I dati Ance sul mercato abitativo, aggiornati ad aprile 2012, confermano la situazione di forte crisi del settore. La nuova edilizia abitativa risulta il comparto in maggiore difficoltà: il 2012 sarà infatti il quinto anno consecutivo di calo, portando a una perdita produttiva complessiva, nell’arco del quinquennio 2008-2012, di oltre il 40% in termini reali, pari al -24,1% per gli investimenti in costruzioni nel complesso.
La forte caduta dei livelli produttivi in questo comparto riflette l’andamento negativo dei permessi di costruire che in cinque anni (2005-2010) si sono più che dimezzati. L’unica eccezione nel settore è rappresentata dagli investimenti di recupero del patrimonio abitativo che continuano invece a registrare una lieve crescita.
Con riferimento al mercato immobiliare residenziale, si conferma anche nel 2011 la tendenza negativa nel numero di abitazioni compravendute, in calo ormai dal 2007. Fanno eccezione le grandi città italiane nelle quali si registrano nel 2010 e nel 2011 risultati positivi. Di contro, le nuove famiglie continuano ad aumentare mantenendo elevato il fabbisogno potenziale di abitazioni.
In questo contesto di crisi il tema della trasformazione urbana può rappresentare, secondo l’Ance, un motore di sviluppo e innescare l’avvio della ripresa al quale il settore delle costruzioni potrà contribuire concretamente.
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