Il ministero dell’Ambiente ha presentato lunedì scorso a Milano insieme con il Politecnico le cento iniziative, finanziate dallo stesso dicastero, per l’innovazione e la ricerca nel campo della sostenibilità e dell’efficienza energetica, da portare dalle università italiane verso il mondo delle imprese.
“Si tratta di iniziative con cui il Paese può sviluppare la crescita economica – ha osservato il ministro Corrado Clini – attraverso risorse e competenze italiane. Con il sostegno del ministero dell’Ambiente e con programmi assieme ad altri ministeri, il Governo vuole valorizzare le capacità di innovazione, brevettazione e creazione di spin-off dalle università verso le imprese”.
Tra quelli presentati, il progetto più recente è il nuovo Relab, una struttura di ricerca formata da due laboratori mirati all’efficienza degli impianti di riscaldamento e di raffreddamento nel settore civile. Il centro– che ha ricevuto un finanziamento di 4,2 milioni di euro dal ministero dell’Ambiente e di 800mila euro dal Politecnico – è realizzato insieme con la Regione Lombardia nell’ambito di un accordo quadro e si trova nella sede universitaria di Milano Bovisa.
Ma ci sono anche i 52 progetti finanziati in questi anni con un bando da 27 milioni, che hanno sviluppato investimenti pubblici e privati per complessivi 60 milioni, e decine di altre iniziative per l’innovazione sostenibile.
Da citare, per esempio, la realizzazione di un prototipo di pannello fotovoltaico di tipo “dye sensitized” (celle solari sensibilizzate a colorante – DSC), integrato in vetri da costruzione per facciate di edifici; lo sviluppo di un impianto pilota di cogenerazione alimentato a biomassa liquida (olio vegetale); un collettore solare di nuova concezione, caratterizzato da un’efficienza mediamente superiore del 20-30% rispetto ai collettori tradizionali, sviluppato dall’Università di Napoli Federico II.
Tra i progetti presentati spicca anche quello che porta la firma dell’Università di Bologna e si chiama “De urbis vento”. In pratica verranno installati dei prototipi di impianti di micro-eolico alti solo un metro e mezzo sui tetti di edifici urbani di 7-8 piani in quattro città - Bologna, Aversa, Livorno e Castelluccio dei Sauri -. Questi impianti sfrutteranno il vento che genera il moto di corrente ascensionale dell'aria, per esempio nel vano delle scale: in questo modo potranno coprire fino al 18% del fabbisogno energetico dell'intero edificio.
È di Enel il progetto per la realizzazione e sperimentazione nelle città di Milano, Pisa e Roma di un’infrastruttura di ricarica innovativa in grado di consentire ai veicoli elettrici il raggiungimento dei livelli di autonomia negli spostamenti, compatibili con i modelli di mobilità individuale tradizionale.
L’Università di Firenze ha invece messo a punto la realizzazione di un sistema per la misura dell’efficienza del trasferimento dell’ossigeno nelle vasche dedicate al trattamento biologico negli impianti di depurazione delle acque reflue. La finalità principale è ridurre i consumi energetici attraverso il mantenimento dello stato di massima efficienza dei sistemi di ossigenazione.
Arriva infine dal Cnr di Roma il progetto che riguarda la produzione di idrogeno per via elettrolitica da soluzioni acquose di alcoli ottenibili da biomasse vegetali (etanolo, glicerolo, glicole etilenico), con l’obiettivo di produrre idrogeno a un costo inferiore a 3 euro/kg.
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