La giustizia neozelandese ha concesso a Kim Schmitz, in arte ‘Dotcom’, la libertà su cauzione, respinta due settimane fa. Il fondatore di Megavideo e Megaupload è accusato di violazione di copyright e riciclaggio. Era stato arrestato il 20 gennaio scorso insieme agli altri tre responsabili del sito di file-sharing, già liberi da qualche settimana. Il giudice Nevin Dawson ha stabilito che il pericolo di fuga è scomparso, dato che a Dotcom sono stati sequestrati tutti i beni e gli inquirenti ritengono di aver scovato tutti i suoi conti bancari.
Mentre Dotcom lotta per la libertà, e per evitare l’estradizione negli Stati Uniti, la chiusura del suo Megavideo ha provocato un effetto valanga sul web. In tutto il mondo vari siti di file-sharing, di condivisione, e quelli che permettevano di scaricare i film, stanno chiudendo. È chiamato “l’effetto Megavideo”. Alcuni si sono autocensurati per evitare l’intervento della autorità, altri sono stati chiusi: Videoweed, Btjunkie, Filesonic, Videozer, Novamova, Filejungle, Uploaded, Movshare, Fileserve, VideoBb, Stagero. La Guardia di Finanza in Italia ha chiuso scarico libero.com e filmgratis.tv. Resta comunque attivo il servizio di Emule, che permette di scaricare i film, le serie tv e le canzoni gratis. E i gli altri promettono di trovare presto un altro modo per condividere, o scaricare, i contenuti multimediali dal web.
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