imprese costruttrici.
Riassumendo le novità sull’Imu, in primo luogo riguardano l’acconto con aliquote base, sulla base delle quali si pagherà l’acconto di giugno, con la detrazione già fissata per la prima abitazione, mentre a dicembre vi sarà il conguaglio.
Il governo provvederà a modificare le aliquote entro il 10 dicembre sulla base del gettito della prima rata dell'Imu.
Gli anziani che sono nelle case di riposo non sono esenti dall'Imu sulla casa. Le case inabitabili registrate al catasto nella categoria F2 saranno completamente esenti dalla tassa. Anche fondazioni e Banche rimangono esenti dal pagamento Imu. Secondo il “patto di stabilità”, in caso di sforamento è previsto il rientro in tre anni, tuttavia non vi è più il tetto di sanzione al 3% delle entrate.
La quota erariale dell’Imu su immobili di proprietà dei Comuni e ex Iacp è stata cancellata. Per quanto riguarda l’Imu agricola, l’abbattimento della base imponibile per gli imprenditori agricoli ritorna al 25%, per i fabbricati rurali strumentali l’Imu potrà essere versata in due rate, la prima del 30%, la seconda del 70%. I fabbricati rurali di alta montagna sono esenti.
Infine, sarà potenziato il contrasto all’evasione fiscale tramite controlli e tramite l’assunzione di ispettori nella Guardi di Finanza nel triennio 2013-2015.
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