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giovedì 12 aprile 2012

Radiazioni: nuovi obblighi per i datori di lavoro

Entra in vigore dal prossimo 30 aprile una normativa che obbligherà le aziende ad aggiornare i documenti sulla sicurezza legata all’esposizione a campi elettromagnetici in bassa e alta frequenza, un problema di grande attualità, se si considera – solo per fare un esempio – l'esposizione crescente alle emissioni causata dalla telefonia mobile. I contenuti della nuova normativa e le prospettive conseguenti sono stati esposti in un incontro tenutosi a Trento lo scorso 23 marzo e organizzato da Cet – Ecologia applicata e da Fondazione Bruno Kessler, soci di Habitech, Distretto Tecnologico Trentino per l'Energia e l'Ambiente.
Nello specifico ogni datore di lavoro dovrà individuare in azienda le sorgenti di campi elettromagnetici, valutarne il rischio tramite strumenti adeguati in conformità alle norme di emanazione europea e adottare misure di contenimento e di prevenzione del rischio. Una serie di misure di difficile definizione poiché – come spiega l'architetto del Cet Roberto Colombo - “mentre le radiazioni ionizzanti, a cui sono esposti coloro che lavorano a contatto con sorgenti radioattive, possono essere schermate, le emissioni elettromagnetiche a bassa energia hanno rari casi di esposizione acuta e “possibili” influenze solo nel lungo lunghissimo periodo”. A queste vanno aggiunte le sorgenti indipendenti dall'attività lavorativa, che però possono essere ugualmente influenti, come stazioni radio base o elettrodotti posti nelle vicinanze dei luoghi di lavoro.
La prevenzione, da un lato, continua a essere lo strumento principale per evitare il rischio di esposizione. Dall'altro lato, tuttavia, emerge un problema che riguarda la salubrità delle abitazioni, e che il settore del green building non ha ancora affrontato in modo strutturato. “Così come nelle case bisognerebbe creare ambienti privi di microinquinanti – ha affermato Gianni Lazzari, Ad di Habitech - allo stesso modo andrebbero evitati materiali che possono rilasciare radon, come certi gessi e materiali pozzolanici, e premiate le soluzioni che isolano da eventuali sorgenti di gas radon provenienti dal suolo. Inoltre, occorrerebbe evitare di posizionare apparecchiature elettriche ed elettroniche nelle zone dove stazioniamo per molte ore, come la camera da letto. In generale, sul fronte indoor, andrebbe premiata la presenza di materiali intrinsecamente salubri”.
L'argomento è stato analizzato da molti punti di vista all'interno del convegno, da questioni biomediche a problematiche più istituzionali legate anche alla gestione delle P.A.. Tutti gli atti del convegno sono disponibili sul sito internet di Cet,al seguente link.

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