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giovedì 12 aprile 2012

Tasse e finanziamenti politici: due voci del bilancio italiano da rivedere

Un Paese in cui la pressione fiscale è la più alta in Europa e dove oltre a un taglio della spesa pubblica è necessaria la riduzione delle tasse per lavoratori e imprese. Questo è il quadro dell’Italia che la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha delineato durante il recente incontro con gli industriali di Rovigo.
Nel suo discorso il presidente ha anche commentato le dichiarazioni del ministro per i rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, riguardanti la “spending review”, utile a suo parere, non tanto ad abbassare le tasse, ma a non peggiorare i conti pubblici.
Secondo Emma Marcegaglia, invece, il taglio della spesa pubblica è estremamente necessario per il nostro Paese, non soltanto per l’azzeramento del deficit per il 2013, ma soprattutto per allentare la pressione fiscale su lavoratori e imprese, un peso del 45% sul Pil e del 60% su chi paga le tasse. La crescita, il consumo e gli investimenti sono bloccati da questo fattore.
Alla luce degli ultimi scandali riguardanti i finanziamenti politici, inoltre, l’autoriforma sui costi della politica in Italia, fin’ora timida, “va velocizzata”. “In un momento di crisi come questo, in cui ci sono imprenditori che si uccidono e che non ce la fanno più, questo è un tema che diventa ancora più forte”.

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